Quando andare in Islanda, la porta di ghiaccio verso il centro della Terra

Quando andare in Islanda, la porta di ghiaccio verso il centro della Terra

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30 Dicembre

In Islanda, ultimo avamposto d’Europa nel freddo Oceano Atlantico Settentrionale, la natura sembra non essere mai stata addomesticata. Forze primordiali plasmano e impastano una materia millenaria, sbuffi di fumo si alzano da crateri rasoterra, irruenti vulcani sputazzano cenere da dover talvolta cancellare voli e impensierire le compagnie aeree di mezza Europa.

Grande un terzo dell’Italia, questa piccola terra di geyser, calotte glaciali e crateri vulcanici sembra condurre dritti verso il centro della Terra, come giustamente osservato da Jules Verne già in tempi non sospetti.

Tra surreali fenomeni astronomici e paesaggi naturali mutevoli come il clima, sembra di essere fuori dal mondo, non sul Pianeta Terra. E, a voler essere pignoli, la terra in effetti non c’è. Tutto quanto è una colata lavica pietrificata, talvolta tappezzata da licheni artici in pose curiose, cespugli di salix lanata e bizzarre colonne scolpite dal magma.

Con una densità di tre abitanti per chilometro quadrato contro i duecento del Bel Paese, questa nazione sovrana all’estremo nord del globo conta poco più di 310.000 abitanti, al netto di elfi, hobbit e pulcinelle di mare dal triangolare becchetto rosso.

E merita di essere visitata al più presto, prima che rischi di diventare vittima dell’overtourism. Quando? Nel presente contributo vi erudiamo su quando andare in Islanda, la terra di Björk e dei Sigur Rós, oggettivamente uno dei Paesi più bizzarri d’Europa, magicamente sospeso tra due continenti.

🌋Com’è il clima in Islanda?

Com’è il clima in Islanda

Il clima in Islanda è di tipo subpolare oceanico, freddo, sì, ma sensibilmente mitigato dalla corrente del Golfo. Ergo, gli inverni sono sorprendentemente miti, a dispetto della latitudine dell’isola poco a sud del circolo polare artico.

Dati alla mano, le medie stagionali di Reykjavik, l’accogliente, teatrale e colorata capitale islandese, sono ben più alte di quelle di Courmayeur. O di Cortina d’Ampezzo. Ma anche di Marcallo con Casone nei giorni della merla. È piuttosto raro che le temperature diventino glaciali.

Le estati islandesi sono piuttosto brevi ma la sanno lunga. Le temperature raramente superano i 20°C e, colpo di scena, il sole non tramonta mai del tutto. L’aria frizzantina rende l’afa che attanaglia il resto d’Europa un lontano ricordo.

Ecco, più che le temperature in sé, a impensierire i viaggiatori potrebbero essere le correnti artiche, il vento che spesso soffia alla velocità del suono e l’incognita della variabilità. Prendiamone atto. In ogni stagione, la meteorologia a queste latitudini è creativa. Imprevedibile. Anche un po’ capricciosetta. Le condizioni meteo possono cambiare in un batter d’occhio, anche tre, quattro volte al giorno, passando repentinamente da cielo sereno a raffiche di vento freddo. Nulla, comunque, che non si possa risolvere brandendo k-way, moffole e paraorecchie.

✈️Qual è il periodo migliore per andare in Islanda?

Periodo migliore per andare in Islanda

Dal punto di vista prettamente meteorologico, il periodo migliore per visitare l’Islanda va da giugno ad agosto, la stagione estiva, soleggiata, per nulla afosa e con giornate lunghe e temperature piacevolmente fresche. L’estate è solitamente indicata come la più favorevole per il turismo, ma ogni stagione ha il suo fascino unico e le sue attrazioni specifiche.

In primavera le giornate si allungano, inizia il disgelo, la neve e il ghiaccio cedono il passo al verde intenso e brillante della vegetazione e la natura raggiunge il massimo rigoglio.

L’autunno affascina anche quassù con i colori del foliage nordico. E poi c’è l’inverno, con temperature, come accennato, sorprendentemente miti. Lontano da quel poco inquinamento ambientale e luminoso che c’è, nelle lunghe nottate invernali ci sono buone chance di riuscire ad ammirare l’aurora boreale, un’esperienza unanimemente considerata da bucket list.

☀️Islanda in estate

Islanda in estate

In estate a queste latitudini va in scena il suggestivo spettacolo del sole di mezzanotte, un evento poetico che di certo non lascia indifferenti. Osservare la notte illuminata a giorno è un’emozione da provare almeno una volta nella vita.

Nei mesi estivi i paesaggi islandesi paiono usciti dal grande sogno americano, con sconfinati campi lavici, ampie lagune generate dallo scioglimento dei ghiacciai e strade dove non si incontra nessuno per chilometri e chilometri. La maggior parte dei valichi montani apre proprio a metà giugno. I prezzi, però, salgono, così come l’afflusso di turisti che, ahimè, sembrano essersi accorti di quanto sia bella quest’isola nordica.

Il clima in Islanda a giugno, luglio e agosto è piacevolmente mite e le temperature estive raramente superano i 18-20°C. A luglio le massime a Reykjavik si attestano sui 13-15°C e le minime sui 7°C. Il record della capitale islandese si è registrato nell’estate del 2004, l’11 agosto per la precisione, con 24,8°C. La massima temperatura mai raggiunta in Islanda è di 30,5°C, nel lontano 1939.

L’estate è piuttosto breve e finisce ad agosto. Già da settembre le temperature iniziano a scendere, le strade dell’altopiano a chiudere e le piogge a farsi più frequenti.

Quello compreso tra fine maggio e inizio settembre è il miglior periodo anche per visitare Reykjavik, la bella, vibrante, giovane capitale d’Islanda, beneficiando di giornate lunghe e perlopiù soleggiate. Un fittissimo calendario di eventi interessanti anima la stagione estiva, dalla Reykjavik Culture Night alla maratona e il celebre Reykjavik Pride.

🍁Quando andare in Islanda: autunno

Islanda Autunno

Tra settembre e novembre i paesaggi islandesi, prima della neve, si tingono di tonalità calde e suggestive che racchiudono tutto il fascino dell’autunno, dal Terra di Siena alla più intensa gradazione del porpora, dall’amaranto all’arancione brillante, dal rosso cremisi al terracotta. A ottobre, in particolare, l’Islanda diventa una piccola, incantevole valle d’oro.

Il clima in Islanda a settembre, ottobre e novembre è tutto sommato clemente. Il sole rimane molto basso sopra l’orizzonte anche a mezzogiorno, le precipitazioni sono ancora abbastanza contenute e le temperature non sono particolarmente rigide. Rendiamo sempre grazie alla suddetta corrente del Golfo proveniente dall’Atlantico, che lambisce quest’isola, la più vicina al circolo polare artico, mitigandone il clima.

A meno che ci si voglia spingere nell’estremo nord, l’autunno è una stagione da non sottovalutare per un viaggio in Islanda.

❄️Islanda in inverno

aurora boreale islanda

L’inverno è notoriamente il periodo di massimo splendore delle aurore boreali, quei surreali grovigli di tenue luce vaporosa, che tanto improvvisamente appaiono nel firmamento quanto celermente scompaiono. Secondo la scienza si tratta di bande luminose originate dall’urto di sciami di particelle elementari di origine solare con gli strati più alti dell’atmosfera terrestre.

Certo, per assistere a tali prodigi di natura divina ci vogliono giberne di pazienza e un pizzico di fortuna perché la meteorologia islandese, ormai si sa, è mutevole come un borgesiano labirinto dell’irrealtà. Il maltempo è l’ostacolo principale per chi voglia assistere a questo suggestivo spettacolo della natura.

In linea generale, il periodo migliore per andare in Islanda per vedere l’aurora boreale, la Dama Verde, è compreso tra ottobre e aprile. Il fenomeno è statisticamente più frequente nei mesi di gennaio e febbraio, quando il buio è più intenso. Le condizioni che favoriscono il palesarsi delle aurore boreali sono, nell’ordine, cielo limpido, buio pesto e temperature possibilmente sotto lo zero.

Non temete i morsi letali del gelo perché, come abbiamo visto, l’isola in inverno è lambita dalla provvidenziale corrente del Golfo. Le temperature medie invernali non sono poi così distanti dalle nostre, suppergiù intorno allo zero. Fa decisamente più freddo a Livigno e Pont de Lègn, per intenderci.

🌺Quando andare in Islanda: primavera

Islanda Primavera

In primavera le giornate iniziano ad allungarsi, le temperature salgono, i prezzi non sono ancora alle stelle come in estate e l’affluenza di turisti è decisamente più contenuta rispetto ad altri periodi dell’anno. Per la gioia di ornitologi e cultori del birdwatching, arrivano moltitudini di pennuti migratori.

Si segnala, però, che il clima in Islanda a marzo, aprile e maggio è piuttosto ventoso, estremamente variabile e non è raro che sugli altipiani si verifichino occasionali precipitazioni a carattere nevoso. Ne consegue che l’accesso alle strade di montagna potrebbe non essere sempre garantito.

🌍Con WeRoad in Islanda sulle orme di Thor e Snorri

WeRoad Islanda

Noi personcione di WeRoad nutriamo un profondo amore per l’Islanda, come si evince dalla smitragliata di itinerari di vario genere che abbiamo organizzato in questa splendida terra di ghiacci e vichinghi, sulle orme di Thor e Snorri Sturluson, l’Omero del Nord.

Offriamo, innanzitutto, un breve ma super intenso itinerario di 5 giorni con focus sulla vivace capitale Reykjavik e approfondita esplorazione delle aree limitrofe, con visita, nello specifico, di:

  • Parco nazionale Þingvellir;
  • Geysir;
  • Strokkur;
  • Gullfoss;
  • Seljalandsfoss;
  • spiaggia di sabbia nera di Reynisfjara;
  • penisola di Snaefellsnes;
  • ghiacciaio Snæfellsjökull;
  • Eldborg;
  • sorgenti termali di Hvammsvik.

Alla contemplazione dell’aurora boreale abbiamo dedicato un apposito tour di 8 giorni e 7 notti, che passa al setaccio la porzione sud-occidentale dell’isola, con tappa a:

  • Stykkisholmur;
  • Geysir;
  • penisola dello Snæfellsnes;
  • Gullfoss;
  • Vik;
  • Dyrholaey;
  • cascate di Skogafoss;
  • Seljalandsfoss;
  • Jokulsarlon.

Sempre in tema aurora boreale, nel nostro ricco arsenale c’è anche un tour lampo di 3 giorni, anch’esso con inizio e fine a Reykjavik.

E, dulcis in fundo, ecco il nostro asso nella manica, Islanda 360°, della durata di 9 giorni e 8 notti, con partenza dalla capitale e giro completo e approfondito dell’intera isola, con sosta a:

  • Cerchio d’Oro;
  • spiaggia nera di Reynisfjara;
  • laguna glaciale di Jökulsárlón;
  • terme di Egilsstaðir;
  • cascata di Dettifoss;
  • Ásbyrgi Canyon;
  • Húsavík per whale watching;
  • penisola di Snæfellsnes;
  • Sky Lagoon.

Per una panoramica completa dei nostri itinerari in questa eccentrica terra sospesa tra le placche tettoniche dell’Eurasia e del Nord America rimandiamo a questa pagina.

Ci auguriamo che le nostre indicazioni su quando andare in Islanda vi siano utili e vi aspettiamo muniti di k-way, paraorecchie e scarponcini in Goretex per vivere tutte e quattro le stagioni nell’arco di una sola giornata tra fumarole, ghiacci eterni e lagune d’acqua termale in questa terra di straordinaria bellezza.

Jessica Maggi
Scritto da Jessica Maggi