

Arricchimento spirituale. Voglia di avventura. Sfida personale. E ancora, ricerca di un modo alternativo di fare turismo. Fede religiosa. Crescita interiore. O semplicemente desiderio di fare comunella con viandanti provenienti da ogni parte del mondo… I motivi che portano a percorrere il Cammino di Santiago, una delle vie di peregrinazione più importanti e suggestive di tutti i tempi, sono tanti quanti le migliaia di impavidi camminatori di ogni nazionalità che ogni anno affrontano i suoi tanti caminos.
Sì, migliaia di persone, mosse dalle più disparate motivazioni, seguono ogni anno le conchiglie e le frecce gialle che segnalano le varie rotte di questo tracciato millenario che l’Unesco ha dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità e il Consiglio d’Europa ha investito del titolo di Itinerario Culturale Europeo.
Il Cammino di Santiago attraversa i panorami rurali di Francia, Spagna e Portogallo per raggiungere il capoluogo della comunidad autónoma de Galicia, in un percorso di pace e quiete a stretto contatto con la natura.
In sostanza, dopo aver fatto il pieno di caffè e tostadas, ci si avventura di buon’ora per grandi vie di transumanza immerse in pascoli infiniti, sentieri che si snodano tra le schiene scure di enormi pietroni di granito e strade romane che serpeggiano tra ponti medievali, borghi, fortezze e cattedrali romaniche, gotiche e barocche. La meta è il santuario di Santiago di Compostela, in Galizia, splendida, verdeggiante regione spagnola affacciata sull’Atlantico, all’estremità occidentale del vecchio continente.
Che ne dite, peeps? Fidatevi, è una delle più straordinarie esperienze che si possano fare nella vita. Davvero. Va oltre il turismo. È più di una vacanza attiva, un viaggio itinerante o una grande battuta di trekking. Non si tratta, infatti, di un’impresa sportiva. Percorrere il Cammino di Santiago, contrattura iberica per San Giacomo, è un momento per ritrovare se stessi, rigenerarsi e riflettere sulla propria interiorità. È un’esperienza che scava dentro e scuote l’anima, da cui si ritorna completamente rinnovati nonostante l’indubbio sforzo fisico che richiede. Scopriamo di più su questa suggestiva via di peregrinazione, da percorrere almeno una volta nella vita.
Storia del Cammino di Santiago

Narra la leggenda che, nel X secolo, un eremita di nome Pelagio notò un fascio di luce irradiato da una stella eccezionalmente luminosa in un’area boschiva nei pressi del colle Libredón, nel nord della Spagna. Seguendo, incuriosito, tale segnale rinvenne un sepolcro in cui giacevano le reliquie di Giacomo di Zebedeo, apostolo e martire del cristianesimo.
L’allora re delle Asturie Alfonso II volle recarsi personalmente, a piedi, sul luogo del ritrovamento. Una volta giunto a destinazione, vi fece erigere un santuario che divenne, nel tempo, una delle più importanti mete di pellegrinaggio della storia, Santiago di Compostela, oggi considerata la terza città santa per la cristianità dopo Roma e Gerusalemme.
Sembra che, inizialmente, locandieri senza scrupoli, banditi e la mancanza di indicazioni specialmente sui valichi di montagna rendessero il percorso una vera e propria odissea. Forse è per questo che, in passato, chi dimostrava di aver fatto il cammino almeno tre volte era esentato a vita dal pagamento delle imposte. Giuro. Fosse così adesso ci si fionderebbe tutti in massa, si creerebbero degli ingorghi dell’accidenti, dei bouchon come a Ferragosto al casello di Rimini nord – Bellaria – Santarcangelo di Romagna.
Diramazioni e tappe del Cammino di Santiago

La meta è una sola, la maestosa, imponente cattedrale di Santiago de Compostela, uno dei santuari più importanti per il mondo cattolico. Il dolce suono della gaita, una piccola cornamusa con cui gli artisti di strada eseguono la tradizionale melodia galega sotto l’arco che conduce a Praza do Obradoiro, vi indicherà la direzione da seguire a conclusione del cammino. Molte sono le vie per arrivarci. Il percorso è, di fatto, costituito da differenti peregrinazioni. Esistono percorsi brevi e più estesi, impegnativi e adatti a ogni paio di gambe mediamente allenate. Ne offriamo di seguito una panoramica.
Cammino francese di Santiago

Quello che viene comunemente chiamato il Camino Francés, l’itinerario più classico, esteso e gettonato, si snoda per circa 800 chilometri dagli aspri Pirenei alla verde Galizia, passando per Roncisvalle, Pamplona, Burgos e León.
Il cammino francese, un percorso penitenziale consacrato da tempi immemori, parte da Saint-Jean-Pied-de-Port, sul versante francese dei Pirenei, dove, registrandosi all’accoglienza, si ricevono:
- conchiglia bianca, il simbolo di riconoscimento di San Giacomo e dei suoi seguaci;
- credencial, una sorta di carta di via sulla quale verranno apposti i sellos, i timbri dei luoghi di culto e albergue in cui ci si ferma along the way.
Alla fine del cammino i sellos ottenuti lungo il percorso serviranno a dare prova della tratta effettivamente percorsa, e si riceve la Compostela, un certificato che attesta l’impresa compiuta.
Caminho Português

Il Caminho Português parte da Lisbona, e snodandosi da sud a nord divenendo via via sempre più verde, conduce a Santiago di Compostela passando per:
- Santarém;
- Coimbra;
- Albergaria-a-Velha;
- Porto;
- Barcelos;
- Ponte de Lima;
- Tui, alle porte della Spagna;
- Caldas de Reis.
Quanto è lungo il Cammino di Santiago portoghese, il secondo itinerario più battuto? Oltre 600 chilometri, con poche salite e una prevalenza di superfici asfaltate che lo rendono accessibile a qualsiasi camminatore con un buon livello di preparazione fisica.
Caminho Português da Costa
Una suggestiva variante è il Caminho Português da Costa, che parte da Porto, passa da Valença, attraversa il fiume Miño e si addentra in terra spagnola fino a raggiungere Santiago di Compostela, che vi conquisterà non solo con la sua spiritualità ma anche con il suo dinamismo e la sua inaspettata contemporaneità.
Camino del Norte

Un’alternativa meno popolare del Camino Francés è il cosiddetto Camino del Norte, tra i più impegnativi, che inizia a Irùn, sul confine francese, e si estende per oltre 600 chilometri parallelamente alla costa settentrionale spagnola passando per Bilbao, Santander, Gijón, Zarautz, Markina-Xemein, Pobeña e San Sebastián, che deve la sua fama ai molti ristoranti stellati. Sono previste soste anche in pittoresche città di mare, tra cui Comillas, Ribadesella e Luarca, dove sfondarsi di cachopo, fabada e chorizo a la sidra.
Ruta Jacobea Primitiva

La cosiddetta Ruta Jacobea Primitiva, o Cammino Primitivo, parte dalla cattedrale del Santo Salvatore di Uviéu e ripercorre le orme del nostro beneamato re Alfonso II delle Asturie, che, come abbiamo visto, fu il primo a raggiungere a piedi il luogo del ritrovamento delle spoglie mortali dell’apostolo Giacomo il Maggiore.
Un ritorno alle origini, la Ruta Jacobea Primitiva copre una distanza di circa 300 chilometri passando per Grau, Salas, Tineo, Pola de Allande, La Mesa, Fonsagrada e Palas de Rei, dove si unisce al succitato Camino Francés per coprire l’ultima cinquantina di chilometri che conduce alla meta. Si tratta di uno dei caminos più scenografici ma impegnativi, a causa principalmente dei saliscendi da affrontare, mediamente faticosi.
Camino Inglés

Il cosiddetto Camino Inglés, piuttosto facile e relativamente breve, ripercorre le orme dei tanti pellegrini d’oltremanica che nel Medioevo sbarcavano nel porto di Ferrol o La Coruña, nel nord della Galizia, per poi proseguire verso Santiago via terra per un centinaio di chilometri. Tra le tappe del Cammino di Santiago inglese ci sono Pontedeume, Neda, Betanzos e Sigüeiro.
Cammino Finisterre-Muxía

Tra i caminos ce n’è uno che inizia da Santiago de Compostela per procedere a ritroso, estendendosi per un centinaio di chilometri fino alla splendida città portuale di Muxía, sulla costa galiziana, e a Finisterre, là dove gli antichi romani pensavano che finisse il mondo.
Vía de la Plata

Questo cammino parte da Siviglia e, seguendo il tracciato della strada consolare romana denominata, appunto, Vía de la Plata, arriva ad Astorga, nella comunità autonoma di Castilla y León. Da qui si prosegue fino a Santiago de Compostela lungo il cammino francese.
Cosa portare: il nécessaire per affrontare il Cammino di Santiago
Parola d’ordine: essenzialità. Ogni buon camminatore determinato a intraprendere il Cammino di Santiago deve, per forza di cose, viaggiare leggero. In sostanza, si deve far entrare tutto il nécessaire in uno zaino da caricarsi sulle spalle. È un’operazione che richiede fine strategia. Occorre portare con sé solo lo stretto indispensabile, come cantavano Baloo e Mowgli in Il libro della giungla, ossia:
- scarponcini da trekking in Goretex, il materiale di cui sono fatte le tute bianche degli astronauti, possibilmente non nuovi di zecca;
- cerata impermeabile che vi copra completamente, zaino compreso, in caso di pioggia;
- pantaloni comodi;
- magliette a maniche corte di cotone,
- felpe o pile;
- calze da trekking;
- cappello a falda larga;
- crema solare;
- occhiali da sole;
- kit di pronto soccorso, con antidolorifici, qualche cerotto per le vesciche e compresse per il mal di testa e gli stati febbrili;
- kit di riparazione, con ago, filo e nastro adesivo resistente;
- torcia;
- sacco a pelo;
- borraccia;
- asciugamani in microfibra;
- mollette per stendere gli indumenti lavati.
Niente sprechi e molta praticità diventeranno il vostro motto se sceglierete di affrontare questo straordinario viaggio.
Con WeRoad lungo il Cammino di Santiago

Vi piacerebbe intraprendere questo suggestivo percorso spirituale, da sempre considerato il viaggio della vita? Non lasciatevi sfuggire l’opportunità di prendere parte al nostro esclusivo tour Cammino di Santiago di 8 giorni, con partenza da Porto e tappa a:
- Tui;
- O Porriño;
- Redondela;
- Pontevedra;
- Caldas de Reis;
- Padrón;
- Santiago di Compostela, con visita della cattedrale, meta finale del cammino, dove si trova la tomba che custodisce le reliquie di Giacomo Il Maggiore.
Buon Cammino di Santiago a todos, o meglio Ultrella et Susella, antico saluto tra pellegrini che significa “andiamo avanti”.
FAQ: Tutto quello che devi sapere sul Cammino di Santiago
Cos’è il Cammino di Santiago?
Il Cammino di Santiago è una rete di antichi sentieri di pellegrinaggio che attraversano l’Europa e convergono alla Cattedrale di Santiago de Compostela, in Galizia (Spagna). Secondo la tradizione, qui si trovano le spoglie dell’Apostolo San Giacomo. Oggi viene percorso per motivi spirituali, culturali, sportivi o semplicemente per vivere un’esperienza di viaggio unica.
Qual è il percorso più famoso del Cammino?
Il percorso più celebre e frequentato è il Cammino Francese. Parte da Saint-Jean-Pied-de-Port, sui Pirenei francesi, e si estende per circa 800 km attraverso il nord della Spagna. È il più conosciuto per la sua ricchezza storica, i paesaggi vari e l’ottima infrastruttura di accoglienza per i pellegrini.
Quanto tempo ci vuole per completare il Cammino Francese?
Per percorrere l’intero Cammino Francese a piedi (circa 800 km) sono necessari in media dai 30 ai 35 giorni, camminando per 20-25 km al giorno. Molti pellegrini scelgono di percorrere solo l’ultimo tratto, ad esempio da Sarria (gli ultimi 100 km), che richiede circa 5-7 giorni.
Qual è il periodo migliore per fare il Cammino di Santiago?
I periodi migliori sono la primavera (aprile-giugno) e l’autunno (settembre-ottobre). In questi mesi le temperature sono miti e l’affluenza è minore rispetto a luglio e agosto. L’estate può essere molto calda, soprattutto nella Meseta, mentre l’inverno è riservato a pellegrini esperti a causa delle condizioni meteorologiche avverse.
Cosa sono la Credenziale e la Compostela?
La Credenziale è il “passaporto del pellegrino”. È un documento su cui si appongono i timbri (sellos) lungo il percorso per certificare il passaggio. La Compostela è il certificato ufficiale, scritto in latino, che si riceve all’arrivo a Santiago dopo aver dimostrato, tramite i timbri sulla credenziale, di aver percorso almeno gli ultimi 100 km a piedi (o 200 km in bicicletta).
Qual è il simbolo del Cammino?
Il simbolo universale del Cammino di Santiago è la conchiglia di capasanta (vieira in spagnolo). Originariamente era la prova dell’avvenuto pellegrinaggio, oggi è usata per segnalare il percorso (spesso insieme a una freccia gialla) e viene portata dai pellegrini come segno di riconoscimento.
Serve una preparazione fisica specifica?
Sì, è consigliabile una buona preparazione. Non serve essere atleti, ma è importante abituare il corpo a camminare per più ore e per più giorni consecutivi. Si consiglia di iniziare ad allenarsi nei mesi precedenti, facendo lunghe passeggiate (15-20 km), preferibilmente su terreni diversi e indossando lo zaino e le scarpe che si useranno durante il viaggio.
Dove si dorme e quanto costa il Cammino?
Si dorme principalmente negli “albergues”, ostelli dedicati ai pellegrini. Esistono albergues pubblici (municipali o parrocchiali), molto economici (spesso a donativo o 8-12€), e privati, con prezzi leggermente superiori (15-20€) ma più comfort. Considerando vitto e alloggio, un budget medio giornaliero si aggira intorno ai 30-40€ a persona.