Cambogia, cosa vedere: luoghi imperdibili fra natura e storia

Cambogia, cosa vedere: luoghi imperdibili fra natura e storia

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21 Ottobre

La Cambogia è un paese affascinante, capace di colpire le corde più profonde del cuore del turista occidentale. La natura è splendida, i siti archeologici lasciano a bocca aperta e le città accolgono il visitatore nella loro semplice autenticità. Dalle meraviglie dell’entroterra alla costa meridionale del paese, con le sue lagune tropicali di sabbia bianca e acque cristallina; Da Angkor Wat, il sito archeologico religioso più grande del pianeta, alla vita lenta delle campagne del Mondulkiri; dai meravigliosi siti naturalistici del paese al celebre lago di Tonlé Sap e i suoi villaggi galleggianti.

La Cambogia è ancora oggi fuori dai classici itinerari del turismo di massa e per questo è la meta perfetta per i viaggiatori più esigenti. Rimane comunque uno dei dei paesi più poveri del mondo che, pur guardando con speranza al futuro, porta ancora addosso i segni di un passato molto difficile e sanguinoso, troppo vicino per essere già memoria storica. E allora, prima di parlare della Cambogia e di cosa vedere nei suoi scarsi 200mila kmq, è necessario aver chiara – almeno a grandi linee – la storia del paese. Ti aiuterà a comprendere meglio cultura e usanze locali e, soprattutto, perché incontrerai con molta difficoltà persone anziane durante il tuo itinerario. Solo così riuscirai ad assaporare meglio questo viaggio che, stanne certo, rimarrà per sempre indelebile nella tua memoria.

Cambogia, cosa vedere? Un po’ di storia prima dell’itinerario

La Cambogia prosperò per quasi un millennio sotto l’impero Khmer, almeno fino all’avvento del colonialismo. Dopo aver subito per secoli l’influenza dei paesi limitrofi, divenne un protettorato francese nel 1863. Ottenne l’indipendenza poco meno di un secolo dopo, per poi rimanere invischiata nel conflitto vietnamita: i bombardamenti degli USA, che continuarono fino al 1975, causarono la morte di qusi 800mila cambogiani.

Nel frattempo, all’interno del paese la situazione politica era instabile: nel 1970 il colpo di stato di Lon Nol instaurò la Repubblica di Khmer, che però ebbe vita breve. I Khmer rossi, guidati dal leader Pol Pot, conquistarono Phnom Pen e instaurarono uno dei regimi più sanguinosi della storia del sud-est asiatico: durò solo quattro anni, ma fu causa di uno dei genocidi più spietati del mondo. Ancora oggi è difficile stabilire il numero dei morti causati dalle politiche di Pol Pot, ma secondo le più recenti statistiche potrebbero raggiungere i 3 milioni. Caduto il regime, seguirono anni di instabilità e un lungo periodo di guerra che terminò con le prime elezioni libere del 1993, quando fu istituita una monarchia parlamentare. La situazione del paese è ancora oggi difficile: la povertà dilaga e l’età media della popolazione è di soli 22,1 anni.

Visiterai un paese molto giovane: a causa del genocidio dei Khmer rossi, infatti, sono pochissime le persone che, in Cambogia, hanno avuto il privilegio di raggiungere la terza età. Questa premessa non vuole essere un deterrente al tuo viaggio, ma una preparazione a quello che vedrai: la storia del paese è infatti ancora strettamente legata alla sua geografia e alla vita nelle sue città. E allora mettiamoci subito in viaggio: qui di seguito trovi il mio itinerario: è davvero ricco, quindi se cerchi cosa vedere in Cambogia in 7 giorni dovrai sicuramente eliminare qualche attrazione.

Angkor Wat e i templi di Angkor

Se su Google cerchi le parole “Cambogia cosa vedere“, la prima immagine restituita è quella di Angkor Wat, un enorme tempio Khmer che, ad oggi, è il più grande monumento religioso del mondo. Situato all’interno del sito archeologico di Angkor, è il più grande orgoglio cambogiano che, non a caso, è stato inserito anche all’interno della bandiera del paese. Sceglierlo come prima tappa del nostro viaggio è praticamente obbligatorio!

Ankgor Wat

Angkor Wat è il simbolo più imponente dell’antico e prospero impero Khmer, che regnò sulla Cambogia dal IX al XV secolo d.C. Questo tempio, infatti, sorgeva in quella che era Yaśodharapura, l’antica capitale del paese, ed è una summa delle caratteristiche peculiari dell’architettura nazionale. Il tempio, infatti, assume l’aspetto di un’imponente montagna (che simboleggia il monte Meru, la montagna sacra degli dei della religione hindu) circondata da un’enorme fossato che accoglie le acqua monsoniche. Al suo interno, invece, è composto da gallerie che poi si alzano verso la torre centrale.

Descriverlo, in realtà, serve a poco: quando lo vedrai, infatti, non crederai ai tuoi occhi e la visita – fidati – varrà l’intero viaggio. E allora comincia a camminare partendo dalle mura esterne, lungo le quali troverai la statua di Vishnu: alta più di tre metri, ai suoi piedi accoglie le ciocche di capelli dei cambogiani che chiedono un po’ di fortuna alla divinità. Prosegui sul viale che conduce all’ingresso principale, per arrivare prima alle torri e poi al piano superiore del tempio, il cui accesso è però contingentato. Goditi ogni istante di questa visita, perché è una vera e propria life experience!

Non ti racconterò altro per non rovinarti la sorpresa, ma ci tengo a elencarti qualche norma di comportamento: ti trovi, infatti, in un luogo sacro. Indossa abiti appropriati e, se vuoi accedere al piano più alto del tempio, dovrai avere gli avambracci coperti, così come le gambe (almeno fino al ginocchio). Non potrai inoltre toccare le antiche strutture del tempio, né sederti è – ovviamente – arrampicarti sopra di esse. Non da meno: siate rispettosi verso i monaci in preghiera!

Angkor Wat il bellissimo tempio dentro il sito archeologico di Angkor

Gli altri tempi di Angkor

Forse non lo sai, ma Angkor si estende su una superficie di circa 400 km quadrati e al suo interno accoglie centinaia di templi induisti e buddhisti. I principali – per fortuna – sono raccolti in un’area di circa 20 km quadrati, quindi potrai visitarli con facilità. Qui sotto te ne consiglio un po’ perché, già che visiti Angkor Wat, non puoi esimerti dal dare un’occhiata anche ai monumenti “minori”!

  • Bayon – è un tempio particolarissimo perché la sua facciata è cosparsa interamente di enormi visi di pietra: sono circa 216 i volti (più o meno sorridenti) che sono stati scolpiti sulle diverse torri del tempio.
  • Ta Phrom – in questo tempio la natura è diventata regina, tanto che gli alberi sono cresciuti letteralmente al di sopra degli edifici. Piccola curiosità: qui è stato in parte girato il Tomb Rider, con Angelina Jolie!
  • Banteay Srei: questo tempio è conosciuto come “cittadella delle donne”, dedicato alla divinità Shiva. Ti colpirà per la raffinatezza delle sue meravigliose decorazioni.
  • Bau Phon – si tratta di un tempio davvero maestoso, poiché disposto su ben cinque livelli che raggiungono i 30 metri di altezza. E’ una delle parti meno turistiche delle rovine di Angkor, quindi probabilmente non incontrerai molte persone. Un motivo in più per concedergli una visita!

Questi templi entrano di diritto nella lista delle cose da vedere in Cambogia. Ovviamente potrete scegliere tantissimi itinerari diversi all’interno di questo enorme sito archeologico. Ma come percorrerlo? In tuk tuk con autista al seguito ovviamente! Potrai trovarne facilmente uno a Siem Reap, la città più vicina di cui ti parlo nel prossimo paragrafo!

foto di una pianta rampicante che copre uno dei muri del tempio di Ta Prohm

Siem Reap e il lago Tonlé Sap

Siem Reap è la città da cui si parte per visitare le rovine Templi di Angkor. Non pensare però che sia una città dormitorio: è anzi molto vivace, piena di ristoranti e vita notturna. Certo, non è grande come la capitale Phnom Penh, ma è un ottimo modo per assaporare, più in piccolo, l’autenticità della vita in Cambogia. Qui potrai deliziarti con i piatti tipici della tradizione e godere dell’ospitalità della gente del posto. Dopo una giornata a visitare templi, tornare la sera in città sarà un vero balsamo per le tue gambe stanche!

Gita ai villaggi galleggianti di Tonlé Sap

Ma Siem Reap è anche il punto di partenza per un’altra meravigliosa attrazione della Cambogia: il grande lago Tonlé Sap, sul quale si affacciano ben cinque province. La cosa incredibile è che la grandezza del lago è diversa in base al periodo dell’anno in cui lo visiterai: durante la stagione delle piogge (che solitamente va da giugno a ottobre) la sua superficie quadruplica!

Qui troverai la natura al suo massimo splendore: c’è abbondanza di pesci e, per questo, la varietà di specie di uccelli presenti è impressionante. In questa zona la vita scorre e si adatta costantemente ai ritmi placidi della natura e non deve stupire che l’intera area sia stata dichiarata Riserva della Biosfera da parte dell’Unesco.

Natura a parte, Tonlé Sap è è una tappa che non puoi non includere nella tua lista delle cose da vedere in Cambogia: rimarrai assolutamente ammaliato di fronte ai villaggi galleggianti, a cui noi occidentali non siamo assolutamente abituati!

In questa parte del paese la vita si svolge interamente sull’acqua, tanto che anche mercati, luoghi di culto e scuole galleggiano sulla placida superfice del lago. Il villaggio più famoso della zona è Chong Kneas, ma se cerchi qualcosa di meno turistico è a Kompong Pluk che devi andare.

Oltre a visitare i villaggi galleggianti, lungo le rive del lago Tonlé Sap puoi fare birdwatching, corsi di cucina o, magari, soggiornare nella casa di qualche persona del posto per sperimentare la vita del luogo: è un’esperienza che ti rimarrà nel cuore.

foto che immortala la vita notturna a siem-rap
Vita notturna a Siem Reap

Il parco nazionale di Phnom Kulen

Se ti stai chiedendo cosa vedere in Cambogia, il Parco nazionale di Phnom Kulen è un’attrazione davvero imperdibile. Si trova a una settantina di chilometri da Siem Reap ed è la meta perfetta per trascorrere una giornata in mezzo alla natura più rigogliosa. Questo parco è uno dei più famosi del paese e si estende su un grande massiccio montuoso ricco di vegetazione, fiumi e torrenti.

Fatti accompagnare da una guida locale per percorrere i numerosi sentieri al suo interno. Uno di questi ti porterà fino al fiume Kbal Spean, il cui letto nasconde tantissime statue e bassorilievi scolpiti direttamente nella roccia: rimarrai sicuramente colpito dai Linga, piccoli totem fallici che, secondo la religione induista, sono una rappresentazione del dio Shiva e un simbolo di fertilità.

Altra grande attrazione all’interno del parco sono le cascate, davvero impressionanti! Se te la senti e se hai molto caldo potrai addirittura farti il bagno: un’esperienza davvero unica, nonostante i pesciolini (innocui) che potrebbero mordicchiarti le gambe.

Prosegui poi verso il Wat Preah Ang Thom, un meraviglioso tempio in cui è custodita un’enorme statua del Buddha in posizione sdraiata: è lunga ben otto metri ed è stata ricavata da un unico blocco di pietra. Quanto ai viveri, potrai portarti qualcosa per fare un pic nic all’aperto o approfittare del ristorante all’interno del parco per provare la cucina tipica del luogo.

le suggestive cascate del parco nazionale del Phnom Kulen viste dall'alto
Parco nazionale di Phnom Kulen

Sambor Prei Kuk

Prosegui ora verso est, seguendo la strada che costeggia la sponda del lago Lago Tonlé Sap. Stai per giungere a Sambor Prei Kuk, un sito che, con molta probabilità, era già abitato in età neolitica. La vera attrazione del luogo sono i templi risalenti all’età pre angkoriana: si tratta infatti del più antico complesso religioso di tutto il sud-est asiatico.

Qui, nella valle dello Stung Sen, fiume che scorre parallelo al Mekong, in un’area di circa 30 km quadrati si ergono oltre 50 templi, più o meno piccoli. Lo stato di conservazione della maggior parte di questi non è eccelso, ma bisogna ricordare che l’intera area è stata bombardata dagli aerei americani e, ancora oggi, è possibile scorgere qualche cratere lasciato dalle bombe.

I templi principali, tuttavia, sono tre e si trovano in un’area molto ristretta. Prasat Sambor è il primo, ed è dedicato a Gambhireśvara, l’incarnazione del dio Shiva. L’edificio centrale è chiamato Prasat Tao che significa letteralmente “Tempio dei leoni”: è il più grande dei tre e il suo nome è dovuto alla presenza di due possenti statue che oggi sono state restaurate. Ma il tempio più suggestivo dei tre è sicuramente l’ultimo, Prasat Yeay Peau, tutt’uno con gli alberi secolari che oggi lo circondano.

Il sito archeologico di Sambor Prei Kuk è probabilmente offuscato dal ben più celebre Angkor Wat, ma anche questo merita una vista, soprattutto per l’atmosfera di pace e tranquillità che regna nella zona.

Phnom Santuk

Altro tempio, altra corsa! Spostati nella vicina provincia di Kampong Thom per visitare un’altra montagna sacra. Phnom Santuk, in realtà, più che una montagna è una collina, visto che è alta solo 207 metri! Altitudine a parte, si tratta di un famoso luogo di pellegrinaggio buddhista: per raggiungere il tempio dovrai salire 809 scalini, ma la fatica sarà sicuramente ripagata dalle moltissime scimmie che attendono, pazienti, i visitatori lungo la scalinata. Chi lo vuole raggiungere in bicicletta, invece, potrà percorrere il sentiero asfaltato lungo solo 2,5 km.

Dalle statue dei Buddha distesi alle sculture di draghi e serpenti, si tratta di un posto molto grazioso in cui è presente anche un tempio attivo, nel quale i monaci accolgono volentieri i turisti. Da qui, poi, il panorama sul territorio circostante è davvero impagabile.

Kratié

Viaggia ora verso nord-est per raggiungere Kratié, che si trova proprio lungo le sponde del fiume Mekong. Si tratta di un luogo tranquillo e pittoresco che da pochi anni ha scoperto il turismo. La città ha un decadente fascino coloniale per la presenza di case risalenti all’epoca del protettorato francese, incredibilmente risparmiate dai bombardamenti del passato.

In realtà Kratié è famosa per i suoi meravigliosi tramonti sul Mekong e, soprattutto, per i suoi dintorni e le esperienze in natura che qui potrai fare. Ti elenco qui di seguito le più importanti.

  • Isola di Koh Trong: è una piccola isoletta adagiata in mezzo al Mekong, paradiso del turismo sostenibile. Puoi girarla tranquillamente in bici lungo un sentiero lungo 9 km, che ti porterà alla scoperta di templi, spiagge e un villaggio galleggiante.
  • Kampi: cittadina che dista 15 km da Kratié, si affaccia anch’essa sul Mekong ed è famosa per la colonia di rarissimi delfini di fiume che è possibile osservare durante una gita in barca. Imperdibile!
  • Mekong Discovery Trail: è un percorso lungo il Mekong che comincia poco più a nord di Kratié. Potrai avventurarti lungo il fiume, pernottando nei villaggi ed effettuando escursioni in biciletta. Davvero avventuroso!

Phnom Penh

Phnom Penh è vivacissima e caotica e non può mancare tra le cose da vedere in Cambogia. E’ sospesa fra antico e moderno e il suo futuro è teso a dimenticare (o per lo meno a fare i conti) con la barbarie della sua storia più recente. E infatti, passeggiando per le vie della capitale, scoprirai un lato più glamour e bohemien, fatto di ristoranti, hotel alla moda e cafè chic, e una parte più tradizionale e fatiscente che, comunque, regala fascino e atmosfera ai suoi visitatori.

Itinerario

Il classico giro turistico in città comprende quattro tappe imperdibili, fondamentali per capire pienamente lo spirito del paese, nonché la sua storia più recente. Ecco, allora, il mio itinerario!

  1. Palazzo Reale – Non si può dire che non sia imponente! Sormontato dai tipici tetti khmer e ricco di decorazioni dorate, si tratta della residenza del re Sihamoni. Alcune parti di esso sono aperte al pubblico, come la sala del trono e alcuni edifici ad essa adiacenti. Ovviamente dovrai presentarti all’ingresso vestito in modo appropriato (o affittare in loco degli abiti).
  2. Pagoda d’argento – La visita al Palazzo Reale ti darà la possibilità di visitare anche questa struttura, poco distante: è uno dei pochi posti nel paese in cui sono ancora presenti antiche testimonianze della ricchezza della civiltà Khmer, spazzata via dai già citati fatti storici.
  3. Museo Nazionale – Vicinissimo anch’esso al Palazzo Reale, qui troverai quattro padiglioni colmi della più bella collezione di sculture Khmer del mondo, ricca anche di opere risalenti al periodo pre angkoriano.
  4. Museo Tuol Sleng: all’epoca dei Khmer Rossi era chiamato S-21 ed era un carcere di massima sicurezza nonché centro di tortura. E’ una tappa obbligata fra le cose da vedere a Phnom Penh, soprattutto se sei interessato a scoprire il sanguinoso passato della Cambogia. L’esperienza sarà sconvolgente.

Ovviamente potrai anche spaziare in lungo e in largo per la città città. Puoi ad esempio visitare il Wat Prayong, un bellissimo tempio con meravigliose statue, o concederti un pasto all’insegna della tradizione culinaria cambogiana in uno dei tanti ristoranti della capitale.

La sera passeggia al Phnom Penh Night market, un mercato notturno che ti dà la possibilità di acquistare oggetti o souvenir o mangiare seduto sulle stuoie sotto un meraviglioso cielo stellato.

i tradizionali mercati di Phnom Penh

Cambogia: cosa vedere nelle altre città del paese

Phnom Penh non è l’unica città della Cambogia da vedere e visitare. Se vuoi fare un tour completo della nazione non puoi esimerti dal fare un salto in quelle che si affacciano sul mare, soprattutto per rilassarti dopo un viaggio che sicuramente ti stancherà molto. Oltre a queste, se hai giorni che ti avanzano dopo aver visitato Siem Reap, ti consiglio di fare un salto anche a Battambang, che si trova a poco meno di tre ore di macchina. Ecco allora, in breve, cosa vedere nelle altre città della Cambogia.

Battambang

Si affaccia sul fiume Sangker ed è una cittadina rurale in cui è ancora forte la presenza coloniale, soprattutto negli edifici che disegnano la geografia cittadina. Ci sono un sacco di botteghe francesi in cui potrai acquistare i souvenir più diversi. Inoltre nella zona sono disseminati molti templi antichi che, sebbene non grandi e imponenti come il vicino Angkor Wat, si lasciano sicuramente guardare. I dintorni, poi, sono magnifici grazie alla presenza delle risaie terrazzate.

Sihanoukville e le isole della Cambogia

Le isole meridionali della Cambogia non hanno niente da invidiare a quelle ben più turistiche della vicina Thailandia. Perché anche qui è possibile godersi in pieno relax il sole e e le meravigliose spiagge della zona. Potrai per esempio partire dalla città portuale di Sihanoukville, celebre per la sua vita notturna, per raggiungere Koh Rong e Koh Rong Samloem: qui ti sembrerà davvero di essere in paradiso!

Kampot

Città capoluogo dell’omonima provincia, Kampot si affaccia sul Golfo di Thailandia e ti darà la possibilità di visitare le molte attrazioni della zona: le cittadine sono pittoresche e decisamente autentiche e ti permetteranno di ammirare la natura del sud al suo massimo splendore. Potrai soggiornare in un hotel dall’architettura coloniale o, magari, esplorare il fiume in Kayak. Se hai a disposizione molti giorni, fai un salto nella vicina isola di Koh Tonsay, l’isola dei conigli, o esplora il Parco Nazionale di Kep.

Mondulkiri

Non è una città, ma identifica tutta la provincia orientale della Cambogia. Si tratta di una zona scarsamente popolata, caratterizzata da dolci pendii abitati dai Bunong, un popolo indigeno vicino ancora oggi alle pratiche animiste. E’ il luogo perfetto se ami la natura, perché è praticamente incontaminata: puoi per esempio avventurarti in un trekking nella Foresta protetta di Seima, dove – se sei fortunato – potrai avvistare langur e gibboni.

foto di una delle bellissime spiagge di Koh Rong Sanloem

Cosa mangiare in Cambogia: la cucina Khmer

Abbiamo parlato a fondo di cosa vedere in Cambogia, ma anche il cibo merita il suo spazio. Paese che vai, piatti tipici che trovi! In realtà la lista delle cose da mangiare in Cambogia è sconfinata ed è praticamente impossibile elencare in questa sede tutte le specialità che potrai gustare durante il tuo viaggio. Ti basti sapere la cucina Khmer è influenzata sia dalla vicina Thailandia che dalla dominazione passata del Vietnam, senza dimenticare – ovviamente – i sapori provenienti dall’epoca in cui il paese è stato un protettorato francese.

Per tagliare la testa al toro ti elenco qui sotto cinque piatti tipici che dovrai assolutamente provare.

  1. Amok – Non potrai non mangiarlo, perché è considerato il piatto nazionale della Cambogia. Si tratta di pesce cotto nel latte di cocco e poi avvolto in una foglia di banano. Se non ti piace il piccante, questo è il piatto che fa per te, perché è sicuramente il meno piccante che troverai sul tuo cammino!
  2. Num Banh Chock – Provalo per una colazione diversa dal solito. Si tratta di una zuppa di pesce con curry verde, curcuma, citronella e limone di Kaffir. E’ uno dei più diffusi street food della Cambogia.
  3. Kdam Chaa: è tipico della parte meridionale del paese, perché a base di granchio fritto preparato con il celebre pepe verde di Kampot.
  4. Lok Lak – Perfetto per gli amanti della carne: i cubetti di manzo vengono saltati in padella per essere poi serviti su un letto di lattuga accompagnato da cipolle rosse, pomodori e cetrioli. Immancabile il pepe di Kampot, una vera a propria specialità cambogiana.
  5. Sankya Lapov: nella mia top five non poteva mancare un dolce. Questo è a base di zucca e crema di cocco. Davvero gustoso!

Clima della Cambogia: il periodo migliore per andare

Cambogia significa clima tropicale, e clima tropicale significa, essenzialmente, monsoni. Se vuoi evitare la classica stagione delle piogge, quindi, ti consiglio di non prenotare il tuo viaggio da maggio a inizio ottobre. La stagione secca è l’ideale per visitare questo paese senza soffrire troppo, né per il caldo né per la pioggia. Se parti a fine ottobre è perfetto, ma i mesi migliori sono sicuramente quelli che vanno da dicembre e metà febbraio: già da marzo, infatti, le temperature e umidità si alzano parecchio.

Viaggia in Cambogia (e non solo) con WeRoad

La Cambogia non è un paese facile: il turismo di massa non è ancora così diffuso (per fortuna!) e questo potrebbe significare avere dei contrattempi lungo il cammino. Ora sai cosa vedere in Cambogia ma non te la senti di affrontare un viaggio del genere senza una guida? Nessun problema, WeRoad è qui per te! Se vuoi visitare la Cambogia in modo avventuroso e on the road, è disponibile l’itinerario Pechino Express (sia nella versione summer expedition che in quella winter expedition) che, ricalcando le tappe della prima serie del famoso reality show, ti porterà anche in Vietnam e in Thailandia. Se invece preferisci qualche coccola extra, scopri il tour Cambogia Collection. Sarà davvero bellissimo!

Mappa dei luoghi imperdibili della Cambogia

Serena Fogli
Scritto da Serena Fogli
Giornalista a tempo pieno, eco-ansiosa di professione: divoro libri anche a colazione e viaggio non appena lavoro e risparmi me lo...