Quando si parla di capodanno nel mondo vengono sempre in mente i servizi del TG che l’1 gennaio fanno la carrellata dei classici fuochi d’artificio a Sidney e New York, a Roma e a Parigi e così via. E se ti dicessi che non tutti festeggiano il primo giorno dell’anno? Si tratta infatti di una convenzione legata al moderno calendario Gregoriano, che non tutti seguono sul globo terraqueo.

Se quindi ti piacciono le feste tradizionali e soprattutto i nuovi inizi, puoi dedicare parte del prossimo anno a scoprire le diverse tradizioni legate al capodanno nel mondo. Dal capodanno cinese a quello coreano, dalle celebrazioni balinesi a quelle buddiste, potresti festeggiare il tradizionale capodanno in Italia per poi partire all’avventura e alla scoperta del folklore più festaiolo e godereccio. Sei pronto a brindare? Non perdo tempo e comincio subito la mia carrellata, in rigoroso ordine cronologico!

Capodanno cinese

E’ sicuramente il più famoso e conosciuto, anche perché le comunità cinesi presenti in Italia tengono vive anche qui da noi le loro magnifiche tradizioni: il capodanno cinese è infatti festeggiato in molte città dello Stivale con manifestazioni pubbliche, colorate e partecipate. Anche se è noto come capodanno cinese, in realtà si chiama anche Festa di primavera o capodanno lunare e perché, proprio secondo il calendario cinese, celebra l’inizio del nuovo anno.

La data varia di anno in anno perché il calendario tradizionale cinese è lunisolare: questo significa che i mesi dell’anno cominciano quando c’è il novilunio, e il primo mese dell’anno comincia quindi alla prima luna nuova dell’anno. Se vuoi un range temporale, posso dirti che solitamente cade fra il 21 gennaio e il 20 febbraio.

Le celebrazioni durano ben 15 giorni e, tradizionalmente, cominciano con un lauto banchetto in famiglia e terminano con la magnifica Festa delle Lanterne. Nel 2025 il capodanno cinese comincia il 29 gennaio e celebra l’anno del serpente di legno. Se vuoi farti un regalo puoi quindi prenotare un viaggio in Cina o in uno dei tanti paesi che seguono questa tradizione, come Giappone e Vietnam. Calati nelle atmosfere magiche della festività e lasciati trasportare, sia mai che anche tu possa vederti recapitata fra le mani la celebre Hongbao, la tradizionale busta cinese rossa di buon auspicio che giovani adulti e bambini ricevono proprio in questo periodo dell’anno.

Capodanno nel mondo: i festeggiamenti del capodanno cinese

Capodanno coreano

Da bravi italiani, a capodanno vogliamo anche mangiare, anche se lo festeggiamo dall’altra parte del mondo. Ma se deciderai di andare in Corea per il Seollal (il capodanno coreano) dovrai sicuramente dimenticarti lenticchie e cotechino. Qui si mangia il tteokguk, una zuppa di tortini di riso glutinoso arricchita con alghe e carne.

Quanto alla data, non puoi proprio sbagliarti. Il Seollal comincia lo stesso giorno del capodanno cinese perché anche in Corea viene seguito il calendario lunisolare: quindi, a seconda dell’anno, cade fra il 21 gennaio e il 20 febbraio.

Un viaggio in Corea in questo periodo è davvero meraviglioso: è un tripudio di abiti tradizionali (l’hanbok), giochi tradizionali da tavolo e da fare in giardino, e riti in onore dei propri antenati. Forse da turista è un po’ difficile carpire il vero spirito del Seollal, perché si tratta di una festività che solitamente si trascorre insieme alla propria famiglia. Ma magari, con la giusta faccia tosta, riuscirai a farti adottare per almeno uno dei tre giorni durante il quale si svolge il capodanno coreano!

Seoul, corea

Capodanno tibetano

Se visitare il Tibet è uno dei tuoi sogni più nascosti, non c’è niente di meglio che visitarlo nel periodo del capodanno, che qui si chiama Losar. Si tratta di una delle feste più importanti dell’anno e si protrae per 15 lunghi giorni (anche se i più sentiti sono sicuramente i primi tre) chiamati anche i “giorni dei miracoli“, perché vengono commemorate e celebrate molte delle gesta del Buddha.

Se vuoi assistere ai festeggiamenti fai attenzione però alle date in cui pianificare il tuo viaggio in Tibet, perché il periodo del capodanno cambia ogni anno: è anch’esso legato al calendario lunisolare e si festeggia dal primo al terzo giorno del primo mese lunare.

Le celebrazioni sono un tripudio di colori e durante le cerimonie viene tradizionalmente rappresentata la lotta fra il bene e il male. Si canta, si balla e si fanno passare torce di fuoco fra la folla. Se hai paura dei petardi, mettiti il cuore in pace: in questo periodo dell’anno vengono fatti scoppiare spesso e volentieri per allontanare e sbarazzarsi degli spiriti maligni!

Ma la cosa positiva è che un viaggio in Tibet in questo periodo dell’anno farà senz’altro bene al tuo karma: secondo la tradizione, il merito delle azioni virtuose compiute nei quindici giorni del capodanno viene moltiplicato per 100 milioni. Quindi dovrai darci dentro con offerte di fiori e luci! Se sei una donna e vuoi calarti pienamente nello spirito più autentico della festa, ricorda di intrecciare i tuoi capelli dopo la doccia: tradizione vuole che questo semplice gesto rappresenti un saluto a ciò che vecchio e una celebrazione di tutto ciò che di nuovo sta per arrivare.

Tibet

Capodanno balinese

Se sei un tipo introspettivo e spirituale, quello Balinese è senza dubbio il capodanno nel mondo più adatto a te. Si festeggia a marzo, nel corso di quattro giorni le cui date variano di anno in anno in base al calendario lunare Seka.

L’evento principale è sicuramente il Nyepi, il giorno del silenzio, preceduto da cerimonie e manifestazioni molto particolari. E’ ad esempio bellissima la parata degli Ogoh-Ogoh, particolari statue che raffigurano demoni: vengono prima fatte girare a ogni incrocio per disorientare gli spiriti maligni e poi bruciate per tenere lontane le energie negative. La loro funzione, infatti, è anche quella di purificare l’ambiente dall’inquinamento spirituale.

Ma la grande magia avviene il giorno successivo alla parata: è il Nyepi, il giorno del silenzio: si tratta di una giornata dedicata all’introspezione, alla riflessione, alla preghiera e alla liberazione del male. Le strade di Bali si svuotano (letteralmente) e l’intera città è avvolta dal silenzio. Anche i turisti sono tenuti a osservare l’usanza locale, quindi se sei intenzionato a trascorrere il Nyepi a Bali, fallo fino in fondo e non farti riconoscere! Qualche regola di comportamento:

  • Non potrai accendere luci
  • Non potrai accendere fuochi (quindi procurati del cibo il giorno prima!)
  • Non potrai uscire di casa e passeggiare per strada
  • Non avrai a disposizione internet e copertura telefonica (l’amministrazione cittadina interrompe per 24 ore le linee telefoniche per invitare alla riflessione), quindi farai un bel digital detox forzato!

La celebrazione del Nyepi è legata a doppio filo allo spettacolo degli Ogoh-Ogoh: dopo la parata è infatti possibile che qualche spirito maligno circoli ancora per la città ma, trovandola così silenziosa e quieta il giorno dopo, si deciderà finalmente ad allontanarsi, liberandola completamente dal male.

Tempio a Bali

Capodanno Buddista

Cerchi un capodanno nel mondo giocoso e divertente? TI consiglio di andare in Thailandia! Qui si celebra infatti il capodanno buddista: si chiama Songkran ed è una delle festività più importanti dell’anno.

Chiamato anche Festival dell’acqua o festa della purificazione, cade ad aprile ed è…. Un trionfo di gavettoni! Cerco di darti un po’ di contesto: il capodanno buddista si celebra fra il 13 e il 15 aprile in occasione del passaggio del sole dal segno dei pesci a quello dell’ariete, ed è un momento di purificazione fisica e spirituale. Cosa c’entrano quindi i gavettoni? Quello degli scherzi d’acqua (elemento puro per eccellenza) è senza dubbio il lato più “popolare” della celebrazione: nelle città e nei villaggi vengono infatti combattute vere e proprie battaglie d’acqua a cui prendono parte sia gli adulti che i bambini. Una cosa è certa: se parteciperai al Songkran sarà molto difficile rimanere asciutto!

In realtà oltre a questo lato più giocoso e divertente è molto presente anche la parte più spirituale: i locals si recano infatti al tempio del proprio villaggio portando con sé le offerte ai monaci, impegnati a lavare le rappresentazioni del Buddha. Poi cominciano i riti di purificazione: ad esempio i più giovani sono tenuti a versare acqua profumata sulle mani o sui piedi degli anziani, come segno di rispetto e in cambio di benedizioni. I giorni successivi continuano le peregrinazioni verso i tempi per lasciare offerte al Buddha, acqua profumata compresa.

Statua del buddha in Thailandia

Capodanno islamico

Piccola premessa: poiché il calendario islamico è lunare e non lunisolare, le diverse festività possono cadere in mesi diversi e, addirittura, in stagioni diverse. Il capodanno, in particolare, è una delle festività più importanti per gli sciiti ma, come vedremo, ha ben poco di “allegro”.

Cade il primo giorno di Muharram, il primo mese dell’anno nonché uno dei quattro mesi sacri, periodi in cui le buone azioni devono moltiplicarsi e qualsiasi trasgressione è considerata più grave. Sono molti gli eventi che avvengono durante il Muharram: segna infatti la Hijra (emigrazione) dei musulmani a Medina e l’inizio del nuovo anno islamico, ed è anche il mese in cui ebbe luogo la battaglia di Karbala durante la quale Hussain (nipote del profeta Maometto) morì come martire trucidato insieme a tutta la sua famiglia.

Per tutti questi motivi il capodanno islamico è per lo più un evento luttuoso (soprattutto per gli sciiti, anche se ci sono molte variazioni sul tema nei diversi paesi arabi) durante il quale si organizzano processioni e preghiere: c’è insomma poco da festeggiare e, solitamente, molte attività commerciali rimangono rigorosamente chiuse.

Capodanno ebraico

Siamo arrivati alla fine questa carrellata di tradizioni legate al capodanno nel mondo. Il capodanno ebraico viene celebrato i primi due giorni del mese di Tishri, che può cadere fra settembre e ottobre. Anche in questo caso dobbiamo dimenticarci i classici festeggiamenti goderecci all’occidentale, perché il capodanno ebraico è un invito alla riflessione e all’introspezione.

Secondo la tradizione è proprio in questo momento dell’anno che il Signore esamina il comportamento umano, valutandone sia le azioni buone che cattive. Ed è proprio in questo momento dell’anno che ogni individuo medita sui propri peccati, chiedendo perdono e promettendo di diventare una persona migliore.

In ebraico questa giornata si chiamata Rosh Hashanà, ma è anche conosciuta come Yom Hadin (giorno del giudizio, per i motivi di cui sopra), Yom Hazikaron (giorno del ricordo, perché si ricorda la creazione del mondo e la sovranità del Signore), e Yom Teruah (Gorno del suono dello shofar, un particolare corno di montone il cui suono è legato l’episodio di Abramo e Isacco). Proprio con Rosh Hashanà cominciano i dieci giorni di penitenza, che si concludono poi con lo Yom Kippur, il giorno del perdono, nonché una delle feste più sentite nel mondo ebraico.

Capodanno nel mondo con WeRoad

Capodanno Weroad

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Serena Fogli
Scritto da Serena Fogli
Giornalista a tempo pieno, eco-ansiosa di professione: divoro libri anche a colazione e viaggio non appena lavoro e risparmi me lo...