Fare trekking sull’Etna è come spiare le viscere della Terra dal buco della serratura. Cenere, terra nera e magma solidificato sotto gli scarponi e il Mare Nostrum all’orizzonte. Sulfurei vapori si sollevano nell’aere e, ai nostri piedi, antiche e recenti colate di lava incandescente. Sembra l’incipit di un romanzo fantasy. Eppure, è uno dei pochi vulcani facilmente accessibili nonostante la vivacità eruttiva che ne modifica costantemente il paesaggio. L’Etna, uno dei vulcani più irosi e attivi dell’intero globo terrestre, fa costantemente notizia per i ciclopici schiocchi, indecifrabili brontolii e curiosi pennacchi di cenere che si innalzano dai recessi dei suoi crateri. La sua attività eruttiva è pressoché ininterrotta e costantemente monitorata dagli enti preposti.

Massima espressione della forza della natura, l’Etna in eruzione sprigiona un fascino primordiale che rimanda agli albori del pianeta. Il suo cono feroce e fecondo, dai 3350 metri sul livello del mare e 45 chilometri di diametro, offre un ampio ventaglio di escursioni stimolanti sia dal punto di vista naturalistico che geologico, sorprendentemente adatte a tutti i livelli sportivi.

🔥Etna sentieri di terra nera e percorsi naturalistici

Etna sentieri di terra nera e percorsi naturalistici

Tra fumarole, cavità laviche e deserti di ceneri piroclastiche, l’Etna è teatro di alcune delle più spettacolari escursioni vulcaniche dell’emisfero boreale. Chi intraprende la salita del vulcano a piedi, in jeep o quad passa dapprima tra vigneti, noccioleti, colture di pistacchio e campi di ginestra per poi raggiungere le colate laviche che donano al paesaggio un fascino lunare.

Oltre ai quattro crateri sommitali, l’Etna ha una moltitudine di crateri laterali e, tenetevi forte, ben duecento grotte di scorrimento lavico, cunicoli sotterranei creati dal passaggio della lava. L’intero Parco dell’Etna, istituito nel 1987 a protezione dell’ecosistema naturale che caratterizza il vulcano e l’area circostante, rappresenta un imperdibile museo a cielo aperto su 2700 anni di vulcanismo.

Ecco alcune idee per percorsi sul bordo dell’ira, ammirando paesaggi quasi extraterrestri e panorami di straordinaria bellezza, con rifugi in cui gustare marmellate di fichi d’India e liquori al finocchietto e cannella.

🥾Percorsi trekking Etna versante sud

Percorsi trekking Etna versante sud
Versante sud del vulcano Etna

Il versante meridionale del vulcano è il più gettonato, dal momento che la funivia da mezzo secolo permette di risalire alle zone crateriche autorizzate.

🚡Rifugio Sapienza, escursioni Etna

Rifugio Sapienza, escursioni Etna
Escursioni dal Rifugio Sapienza

Si può salire in funivia da Nicolosi fino ai 1910 metri del Rifugio Sapienza, alle pendici meridionali del vulcano Etna. Dal rifugio con mezzi fuoristrada si sale fino a quota 2900 per affacciarsi sulla Valle del Bove, un’ampia conca rivolta a est con pareti alte fino a 1000 metri, situata nel territorio di Zafferana Etnea. Sulle pareti del vulcano l’ambiente comprende:

  • distese di roccia magmatica e sabbia nera, soggette a innevamento alle quote più alte;
  • profondi canyon;
  • aree boschive custodi di varie specie botaniche endemiche;
  • formazioni rocciose laviche e piroclastiche attraversate da dicchi che proteggono le creste dall’erosione.

Nella Valle del Bove, formatasi oltre 60.000 anni fa in seguito al collasso dei teatri eruttivi del Trifoglietto I e II, c’è la Grotta del Gelo dove, pensate, si è formato un ghiacciaio, il più meridionale del nostro emisfero.

🌋Escursione crateri sommitali Etna

Escursione crateri sommitali Etna
Escursione ai crateri sommitali del vulcano Etna

Nonostante l’attività eruttiva tumultuosa, questo colosso della natura è facilmente accessibile con le proprie gambe e forze fino ai crateri sommitali. Dal Rifugio Sapienza con gli impianti di telecabine della funivia si raggiunge la cosiddetta Montagnola, uno dei tanti coni avventizi dell’Etna a quota 2500 metri, e da lì in fuoristrada si prosegue fino all’ex Rifugio di Torre del Filosofo a quota 3000 metri.

Accompagnati da guide esperte, è possibile arrivare ai crateri sommitali, che sono quattro. La Voragine e la Bocca Nuova si formarono nel Cratere Centrale rispettivamente nel 1945 e 1968. Completano il quadro il Cratere di Nord-Est e il Cratere di Sud-Est, che attualmente rappresenta il punto più elevato dell’Etna.

È sempre doveroso attenersi a quanto sancito dalle ordinanze di accesso alle quote sommitali.

🌑Crateri Silvestri

Dal Rifugio Sapienza si raggiungono anche i due crateri Silvestri, formatisi sul versante meridionale in seguito alla colata lavica del 1892. Dei due, il cratere inferiore, a 1886 metri, è il più agevole da scalare. In meno di 10 minuti si raggiunge il bordo. La scalata di quello superiore, a 2020 metri di altitudine, è più impegnativa e richiede circa mezz’ora. Una volta arrivati in cima, però, si è ripagati con una vista incantevole sulla East Coast siciliana.

🏞️Versante nord: escursioni Etna e Gole Alcantara

Parco Fluviale dell'Alcantara
Parco Fluviale dell’Alcantara

L’azione delle acque gelide dell’omonimo fiume e le colate laviche riversate dall’Etna nell’area di Monte Dolce hanno plasmato il paesaggio della Valle dell’Alcantara, tra i comuni di Motta Camastra e Castiglione di Sicilia.

La principale attrattiva sono i basalti colonnari circondati da rocce laviche che paiono uncinare le nuvole assumendo la forma di canne d’organo, arpe, ventagli e cataste di legno. E ancora, aquile, funghi, volti umani, dita protese verso il cielo e teste di coccodrilli dalle fauci spalancate. Sì, un po’ come in Cappadocia, la natura si è sbizzarrita a scolpire queste grandi pietre che, benché vestano collier di ginestre, cactus, buganvillea e fichi d’India, continuano a destare un certo turbamento.

Percorrendo sentieri di cenere e magma solidificato della colata lavica del 2002 si ammirano le gole alte fino a 25 metri e larghe 2 nei punti più stretti. E c’è di più. È proprio nei vigneti di questo affascinante budello naturale risalente a 400.000 anni che si produce il vino nero Etna.

🌳Percorsi trekking Etna versante est

Percorsi trekking Etna versante est
Sentiero di Serracozzo

Passando per boschi di faggi, lecci e pulvini di astragalo, il sentiero di Serracozzo svela il paesaggio formatosi in seguito alla colata lavica del 1928. Si parte dal Rifugio Citelli, a quota 1750 metri, e si segue un percorso circolare per nulla impegnativo di 5 chilometri. La prima tappa è la grotta di Serracozzo, dalla forma stretta e allungata, all’interno di un cratere formatosi nel 1971 durante un’eruzione che si spinse fino all’abitato di Milo.

Il trekking sull’Etna prosegue in direzione di Piano delle Donne, dove si trova l’esplicativa Grotta dei Ladroni, un mirabile esempio di tunnel di scorrimento lavico a 1540 metri, così chiamato perché, come facilmente intuibile, si dice fosse usata come rifugio da una banda di mariuoli che facevano razzie nella zona. Per visitarla occorre munirsi di torcia e caschetto protettivo.

Superata la Grotta dei Ladroni, il percorso prosegue alla volta del comune di Sant’Alfio, Sant’Affiu per gli amici, in provincia di Catania.

🗺️Da dove partire per fare escursioni sull’Etna?

Catania, Sicilia
Catania, figlia del vulcano Etna

Soggiornare a Catania, la seconda città per ampiezza della Sicilia, è la scelta migliore per intraprendere le migliori escursioni sull’Etna. All’enorme vulcano Catania deve tutto, dalla pietra vulcanica con cui fu edificata alle polveri dei detriti lavici con cui è impastato l’intonaco che dona un tocco di eleganza al suo centro storico. La doppietta di tour che proponiamo parte e arriva proprio a Catania, meta immancabile del Grand Tour settecentesco.

⚠️Escursioni Etna consigli

Escursioni Etna consigli
Sicurezza e rispetto per la natura sono le priorità

Le lingue di fuoco che escono dalle vene della terra e risplendono non lontano dal procelloso Mare Nostrum prima di spegnersi tra fumarole e vapori solfurei sono uno spettacolo della natura di cui ogni viaggiatore dovrebbe bearsi. Verso cotanta spaventosa bellezza, però, è doveroso mostrare rispetto e deferenza. Per questo si consiglia di avvalersi di professionisti formati, certificati e abilitati, che conoscono il territorio quanto i vulcanologi. Così facendo, è possibile:  

  • arricchire l’esperienza con informazioni, aneddoti, curiosità e chiavi di lettura del territorio inediti e sorprendenti;
  • raggiungere ed esplorare i luoghi più suggestivi del vulcano;
  • pensare solo a godersi l’avventura, senza la preoccupazione di sbagliare percorso o quant’altro.

Segnaliamo che senza una guida vulcanologica autorizzata non è consentito superare i 2800 metri di altitudine.

🎿Qual è il periodo migliore per fare trekking sull’Etna?

Periodo migliore per fare trekking sull’Etna
Stagioni e periodi migliori per fare trekking sull’Etna

L’Etna è affascinante in primavera ed estate e, a nostro avviso, irresistibile in autunno e inverno, con la cima innevata e il cobalto scintillante del Mar Ionio in lontananza. Può sembrare un paradosso, ma il momento migliore per fare trekking sull’Etna è durante le eruzioni. Ammirare i fiumi di lava in tutta la loro maestosità è un’esperienza assolutamente memorabile.

Sull’Etna le escursioni estive regalano paesaggi spettacolari ed è bene vestirsi a strati, poiché anche in piena estate il clima in quota è fresco e ventoso. In inverno il vulcano diventa un’area sciistica. Siamo pur sempre a oltre 3000 metri di altitudine, raga. Nei mesi invernali si praticano sci alpino e di fondo, snowboard e sleddog.

⛑️È sicuro fare trekking sull’Etna?

È sicuro fare trekking sull’Etna?
Sicurezza e precauzioni

Come accennato, l’attività eruttiva dell’Etna è costantemente monitorata dagli enti preposti. Nel caso in cui venissero rilevate situazioni con un carattere di pericolosità tale da impedire le escursioni in quota, la Protezione Civile lo segnala ai comuni dell’area affinché emettano specifiche ordinanze di divieto. In questo caso, l’accesso alle zone sommitali è consentito solo alle forze dell’ordine, vulcanologi e guardie forestali. Per precauzione, in caso di criticità, l’accesso ai sentieri non è consentito né agli escursionisti né alle guide e ai viaggiatori che accompagnano. Di volta in volta, comunque, le guide vulcanologiche locali valutano e gestiscono i rischi connessi all’ambiente in cui operano al fine di garantire la sicurezza dei visitatori.

🧗‍♀️Trekking sull’Etna con WeRoad

Viaggi di gruppo sull'Etna con WeRoad
Viaggi di gruppo sull’Etna con WeRoad

L’ascensione dell’Etna, dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 2013, è, a nostro avviso, d’obbligo per chi visita la Sicigghia bedda, una delle mete più attive in Europa per quanto riguarda i fenomeni vulcanici. E noi abbiamo incluso ‘A Muntagna, simbolo del paesaggio siciliano, in una doppietta di tour che illustriamo di seguito.

Il primo, Sicilia Est di 8 giorni, parte da Catania e copre l’East Coast siciliana in una narrazione visiva in cui immergersi tra memorie storiche e meraviglie architettoniche, culturali e naturali, con tappa a:

  • Siracusa e Ortigia;
  • Gole dell’Alcantara;
  • trekking sull’Etna con guida locale;
  • Noto;
  • Marzamemi;
  • Modica;
  • Scicli;
  • Ragusa;
  • Spiagge di Donnalucata, Marina di Ragusa o Torre di Mezzo;
  • Taormina.

Proponiamo anche una versione più compatta, Sicilia Express di 5 giorni, con focus proprio sul vulcano Etna. Anche in questo caso si parte da Catania e il programma prevede:

  • Gole dell’Alcantara con degustazione di vini etnei;
  • escursioni sull’Etna;
  • Taormina e Isola Bella;
  • antico borgo di Castelmola, con assaggio del tipico vino locale alla mandorla.

Confidiamo che la presente guida sul trekking sull’Etna vi abbia ispirato e vi attendiamo con scarponcini o ciaspole, per sbranare tutti nzemi arancini al pistacchio puro di Bronte con fumarole e il Mare Nostrum in lontananza.

Jessica Maggi
Scritto da Jessica Maggi