Quali sono le sette meraviglie del mondo? Dove si trovano? Come arrivarci? Abbiamo una risposta a tutte queste domande – come sempre.
Le sette meraviglie del mondo sono luoghi ricchi di fascino senza tempo, che ogni anno attirano viaggiatori da tutto il pianeta. Moltissimi infatti organizzano i propri viaggi proprio per riuscire a vederne almeno una o due nella vita. C’è anche chi punta più in alto e nella propria bucket list di viaggio le ha messe tutte e 7 – senza considerare le meraviglie del mondo naturale o quelle ancora esistenti del mondo antico.
Chi ha scelto le sette meraviglie del mondo?
Tutte è nato dai greci e dai romani (ovviamente): le sette meraviglie del mondo antico sono quelle ritenute proprio da questi due popoli come le più straordinarie mai realizzate nella storia dell’umanità. Purtroppo molte di queste meraviglie “classiche” sono andate perdute e al giorno d’oggi noi non possiamo più godere di tanta bellezza. Per fortuna ce ne sono altre 14, tra quelle del mondo moderno e naturale, a compensare.
Noi siamo arrivati un po’ più tardi rispetto a greci e romani. Anzi, non proprio noi nel senso di umanità, ma una società svizzera, la New Open World Corporation, che nel 2000 indisse un’iniziativa per decidere quasi fossero le bellezze del mondo moderno da poter eleggere come meraviglie. Vennero poi comunicate il 7 luglio 2007 ufficialmente a tutto il mondo, mentre nel 2011 si decise di proclamare anche quelle del mondo naturale.
Quali sono le sette meraviglie del mondo moderno?
Le sette meraviglie del mondo moderno sono:
- Chichén Itza – Messico
- Cristo Redentore – Brasile
- Machu Picchu – Perù
- Grande Muraglia Cinese – Cina
- Petra – Giordania
- Taj Mahal – India
- Colosseo – Italia
Le altre candidate che sono arrivate alla finalissima ma che non ce l’hanno fatta invece sono: l’Alhambra, l’acropoli di Atene, la Tour Eiffel, le piramidi di Giza, il Cremlino e la Piazza Rossa, Agkor, le statue dell’isola di Pasqua, il tempio di Kiyomizudera in Giappone, Timbuktu, la Statua della Libertà, il castello di Neuschwanstein , Stonhenge, il teatro dell’Opera di Sydney e la basilica di Santa Sofia a Istanbul.
Chichén Itza – Messico
La prima delle sette meraviglie di cui parliamo è Chichén Itza, una tappa immancabile di qualsiasi viaggio in Messico. Si trova nel nord della penisola dello Yucatán ed è un’escursione che potete fare anche in giornata se alloggiate a Cancun o Playa del Carmen. Chichén Itza è un complesso archeologico che conserva le rovine di una delle più importanti città della civiltà Maya. La sua origine è antichissima: si pensa che i primi insediamenti risalgano al 500 a.C. ma raggiunge il suo picco di predominio regionale verso il 600 d.C – per poi decadere attorno al 1500, con l’arrivo delle conquiste europee.
Dichiarato patrimonio dell’UNESCO del 1988, Chichén Itza non smette di affascinare viaggiatori e storici, che cercano da sempre di scoprire i segreti della civiltà maya. Il sito è conservato con cura ed è possibile visitare praticamente tutto quello che ci è rimasto, dal Tempio del Guerrieri al Campo del gioco della palla fino alla gigantesca piramide di Kakulcan, simbolo del sito. Questa piramide, che viene chiamata anche con il nome di El Castillo, è l’attrazione principale soprattutto in corrispondenza degli equinozi di primavera e d’autunno. In questi due momenti dell’anno infatti, all’alba e al tramonto, compare l’ombra del serpente piumato Kakulcan lungo la scalinata nord, grazie ad un gioco di luci e ombre della piramide. Uno spettacolo da non perdere!
Come visitare Chichén Itza?
Il modo migliore per visitare Chichén Itza è facendo un viaggio nella penisola dello Yucatán – che ha moltissimi punti di interesse, spiagge bellissime e cenotes che già da soli meritano una visita da queste parti. Ci sono tour organizzati che partono da tutte le principali città della Riviera Maya, come Cancun o Playa del Carmen, ma anche da Valladolid o Merida. Fare un tour guidato di Chichén Itza è l’opzione migliore, così da poter conoscere la storia dei maya e tutti i segreti del sito. Se invece non volete appoggiarvi ad un tour organizzato ma preferite fare da soli, vi consigliamo di arrivare il mattino presto, quando il sito è più tranquillo – e più fresco, rispetto alle ore centrali della giornata.
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Quando andare a Chichén Itza?
Il periodo migliore per visitare questa zona del Messico è quello che va da novembre a maggio. La penisola dello Yucatán ha un clima tropicale e fa caldo praticamente tutto l’anno. La stagione delle piogge però è meglio evitarla – il rischio uragani da queste parti è abbastanza alto, specialmente tra settembre e ottobre.
Cristo Redentore – Brasile
È il simbolo di Rio de Janeiro: il Cristo Redentore domina la città dall’alto del colle del Corcovado e sembra quasi abbracciarla tutta. Tra le sette meraviglie del mondo, questa è quella più giovane: la statua raffigurante Gesù Cristo venne edificata tra il 1922 e il 1931. Fatta di calcestruzzo e pietra saponaria, di stile art déco, si erge a 700 metri s.l.m. ed è alta ben 38 metri – 8 solo del basamento. Se venite a Rio de Janeiro è una tappa imperdibile, in primis per l’emozione di vedere questo colosso con i propri occhi, ma anche per l’incredibile panorama a 360° che da qui si gode sulla città.
L’idea di costruire un monumento religioso nacque nel 1850, quando ancora il Brasile era ancora un Impero governato da imperatori portoghesi. Venne però abbandonata nel 1889, quando il Brasile divenne una repubblica, e ripresa solo nel 1921. In quell’anno vennero raccolti i fondi necessari per la costruzione della statua – per lo più donazioni da parte dei cattolici brasiliani. Il Cristo Redentore venne progettato da Paul Landowski, scultore francese, e inaugurato il 12 ottobre 1931. Da allora domina e protegge Rio ed è diventato uno dei simboli più famosi di tutto il Brasile.
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Come visitare il Cristo Redentore?
Ci sono due modi per raggiungere il Cristo Redentore. Potete prendere il trenino, il Trem do Corcovado, che in 20 minuti percorre quella che viene chiamata Estrada de Ferro e vi porta quasi sulla cima del colle. Qui poi avete una scelta: potete conquistarvi la vetta faticando un po’, percorrendo i 222 gradini che vi separano dal Cristo, o salire tramite il sistema di ascensori e scale mobili implementato dal 2002.
Se il trenino non vi ispira – la frequenza non è altissima e bisogna prenotare i biglietti con anticipo – potete anche raggiungere il Cristo Redentore in taxi. Questa è l’opzione più comoda e decisamente meno scenografica, ma anche quella più veloce. Il taxi arriva fino al Centro Visitatori e poi da qui potete proseguire salendo su un minibus che vi porta fino alla base della statua.
Quando visitare il Cristo Redentore?
Il Cristo Redentore è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 19. Il momento migliore per venire qui è ovviamente il tramonto – sarà uno dei panorami più belli che vedrete durante tutto il vostro viaggio in Brasile. Anche il mattino presto però regala emozioni: a quest’ora il cielo è limpido e terso e il colore bianco della statua risalterà contro l’azzurro del cielo.
Machu Picchu – Perù
In Perù si vanno per due motivi principali: ammirare le Rainbow Mountains e vedere una delle sette meraviglie del mondo, Machu Picchu. Il profilo della montagna, che ricorda il volto di un uomo, con il sito inca che sorge alle sue pendici, è uno dei più famosi del mondo e nell’immaginario comune questa città perduta è uno dei luoghi più affascinanti della terra. La valle di Picchu si trova tra le Ande e la foresta amazzonica e le prime tracce del passaggio dell’uomo da queste parti risalgono al 700 a.C., ma la città di Machu Picchu si suppone venne costruita attorno al 1440. Non si sa ancora bene a cosa fosse adibita – alcuni pensano fosse la residenza estiva della nobiltà Inca – ma sta di fatto che dopo la conquista spagnola del 1532 venne abbandonata.
Machu Picchu viene chiamata città perduta proprio per questo motivo: fino al 1911, anno della riscoperta, questo luogo rimase sconosciuto all’umanità. Anche qui però c’è un mistero: ci sono prove infatti che Machu Picchu venne riscoperta molto prima, già nel 1867, da un impresario tedesco, che preferì non rivelare al resto del mondo la scoperta ma sfruttarne i tesori. Sta di fatto che ad oggi il sito è accessibile a tutti i viaggiatori che desiderano visitarlo – una fortuna immensa, vista la bellezza del luogo e l’immenso valore storico e culturale che ci regala.
Come visitare Machu Picchu?
Il punto di partenza per visitare Machu Picchu è Cusco – qui si trovano molte agenzie che organizzano le escursioni al sito e qui passa la Perurail, la linea ferroviaria che arriva a Aguas Calientes, il paese appena sotto la città perduta. Per accedere al sito avete comunque bisogno di acquistare un biglietto che costa circa 36€ (128 soles) – sono ammessi solo 2500 accessi al giorno. Conviene prenotare in anticipo? Se viaggiate in alta stagione, quindi da maggio a settembre, assolutamente sì, e lo potete fare online – se avete intenzione di raggiungere il sito con il treno Cusco – Aguas Calientes, dovrete prenotare anche quello. Se invece visitate il Perù in bassa stagione, potete fare tutto direttamente in loco, scegliendo l’agenzia che risponde meglio alle vostre esigenze di viaggio.
Oltre alla visita del sito, è possibile anche fare un trekking per raggiungere Wayna Picchu, la montagna sopra le rovine. Assicuratevi di acquistare e prenotare anche questo extra: il costo è di circa 7€ in più rispetto al costo del biglietto di accesso (24 soles). Per fare il trekking ci sono due turni: ingresso dalle 7 alle 8 o dalle 10 alle 11. L’escursione è faticosa? Abbastanza: la durata è di circa 2 ore e mezza tra salita e discesa ed è bene essere allenati – e non soffrire di vertigini dato i molti punti esposti.
Come raggiungere Machu Picchu?
Solitamente i viaggiatori che soggiornano a Cusco usufruiscono del treno per raggiungere Aguas Calientes. Una volta qui, salgono a bordo di uno dei bus che dal paesino raggiungono Machu Picchu – un servizio che parte dalle 5 del mattino. Tutti questi agi hanno ovviamente un prezzo: il treno di andata e ritorno ha un costo approssimativo tra i 100 e i 130€, mentre il bus solo andata di 13€. Se avete un budget da rispettare e l’avventura non vi dispiace, potete partire da Cusco e raggiungere Aguas Calientes a piedi (circa 2 ore di cammino) seguendo i binari del treno e, una volta arrivati, salire fino all’ingresso del sito (circa un’ora e mezza di gradoni in salita). Ne vale la pena? Se avete tempo, assolutamente sì!
Altri consigli utili? Se volete evitare la folla, ovviamente il momento migliore è all’alba. Questo significa che, in bus o a piedi, dovrete dormire una notte ad Aguas Calientes e svegliarvi molto presto – verso le 4 del mattino. Così facendo potrete mettervi in fila per il bus o iniziare il trekking molto presto e arrivare in orario perfetto (il sito apre alle 6 del mattino). Ricordatevi di portare sempre con voi, oltre ai biglietti di accesso, anche il passaporto, che vi verrà richiesto per entrare.
Quando visitare Machu Picchu?
Il periodo migliore per visitare Machu Picchu va da maggio a settembre, che corrisponde all’alta stagione. In questi mesi secchi la possibilità di trovare le montagne e il sito coperti da nuvole o nebbia si abbassano notevolmente. Da evitare i mesi tra dicembre e marzo, quelli dove la pioggia è decisamente insistente.
La Grande Muraglia Cinese – Cina
Tra le sette meraviglie del mondo, quella più immensa e maestosa è senza dubbio la Grande Muraglia Cinese. Un’opera incredibile, la cui costruzione iniziò nel 215 a.C. e non terminò fino al 1300, voluta dall’imperatore Qin Shi Huang per difendere il territorio del suo impero. Si stima che circa un milione di persone morirono durante la costruzione delle mura, e ad oggi il numero delle persone che lavorarono a questa impresa colossale ci resta ignoto. Quello che ci resta sono circa 21.000 chilometri di questa possente Muraglia, che affascina e continuerà ad affascinare tutto il mondo per secoli e secoli a venire – alcuni dicono sia visibile addirittura dallo spazio, anche se per ora non c’è stata nessuna prova di questa affermazione. Sognare un po’ però non fa mai male!
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Come arrivare alla Grande Muraglia Cinese?
Il modo più pratico per raggiungere la Grande Muraglia è partire da Pechino – sia che siate dotati di un vostro mezzo sia che prendiate parte ad un’escursione con trasporto incluso. Per accedervi dovrete avere un biglietto di ingresso, che, a seconda della zona, può costare tra i 5 e gli 8€ (40/65 yuan). Considerate che la Muraglia è sempre molto affollata – soprattutto da cinesi – quindi cercate di evitare i weekend e i giorni festivi cinesi. Quello che poi dovete scegliere bene è dove andare: con più di 8mila chilometri di Muraglia visitabili, la scelta è abbastanza ardua – tuttavia fa tutta la differenza.
Quale zona della Muraglia scegliere?
Badaling è senza dubbio la zona più affollata perché è quella meglio restaurata. Quasi tutti i pullman di turisti che partono da Pechino vengono qui, quindi se volete visitare la Muraglia in solitudine per godervi il paesaggio in tutta la sua bellezza, questo non è il posto giusto. C’è da dire che la visibilità della Muraglia da qui è ottima, con un sacco di punti panoramici che permettono di vedere il muro estendersi per diverse miglia. In alternativa potete raggiungere Mutianyu, dove i panorami restano comunque incantevoli ma la folla si dimezza – pur restando anche questa una zona fortemente turistica.
Per avventurarvi nelle zone più autentiche e meno turistiche della Muraglia, quelle più gettonate sono Simatai e Jinshanling. Qui le mura sono più o meno ben tenute ma percorrerle è arduo, soprattutto in alcuni punti dove bisogna addirittura procedere a carponi perché la pendenza di scalata è del 70%. Insomma, decisamente non una passeggiatina domenicale. Attenzione però: per accedere a Simatai bisogna prenotare con anticipo su un sito cinese e se non lo fate l’accesso all’area potrebbe non esservi garantito. Una sezione spettacolare e selvaggia è quella di Jiankou: qui le mura si ergono su crinali ripidissimi e incredibilmente scenografici – se volete darvi al trekking, questo è il posto giusto!
Quando visitare la Grande Muraglia Cinese?
Per visitare questa meraviglia del mondo moderno, la stagione ideale è l’autunno, quando le temperature calde dell’estate cinese si abbassano e quindi le escursioni qui sono più piacevoli. Avrete anche maggiori possibilità di trovare il cielo limpido e quindi godervi i panorami in tutta la loro bellezza.
Petra – Giordania
Tra tutte le bellezze della Giordania (e ce ne sono parecchie), Petra senza dubbio è quella che vince. Questo sito archeologico è enorme e comprende diversi punti di interesse, dal siq alle tombe reali fino al famosissimo Tesoro – l’attrazione principale di tutto il sito. Una città scolpita nella roccia che affascina e incanta, la cui costruzione si deve agli Edomiti e che poi divenne la capitale dei Nabatei. Per visitare tutti i punti di interessi prendetevi una giornata intera e, se ne avete la possibilità, non perdetevi l’esperienza incredibile di Petra by night, quando il tesoro viene illuminato dalla luce delle candele. Uno spettacolo unico!
Senza dubbio il momento che ricorderete per sempre sarà il primo sguardo che poserete sul Tesoro. Per arrivarci dovrete camminare in un siq, un sentiero che si sviluppa nella bocca di un canyon. Sarete quindi circondati dalla roccia, che a mano a mano che proseguite verso il Tesoro diventa sempre più incombente sul percorso, fino al momento in cui il panorama si apre sulla facciata del tempio funerario, chiamato anche El Khasneh al Faroun. Non è possibile accedere all’interno del Tesoro ma se siete curiosi di scoprire queste costruzioni nella roccia dall’interno potete visitare una delle Tombe Reali.
Come visitare Petra?
Petra si trova a circa 250 km dalla capitale della Giordania, Amman. Di solito i viaggiatori la visitano in una giornata, fermandosi al visino Wadi Musa per la notte – e quindi poter prendere parte anche all’esperienza di Petra by night. L’ingresso del sito si può raggiungere in macchina se siete dotati di un vostro mezzo o anche in taxi. In alternativa, chiedete presso la struttura dove soggiornate: molte organizzano servizi di navetta che potete sfruttare per raggiungere Petra.
Per accedere al sito avrete bisogno di un biglietto d’ingresso, che potete acquistare presso la biglietteria del sito (portando con voi il passaporto e pagando in contanti) o direttamente online. Il costo per un giorno è di 65€ (50 JD), 70€ (55 JD) per due giorni, 80€ (60 JD) per tre giorni. La soluzione più conveniente se la vostra intenzione è di fare un viaggio completo in Giordania è in ogni caso quella di acquistare il Jordan Pass. Potete farlo comodamente online e scegliere il pass che fa di più al caso vostro in base alle vostre esigenza di viaggio. Con il pass avrete comunque incluso il visto per la Giordania e l’ingresso a molti siti e punti d’interesse del Paese.
Quando andare a Petra?
Per godersi Petra, i mesi migliori sono quelli che corrispondono alla primavera e all’autunno. Meglio evitare i mesi estivi, quando il caldo in queste zone desertiche diventa insopportabile, e l’inverno, caratterizzato da piogge abbondanti.
Taj Mahal – India
Abbiamo ormai capito che per restare con la bocca aperta almeno una volta nella vita, visitare una delle sette meraviglie del mondo è il modo giusto. Lo stesso vale per il maestoso Taj Mahal, il monumento dell’amore, gioiello artistico e culturale dell’India musulmana. Quest’opera si trova nella zona dell’India del nord, in quello che viene chiamato il Triangolo d’Oro, che include Agra, dove sorge il Taj Mahal, Agra e Jaipur. Non a caso questa è una delle zone più visitate di tutto l’India – o, almeno, la zona che si sceglie per un primo viaggio in terra indiana.
Il Taj Mahal è di fatto un mausoleo fatto costruire nel 1632 per volontà dell’imperatore Shāh Jahān in memoria della moglie preferita. Il complesso è immenso e comprende, oltre l’imponente mausoleo in marmo bianco, minareti e cenotafi di estrema bellezza e un immenso giardino. Venite qui, se ne avete la possibilità, all’alba, senza dubbio il momento in cui il Taj Mahal dà il meglio di sé, con il mausoleo bianco candido che assume le sfumature dei colori del sole che sorge.
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Come visitare il Taj Mahal?
Per accedere al Taj Mahal avrete bisogno di un biglietto, che può essere acquistato direttamente in loco, presso le biglietterie vicine ai cancelli d’ingresso, o online. Il costo del biglietto è di circa 12€ (1000 rupie) e i bambini di età inferiore ai 15 anni entrano gratuitamente. Ci sono diverse porte di accesso: quelle ad est e ovest aprono all’alba e chiudono al tramonto, la porta sud apre alle 8 del mattino e chiude alle 17. Come già detto, il momento migliore per venire qui – anche per evitare la folla di turisti che inizia ad incrementare verso le 10 – è all’alba, quindi dovrete entrare attraverso le porte est o ovest.
Per evitare le lunghe code dell’alta stagione, acquistate i vostri biglietti con anticipo e possibilmente con accesso prioritario. Una volta all’interno, sappiate che i controlli sono molto severi. Dovrete indossare dei sovrascarpe e meglio se lasciate a casa borse e zaini ingombranti – per i fotografi, scordatevi pure il treppiedi. Portate con voi solo il minimo indispensabile e dell’acqua – una bottiglietta vi verrà comunque fornita all’ingresso.
Quando visitare il Taj Mahal?
I mesi ideali per visitare il Taj Mahal sono novembre e febbraio, ma in generale tutto il periodo tra inizio ottobre e marzo è il migliore. Perché? Sono i mesi che corrispondono alla stagione secca – durante il resto dell’anno infatti arrivano i monsoni o il caldo afoso dell’estate indiana.
Colosseo – Italia
L’abbiamo lasciata come ultima tra le sette meraviglie del mondo – non potevamo fare altrimenti, perché ha un posto speciale nel nostro cuore. Parliamo del Colosseo, simbolo di Roma e un po’ di tutta l’Italia, che ogni anno attira milioni di visitatori da tutto il pianeta. Sua Maestà il Colosseo è vero e proprio pezzo di storia – e non solo italiana ma di tutto il mondo. Originariamente conosciuto con il nome di anfiteatro Flavio, che ancora oggi detiene il primato di essere il più grande anfiteatro del mondo, venne edificato per volere di Vespasiano in epoca Flavia.
Nell’antichità veniva usato per manifestazioni pubbliche ma soprattutto per gli spettacoli di battaglie – e non solo tra gladiatori, ma anche navali, dato che il Colosseo era dotato di un sistema che ne permetteva l’immissione. Con il decadimento dell’impero romano, il Colosseo venne usato come deposito e poi, a partire dal 1800, sottoposto a diverse opere di ristrutturazione.
Come visitare il Colosseo?
Il modo migliore per visitare il Colosseo è acquistando i biglietti online, così da evitare le lunghissime file che possono crearsi durante l’alta stagione. Considerate sempre una mezz’ora di anticipo rispetto all’orario di visita che avete scelto – il tempo per passare i controlli. I biglietti per il Colosseo includono anche l’ingresso e la visita al Colle Palatino e al Foro Romano e ha una validità di 48 ore dal primo ingresso ad uno dei siti. Il costo è di circa 25€ – i minori di 18 anni hanno accesso gratuito, mentre i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni possono entrare con una riduzione sul biglietto.
Il Colosseo è aperto tutti i giorni a partire dalle 8.30 ad eccezione del 1° gennaio e del 25 dicembre. Ricordatevi di non portare con voi borse o zaini ingombranti – se avete bagagli con voi, lasciateli presso uno dei depositi bagagli che potete trovare nei pressi del Colosseo.
Quando visitare il Colosseo?
Le stagioni migliore per visitare il Colosseo e in generale Roma sono la primavera e l’autunno. Nei mesi estivi il caldo si fa sentire parecchio, quindi se la vostra visita coincide con quel periodo, indossate abiti leggeri e munitevi di cappellino e occhiali da sole.
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