Niente grattacieli avveniristici, sfarzo supertech e spericolati virtuosismi architettonici a oscurare le antiche fortezze retaggio dell’invasione portoghese che, ai piedi delle rocciose alture dell’Hajar, costellano il frastagliato gioco di baie che forma Muscat, l’ammaliante capitale dell’Oman. Niet. Nossignore. Solo sobrie costruzioni bianche e color sabbia e un’ipnotica distesa di cupole arabescate, fascinose moschee, minareti e fregi persiani rigorosamente in linea, per legge, con i canoni architettonici arabi tradizionali, che non ammettono costruzioni più alte della torre del Muezzin.
Qui, nella porzione sud-orientale della penisola arabica, il progresso, lo slancio avanguardista e lo sviluppo urbanistico sono andati a braccetto con attente misure di salvaguardia delle tradizioni e delle pittoresche peculiarità del territorio.
Con una grazia invidiabile, la capitale dell’arcaico sultanato dell’Oman miscela il fascino della gloriosa epopea marittima e una nota di equilibrata modernità. Il turismo di massa qui non è ancora arrivato. Non pervenute anche l’ostentata opulenza, le altezze svettanti, la frenesia convulsa e la crescita sfrenata delle dirimpettaie di pianerottolo, in primis la superstar Dubai, seguita a ruota da Doha e Abu Dhabi. Insomma, raga, ci siamo capiti, approfittiamone ora prima che, chissà, magari tutto cambi.
Offriamo qui di seguito un approfondito excursus sui principali highlights di Muscat cosa vedere, dove andare e cosa fare in una delle capitali più piccole del mondo, con i suoi lindi, impeccabili, incantevoli tre chilometri quadrati di pura bellezza ai piedi del ruvido Jebel Hajar.
Muscat: cosa vedere nella capitale dell’Oman in 48 ore
Con i suoi viali orlati di palme di dattero e il suo fascino sospeso nel tempo, Muscat sarà una piacevole sorpresa che vi conquisterà, creando un legame a filo doppio con questa terra.
La capitale omanita, un cicinin al di sotto del Tropico del Cancro, ammalia con la sua anima tipicamente araba che lascia distintamente intravedere influssi provenienti dall’India. Proprio così. L’antica Magan, come i testi mesopotamici chiamavano l’attuale Oman, fu crocevia tra la penisola arabica, il Nordafrica, l’India e la Cina fin dal primo secolo. Sul fiorente commercio dell’incenso fondò la sua ricchezza, aprendo rotte commerciali e carovaniere anche verso il Mediterraneo, attraverso la Giordania e lo Yemen. Conclusa l’era dell’incenso, iniziarono quelle dell’avorio e delle spezie, dell’oro e dell’argento, del rame e del carbone, facendo di questo piccolo Paese affacciato sul placido Mar d’Arabia il nodo nevralgico dei commerci tra Oriente e Occidente.
Un altro aspetto che vi sorprenderà è la nitidezza di questa città. La pulizia impeccabile. Drappelli di solerti spazzini vengono sguinzagliati a più riprese durante il giorno per raccogliere da terra ogni minimo pezzo di carta. Altrettanti plotoncini di giardinieri dalle lunghe barbe curano meticolosamente aiuole e spazi verdi. E chi non lava l’auto si becca addirittura una multa.
Qui di seguito, il nostro dettagliato elenco di cose da fare a Mascate in un paio di giorni oltre a incantarsi dinanzi all’abbacinante splendore della Grande moschea del sultano Qaboos e alle eleganti boiserie in legno della Royal Opera House.
Suq di Mutrah
Sveglia di buon’ora per esplorare con calma il suq di Mutrah, lo storico, caratteristico mercato coperto, un labirinto di vicoli lustri come i corridoi di un convento, per la somma gioia di noi clean freak.
Inebriatevi del profumo di spezie e franchincenso mentre vi aggirate nel dedalo di ordinate botteghine che smerciano prodotti artigianali, oro e stoffe tradizionali dalle nuance curiose. E fate sanamente incetta di babbucce di cuoio, berretti ricamati a mano e lunghe tuniche bianche.
Non mancate di sorseggiare dell’aromaticissimo caffè al cardamomo, accompagnato da sette o otto chili di datteri, godendovi una vista favolosa della grande corniche e del brulicante porto di Matrah, dove cargo e petroliere convivono con piccoli dhow, gli antichi velieri in legno che rimandano alla leggenda di Sindbād il marinaio.
Grande moschea del sultano Qaboos
Sull’altro versante di Muscat si trova la grandiosa, imponente, monumentale moschea voluta dal sultano Qaboos bin Said Al Said per celebrare i 30 anni di regno. Inaugurata nel non troppo lontano 2001, è tra le più grandi moschee del mondo.
L’essenzialità della facciata in marmo bianco e arenaria importata dal subcontinente crea un piacevole contrasto con le sfarzose vetrate policrome, le volte eleganti, gli archi imponenti e le nicchie a mosaico che adornano gli interni.
La sala di preghiera in elegante marmo di Carrara con vetrate in stile persiano e colonne ispirate agli omayyadi di Damasco è drappeggiata da un enorme tappeto persiano tessuto a mano e illuminata da un ciclopico lampadario in cristallo di otto tonnellate di stazza.
Tra le principali cose da vedere a Muscat, questa monumentale, magnifica moschea è aperta ai visitatori di fede non musulmana dalle ore 8:00 alle 11:00, eccetto il venerdì.
Palazzo Al Alam
Rotolando verso sud lungo la corniche di Mutrah fiancheggiata da eleganti costruzioni con finestre a graticcio ci si addentra nella città vecchia di Muscat, che si snoda attorno a un porto naturale cinto da possenti mura.
Un colonnato blu e dorato vi condurrà all’eclettico Palazzo Al Alam, la residenza reale rivisitata nei primi anni Settanta dal suddetto sultano Qaboos accostando linee pop a elaborate decorazioni arabesche e curatissimi giardini di ibisco e frangipani.
Trattandosi della residenza privata dei reali, il complesso non è aperto al pubblico. Potrete ammirarne dall’esterno l’eccentrica sontuosità, apprezzando al contempo una vista da mille e una notte, per rimanere in tema, sul blu dipinto di blu del Mar d’Arabia.
L’edificio è fiancheggiato dai forti di Al Mirani e Al Jalali, eretti dagli omaniti a guardia del porto e rinforzati in seguito dai portoghesi. Sede di servizi governativi, anch’essi non sono aperti al pubblico ma non potete mancare di fare una foto ai graffiti incisi nelle rocce, memoria secolare dei navigatori sbarcati su queste coste.
Museo Bait Fransa
Alle spalle dell’eclettico Palazzo Al Alam, oltre il ponte Al Kebir, si trova il Museo Bait Fransa, sede del consolato francese dai primi del Novecento che merita senz’altro un posto d’onore in questa guida su cosa fare a Muscat, cosa vedere e a quali attività dedicarsi. Al suo interno trovano dimora oggetti d’ingegneria navale, abiti, gioielli e memorie dell’antico sodalizio franco-omanita.
Museo Bait al Zubair
Chi desidera conoscere più approfonditamente la cultura omanita aggiunga assolutamente alla top 10 delle cose da fare a Muscat una capatina al vicino Museo Bait al Zubair, dimora di una potente famiglia adibita ora a museo etnografico.
Al suo interno è custodita una vasta collezione di reperti storici, armi, arredi, utensili e costumi artigianali, nonché la riproduzione di un tradizionale villaggio omanita percorso dal’aflaj, l’antico sistema di irrigazione che tuttora abbevera le campagne del Paese. Negli spazi del museo si tengono altresì interessanti mostre di arte contemporanea araba.
National Museum of Oman
Si gode il respiro del Mar d’Arabia lungo la corniche, dove merita assolutamente una visita il National Museum of Oman, inaugurato nel 2016. Su un’ampia superficie di oltre 4000 metri quadri si dispiegano una dozzina di gallerie permanenti allestite in ordine cronologico e tematico. Sorprendendovi con la sua multimedialità, una rete di percorsi interattivi ripercorre la storia del sultanato, con focus sulla gloriosa epopea marittima, quando, fino all’Ottocento, la penisola fungeva da sentinella sulle rotte commerciali con il Mediterraneo e l’Oceano Indiano.
Lungomare di Matrah
Verso sera, il canto delle sirene conduce al lungomare di Matrah, puntellato da antiche abitazioni in stile indiano e ristoranti dai tradizionali tavolini bassi all’omanita o alti all’occidentale, dove strafogarsi di squisitezze culinarie locali ammirando la mezzaluna di vette frastagliate che fa da sfondo alla baia suggestivamente illuminata dalle luci del tramonto.
Al Shati Street
Dopo cena unitevi alle gaudenti orde di giovincelli omaniti nel rituale collettivo dello struscio lungo Al Shati Street, che costeggia l’arenile orlato da schieramenti di palme da dattero e localini dove provare a fumare il narghilè. Talvolta se ne trova qualcuno che vende alcolici. Non dimentichiamo che ci troviamo in una nazione a maggioranza musulmana, aperta, sì, alla tolleranza grazie anche al millenario sodalizio con l’India, ma pur sempre un Paese arabo in cui vigono specifiche regole che è doveroso rispettare.
Royal Opera House Muscat
Bianca e smagliante, la Royal Opera House, inaugurata nel 2011, è il primo e unico teatro dell’opera di tutta la penisola arabica. Dopo aver esplorato gli interni e ammirato gli accessori e costumi di scena indossati dalle più grandi leggende del canto lirico, omaggiarvi con uno spettacolo in questo luminescente capolavoro architettonico dall’acustica sublime è senz’altro il modo migliore per concludere una due giorni indimenticabile. Chissà, magari in cartellone ci sono Donizetti e Tchaikovsky. Decisamente da non perdere tra le cose da vedere a Muscat!
Un viaggio da mille e una notte a Muscat con WeRoad
Nazione appena sfiorata dalla modernità e profondamente legata alle sue tradizioni, l’Oman sta iniziando a uscire dal guscio mostrando la forma mentis aperta, cordiale e tollerante di un Paese autentico, tutto da scoprire, con strutture ricettive all’avanguardia e un interessante programma di eventi artistici, culturali e sportivi di livello mondiale.
WeRoad propone una doppietta di tour alla scoperta della capitale di questo splendido Paese unico nella geopolitica del mondo arabo, a cominciare da Oman 360° di 9 giorni e 8 notti, con partenza e arrivo proprio a Muscat e tappa a:
- Rustaq;
- Monti Hajar;
- Al Hoota Cave;
- Wadi Ghul;
- Nizwa, l’antica capitale;
- Wadi Bani Khalid;
- Ras Al Jinz Turtle Center;
- Wadi Shab;
- Bimmah Sinkhole.
Rilanciamo con Oman Express, versione più compatta del precedente itinerario, di 5 giorni e 4 notti, con partenza e arrivo anche in questo caso nella capitale.
Ci auguriamo che la nostra guida “Muscat cosa vedere nella capitale omanita da mille e una notte” vi abbia ispirato. Vi aspettiamo impazienti al check-in!