

Ci sono viaggi che si fanno per staccare. E poi c’è l’Indonesia: un intero arcipelago che ribalta prospettive, abitudini e playlist di Spotify. Se vi state chiedendo dove andare in Indonesia, sappiate che la risposta non è semplice… perché ogni isola è un mondo a sé, e ogni tappa può cambiare il senso del vostro viaggio.

Tra templi che spuntano nella giungla, spiagge che sembrano uscite da un sogno lucido e città dove l’incenso si mescola ai clacson, l’Indonesia è quel posto che fa venire voglia di restarci a vivere per un po’. Le cose da fare sono tante, ma niente panico: in questo articolo vi aiutiamo a capire dove andare in Indonesia, in base a cosa cercate — natura selvaggia, surf epico, cultura, silenzio o tutto insieme.
Vi sveleremo tutto quello che serve sapere per costruire l’itinerario perfetto, evitare le trappole da turista spaesato e scoprire anche un sacco di posti che non si trovano nei primi dieci risultati di Google. Non sarà il classico viaggio da “facciamo tre tappe e via”, ma un’esperienza che cambia forma ogni giorno: isole tutte diverse, mari da cartolina, giungle dove il wifi si arrende, città che non dormono mai e villaggi che mettono pace interiore. E poi non mancheranno persone vere, cibo potente, natura da apprezzare in ogni sua sfumatura.
Perché il viaggio perfetto non è quello che sembra fighissimo su Instagram. È quello che non vediamo l’ora di raccontare anche senza filtri. Zaino pronto? Infradito in valigia? L’avventura inizia ora.
Due parole sull’Isola
Prima di capire dove andare in Indonesia, serve un attimo di contesto: non è solo Bali. È il quarto Paese più popoloso al mondo, un arcipelago gigante tra Oceano Indiano e Pacifico, con oltre 17.000 isole, 300 etnie, 700 lingue e una biodiversità fuori di testa.

Le principali regioni? Sumatra (giungle e vulcani), Java (città enormi e templi), Kalimantan (la giungla del Borneo), Sulawesi (culture uniche), Papua (remota e selvaggia) e le Piccole Isole della Sonda: da Bali a Lombok, Flores, Komodo e le incredibili Raja Ampat.
Ogni zona è un mondo a sé, anche per il clima. Prima di prenotare, meglio capire che stagione troverete. E sì, abbiamo scritto anche una guida su quando andare in Indonesia.
Ubud
Finita la nostra piccola premessa, eccoci a costruire l’avventura.
Nel nostro viaggio allo scoperta di cosa vedere e dove andare in Indonesia, non potevamo che mettere Bali, anzi Ubud al primo posto.

Qui si arriva per cercare qualcosa e si resta perché qualcosa si trova. Magari si comincia con una passeggiata tra le risaie di Tegalalang, all’alba, quando tutto è silenzio e il verde sembra fluorescente. Poi si finisce col perdersi in una stradina che porta a un tempio nascosto, dove il profumo dell’incenso si mescola alla pioggia leggera. Il Campuhan Ridge Walk non è una semplice camminata: è un filo sospeso tra cielo e giungla, dove il tempo si dilata e si torna a respirare.
Nel cuore del villaggio, l’Ubud Palace e il mercato tradizionale si inseguono tra danze balinesi, maschere intagliate e colori che sembrano inventati. Ma basta svoltare un angolo per ritrovarsi in un caffè silenzioso affacciato su una distesa di loto, o in un atelier dove il batik viene ancora dipinto a mano.
C’è anche la Monkey Forest, e sì, le scimmie sono vere protagoniste, ma è la foresta il vero colpo al cuore: radici che sembrano colonne, statue coperte di muschio, ponti sospesi su fiumi sacri. Fuori dal centro, poco oltre, ci sono le Goa Gajah, la “grotta dell’elefante”, e le cascate Tegenungan, dove l’acqua cade come un mantra. C’è chi ci fa il bagno, chi si ferma solo a guardare.
E poi ci sono le giornate che non si programmano: una lezione di cucina balinese in una casa di famiglia, un massaggio al profumo di frangipani, una cerimonia improvvisata in un tempio, una sera di pioggia tropicale passata a parlare con sconosciuti sotto un tetto di bamboo. Ubud è tutto questo!
Canggu
Ci sono luoghi che si capiscono col tempo. E poi c’è Canggu, che vi entra sotto pelle già al primo caffè, con i piedi nella sabbia e l’oceano a due passi.
Le strade sono un mix perfetto di caos e libertà: scooter ovunque, tavole da surf legate alla buona, musica che arriva dai beach bar e sorrisi che durano anche dopo il tramonto. Le onde dettano il ritmo delle giornate: o si surfa, o si guarda qualcuno che lo fa. E va benissimo così.
In mezzo a tutto questo, succede una cosa bella: rallentate. Vi svegliate senza sveglia, vi godete i silenzi, lasciate che il tempo si allarghi. Ed è proprio lì che capite perché Canggu è una tappa fondamentale in ogni vacanza al mare in Indonesia.
Ma non è solo mare. Potreste scoprire la voglia di provare yoga per la prima volta — e troverete studi per ogni livello, tra palme, incenso e pavimenti in legno. O magari vi regalerete un massaggio balinese che vi rimette al mondo.
Canggu è quella parentesi di libertà che in un itinerario a Bali fa tutta la differenza. Se cercate un posto dove sentirvi leggeri, presenti, pieni di storie da scrivere… siete nel posto giusto.
Vulcano Bromo
Abbiamo dedicato un paio di capitoli a posti tranquilli, ma se vi state chiedendo dove andare in Indonesia per vivere qualcosa che non dimenticherete mai, partite per il Monte Bromo. Ma fatelo sul serio. Mettete la sveglia alle 3 di notte, infilate una felpa (sì, farà freddo anche se siete ai tropici) e salite su una jeep che vi porterà su per le alture della regione di Tengger. Il buio è totale, il silenzio quasi irreale. Solo il rumore del motore e la vostra eccitazione.

Poi succede: la notte comincia a schiarirsi. Il cielo cambia colore ogni cinque minuti. Dall’alto, vedete il cratere del Bromo fumare piano, con il profilo del Semeru — il vulcano più alto di Java — sullo sfondo, come un guardiano addormentato. Tutto intorno, solo vallate vuote e silenziose. Nessuna foto potrà mai restituire quel momento in cui la natura vi fa sentire piccoli, ma vivi.
Se nel vostro itinerario Indonesia cercate qualcosa che vi scuota dentro — senza bisogno di parole, solo con la potenza del paesaggio — questa è la tappa da segnare in grassetto.
Raja Ampat
Non si arriva per caso a Raja Ampat. Ci si arriva perché si è curiosi, ostinati, e un po’ innamorati dell’idea di trovare ancora angoli del mondo dove la natura detta le regole.
Se vi chiedete dove andare in Indonesia per vivere il mare nella sua forma più pura, questa è la destinazione da sogno. Acqua trasparente come vetro, isole verdi che spuntano come punte di freccia dal blu, pesci colorati che sembrano disegnati a mano. Il tutto senza turismo di massa, senza resort a cinque piani, senza aperitivi con dj set. Solo silenzio, onde, e voi.

Raja Ampat è una delle zone marine più ricche di biodiversità del pianeta. Fare snorkeling qui significa entrare in un documentario, senza la voce narrante. Avete mai nuotato tra banchi di pesci tropicali, tartarughe e mante giganti in una sola giornata? Qui succede, e succede spesso.
Se state costruendo il vostro itinerario Indonesia e vi chiedete in quale foto metterete l’hashtag #indonesiamare… ecco questa è la destinazione perfetta.
Raja Ampat è più difficile da raggiungere, vero. Ma è anche il motivo per cui, una volta arrivati, non vorrete più ripartire. Una tappa che non sempre entra nei “classici” viaggi, ma che cambia la percezione di cosa vuol dire davvero visitare l’Indonesia.
Isole Gili
Se state cercando un posto dove andare in Indonesia per dimenticarvi dell’orologio e del wifi (sì, davvero), le Gili sono il vostro rifugio perfetto. Tre puntini nella mappa a nord-ovest di Lombok: Gili Trawangan, Gili Air e Gili Meno. A piedi, in bici o con il carretto trainato da cavalli: qui le auto non esistono. E nemmeno l’ansia.

Gili Trawangan è la più vivace: musica, falò sulla spiaggia, gente che balla scalza fino a tardi. Gili Air è equilibrio: silenzio e sorrisi, amache e barche che scivolano piano sull’acqua. Gili Meno? Una poesia lenta, fatta per chi vuole isolarsi davvero.
Tutte hanno qualcosa in comune: fondali pazzeschi. Le acque cristalline delle Gili sono ideali per lo snorkeling. A Gili Meno, è possibile esplorare “The Nest”, un gruppo di sculture sottomarine create dall’artista Jason deCaires Taylor.
Ma le Gili sono anche famose per le nuotate con le tartarughe. Gili Trawangan e Gili Meno offrono tantissime opportunità per farlo e vi possiamo assicurare che è un’emozione bellissima, difficile da raccontare ma pazzesca da vivere. Il periodo migliore per avvistarle è tra giugno e settembre.
Insomma le Gili sono il posto giusto per chi vuole staccare, ma non sparire. Per chi ama il mare ma anche l’atmosfera da villaggio globale con il cuore in mano. E se volete qualche ispirazione extra su cosa fare, vi abbiamo fatto una guida alle 10 cose da fare tra Java, Bali e le Gili.
Yogyakarta
C’è un momento preciso in cui vi innamorate di Yogyakarta. Succede mentre camminate tra i murales colorati di una viuzza laterale, o mentre sorseggiate un tè ghiacciato guardando un artigiano lavorare il batik a mano. Se vi domandate dove andare in Indonesia per sentire la cultura che pulsa viva, in strada, nei mercati, nei sorrisi della gente, eccovi la risposta.
Yogyakarta, o Jogja per gli amici, è il cuore artistico e intellettuale di Java. È una città che profuma di tradizione ma guarda avanti, sempre. È piena di studenti, botteghe, teatro delle ombre, musica gamelan, graffiti e motorini che sfrecciano senza sosta.
Qui potete passeggiare per il Kraton (il palazzo del sultano), perdervi tra gli odori del mercato di Beringharjo o restare in silenzio davanti alla maestosità di Borobudur, il più grande tempio buddhista del mondo. Poco lontano, Prambanan vi riporta invece nella mitologia induista: pietra, cielo, eternità.
Yogyakarta è quella tappa che in ogni itinerario Indonesia porta equilibrio: vi insegna a guardare, ad ascoltare, a capire un Paese dalle mille identità. E sì, anche qui il cibo è clamoroso: provate il gudeg e capirete.
Non è mare, non è Bali, ma se vi state chiedendo cosa inserire nel vostro itinerario in Indonesia per scoprire qualcosa di vero, di locale, di toccante, Yogyakarta vi sorprenderà.
Parco Nazionale di Komodo
Se vi state chiedendo cosa aggiungere al vostro Itinerario in Indonesia per aggiungere un po’ di pepe, oltre ai paesaggi, al mare e al benessere la risposta è: Komodo. E no, non è un nome di fantasia. Qui vivono i leggendari varani di Komodo: lucertoloni giganti, muscolosi, con la lingua biforcuta e lo sguardo da boss del quartiere. Camminano lenti, ma incutono rispetto. Non sono in gabbia, non sono nei musei. Sono lì, liberi, da sempre. Bellissimi da guardare, ma rigorosamente a distanza: sono infatti uno degli animali più velenosi del pianeta.

Komodo è anche snorkeling da capogiro a Pink Beach (sì, la sabbia è davvero rosa), trekking su colline dorate a Padar Island e cieli che la notte si accendono di stelle, come se qualcuno avesse abbassato le luci del mondo.
Visitare Komodo significa uscire dalla comfort zone e scoprire un angolo remoto e potentissimo del Paese. E se vi state chiedendo dove andare in Indonesia ad agosto, sappiate che è uno dei mesi migliori per navigare in barca tra queste isole, con mare calmo e panorami da cartolina viva.
Non è facile da raggiungere — serve un volo interno, qualche traghetto, un po’ di spirito d’avventura — ma vi assicuriamo che è uno di quei posti che vi restano nel cuore.
Flores
Se siete in cerca di un posto dove andare in Indonesia per perdervi in paesaggi che sembrano usciti da un romanzo di viaggio, ma anche per conoscere locals veri, Flores vi aspetta.
È un’isola lunga, frastagliata, piena di curve e sorprese. E ogni curva porta a qualcosa che non vi aspettavate: villaggi dove si parla ancora in dialetti locali, laghi colorati dentro un vulcano (il Kelimutu, con tre crateri di tre colori diversi!), mercati senza filtri, sorrisi senza secondi fini.
A Flores non esistono scorciatoie: ci si muove lentamente, su strade strette, tra montagne, giungla e risaie che si arrampicano ovunque. È l’Indonesia più intima, più umana. E forse anche per questo è una delle mete da includere assolutamente nel vostro itinerario, specialmente se volete andare oltre i posti più turistici.
Non sarà il posto più trendy — ma se volete toccare la bellezza con gli occhi e con la pelle, Flores è poesia. Qui tutto rallenta, ma tutto arriva più in profondità.
Seminyak
Dopo jungle, draghi e scogli da scalare, a volte ci vuole una pausa bella, rilassata, con un mojito in mano e un tramonto che sembra dipinto. A volte ci vuole una risposta a dove andare al mare in Indonesia? E se volete regalarvi quella serata che sa di selfcare con vista oceano, Seminyak fa al caso vostro.
È la zona più sofisticata di Bali, sì, ma non nel senso snob: parliamo di beach club eleganti con cuscini giganti sulla sabbia, rooftop bar dove il cielo sembra una piscina rovesciata, boutique artigianali dove il batik incontra il design. E poi ristoranti internazionali, massaggi da sogno, cocktail con frutta vera.
In un itinerario a Bali che mescola spiritualità, natura e piaceri della vita, Seminyak è la chiusura perfetta. Il posto in cui riguardare le foto del viaggio e pensare “non è solo andata bene, è stato pazzesco”.

E per la domanda ricorrente ” a Bali dove andare per avere il mare, il relax, il cibo buono e un letto comodo”: sì, la risposta è proprio Seminyak. Ma anche se vi innamorerete dei suoi tramonti e della sua sabbia fine, non potevamo fermarci qui. Perciò abbiamo scritto una guida alle più belle spiagge di Bali per voi, così da organizzare fin da subito gli spostamenti e godervi un po’ di sano relax organizzativo.
Nusa Penida
Si dice che l’ultima tappa è quella che lascia il segno. Se cercate dove andare in Indonesia per chiudere il viaggio con un colpo al cuore (di quelli belli), prendete un traghetto da Bali e sbarcate a Nusa Penida.
Quest’isola è aspra, selvaggia, tagliente come le sue scogliere. Non ci sono comfort esagerati, né locali modaioli. Ma c’è quella natura lì: Kelingking Beach, con il suo profilo a forma di T-Rex che si tuffa nell’oceano. Le piscine naturali di Angel’s Billabong, dove l’acqua si ferma solo un attimo prima di sparire nel blu. Crystal Bay, perfetta per uno snorkeling che sembra un videogioco in HD.

Serve un po’ di spirito d’adattamento — le strade sono strette, gli scooter sgangherati — ma la ricompensa è pura meraviglia. In un itinerario a Bali fatto col cuore, Nusa Penida è quel finale che non ci si aspetta, ma che ci voleva.
Anche in piena estate, Nusa è una scelta super azzeccata: meno pioggia, più onde, meno folla. Una volta che avete finito il vostro giro della Bali più turistica, fate un salto qui. È un’altra isola, ma anche un altro mondo. E non è l’unico posto che vi lasecerà a bocca aperta, perciò ecco una guida a tutte le cose da fare sull’isola più famosa dell’Indonesia, Bali.
Indonesia con WeRoad
Avete letto fino a qui, avete sognato ad occhi aperti tra vulcani, risaie, spiagge nascoste e draghi preistorici. Avete scoperto dove andare in Indonesia in base a chi siete, cosa cercate e quanta voglia avete di uscire dalla comfort zone. Ora resta solo una cosa da fare: smettere di salvare post su Instagram… e partire per davvero.

E no, non serve organizzare tutto da soli, incastrare voli e perdervi nei forum su “meglio Gili T o Gili Air?”. Perché c’è chi queste avventure le ha già pensate per voi — ma senza rovinarvi la magia. Con WeRoad potete vivere l’Indonesia come ve l’abbiamo raccontata: dal vivo, con un gruppo di viaggiatori come voi e itinerari che vanno al punto, senza filtri. Dai tour completi tra Java, Komodo e Bali, fino all’itinerario Bali in 8 giorni che vi fa scoprire il cuore dell’isola tra surf, templi e giungle. Ce ne sono molti altri e li scoprite tutti qui: viaggi di gruppo Indonesia con Weroad.
È il viaggio perfetto se volete partire anche da soli, ma non volete sentirvi mai soli davvero e se volete condividere risate sotto la pioggia tropicale, racconti davanti a una Bintang e silenzi belli guardando un tramonto rosso fuoco.
Perché viaggiare in Indonesia non è solo scegliere una meta. È scegliere un ritmo. Un modo di guardare il mondo. E forse anche un nuovo modo di guardare voi stessi.