Cosa mangiare a Tenerife, paradiso subtropicale per sportivi e bon vivant

Cosa mangiare a Tenerife, paradiso subtropicale per sportivi e bon vivant

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03 Ottobre

Estate tutto l’anno. Lunghi litorali dorati. Falesie color caramello. Spiagge di sabbia vulcanica nera come l’ossidiana. Bananeti. Paesaggi lunari. Eccellente gastronomia a km zero. Millenaria tradizione vitivinicola. Tenerife, la regina delle Canarie, si becca il massimo dei voti da ogni punto di vista.

Non c’è da stupirsi che un numero crescente di nomadi digitali scelga questa favolosa isola al largo della costa occidentale del continente primigenio come ufficio, alternando video call ad acrobazie di kitesurf, energiche pagaiate in kayak e sontuose scarpinate sulle pendici del vulcano Teide, la corpulenta, iraconda sentinella che sorveglia l’isola dai suoi 3700 metri abbondanti di altezza.

E te credo! Tenerife, l’isola più grande, rinomata e popolosa dell’arcipelago canario al largo delle assolate coste del Marocco è una scultura di pietra vulcanica, un’oasi nell’Oceano Atlantico che ha il dono di saper sempre mettere tutti d’accordo, sia per un lungo o breve capitolo.

Il fascino della natura primordiale, sommandosi alla mondanità della vita balneare, alla buona cucina e alla ricca, fiorente tradizione vinicola, fa di Tenerife una destinazione gastronomica di prim’ordine nonché una delle più rinomate mete enologiche del Continente Antico.

Scopriamo, quindi, cosa mangiare a Tenerife e quali sono i piatti tipici locali, preparati con i prodotti unici di questa splendida terra carezzata dagli alisei.

🍽️Cosa si mangia a Tenerife?

weroad a tavola a Tenerife

Passeggiando per le strade del brioso capoluogo Santa Cruz de Tenerife, delle vivaci cittadine costiere e dei candidi, fotogenici paesini abbarbicati sulle rocce laviche dell’entroterra, è d’uopo sedersi in una delle tante taverne tipiche dell’isola, propriamente dette guachinches, per assaporare abbondanti porzioni dei piatti tipici di Tenerife a ottimi prezzi. Qui di seguito, il menù completo.

🍷Libiamo ne’ lieti calici

Cosa mangiare a Tenerife

Tenerife è una terra di cantine, vigneti, osterie e bodegas dove alzare beatamente il gomito. Paraponziponzipò. Tra bananeti, vecchi crateri, spiagge nire nire comm’a che e curiose infiorescenze di viperina rossa, qui si producono da secoli alcune delle più pregiate uve spagnole. Si pensi, per esempio, a listán blanco e malvasía, citate persino da William Shakespeare nel dramma storico Enrico V.

La tradizione vitivinicola è molto radicata. Grazie alla terra vulcanica e agli alisei che sospingono costantemente le nubi, qui vengono prodotte prestigiose etichette vendute in tutto il mondo

🥗 Antipasti

papas arrugadas

Un prontuario su cosa mangiare a Tenerife non può che iniziare con il gofio de millo, una farina macinata di cereali misti tostati, tra cui miglio, frumento, orzo, mais, avena, riso e segale, che si fregia del prestigioso marchio di indicazione geografica protetta (IGP). Ampiamente utilizzato per arricchire i piatti a base di carne, verdure e leguminose, il gofio è spesso l’ingrediente principale anche di dolci, timballi e prodotti da forno.

Tra le principali preparazioni a base di gofio de millo c’è l’escaldón, una ricetta dalle origini antiche. Si tratta di un sostanzioso brodo di carne o pesce che viene versato sul gofio con l’aggiunta di un ciuffo di menta, ottenendo una deliziosa crema dalla consistenza simile all’hummus di ceci che si mangia in Giordania, per intenderci. Si tratta di un piatto tramandato di generazione in generazione fin dai tempi dei guanchos, popolazioni autoctone che abitavano l’isola ben prima della conquista spagnola.

Tra gli antipasti caratteristici di Tenerife ci sono anche le cosiddette papas arrugadas, piccole patate di varietà bonita, simili alle nostre novelle, lessate intere in acqua con abbondante sale marino in modo che restino croccanti fuori e morbide dentro. Una volta cotte, vengono condite con la celebre salsa mojo picón, a base di peperone rosso, paprica, cumino, olio e aceto. Altrettanto famosa è la salsa mojo verde, meno piccante della rubizza controparte, preparata con peperone verde, cumino e coriandolo.

Merita un assaggio anche l’almogrote, una sorta di paté dalla consistenza cremosa e al contempo friabile, a base di formaggio a pasta dura, pomodoro, paprica e olio d’oliva. Da provare!

🥘Primi piatti

Paella de marisco

Partiamo alla grande con un piatto di umili origini e ricca complessità, il rancho canario, una sostanziosa zuppa di ceci, pasta corta, patate e carne di manzo e pollo, cotta a lungo su fuoco molto lento. Per noi grandi estimatori delle leguminose, questo piatto è assolutamente imperdibile, da aggiungere por supuesto alla lista di cosa mangiare a Tenerife.

In questa magnifica isola di lingua, identità e cultura spagnola gusterete anche dell’ottima paella. La perla delle Canarie è ispanica nell’animo, un fil rouge con la penisola oltre le colonne d’Ercole. Oltre alla versione tradizionale valenciana con riso, pollo, coniglio e verdure, qui vanno per la maggiore la paella mixta, con l’aggiunta di frutti di mare, e la scenografica paella de marisco, a base di gamberi, scampi, cozze, calamari, seppioline e totani su un letto di pomodori, piselli e peperoni rossi e verdi. 😋

🍖 Secondi di carne

Conejo en salmorejo

Un grande capolavoro gastronomico tipico di Santa Cruz de Tenerife è il conejo en salmorejo, prendete nota. Si tratta di uno spezzatino di coniglio in salmì, lasciato per un’intera giornata a marinare nel salmorejo, un intingolo a base di olio d’oliva, paprica, pepe, cumino, timo, sale e vino bianco. Successivamente si cuoce in padella a fuoco lento e si serve con le suddette papas arrugadas.

Il conejo en salmorejo è il numero uno dei piatti tipici di Tenerife, da provare absolutamente.

Chorizo canario

Chorizo canario

Da aggiungere alla lista di cosa mangiare a Tenerife c’è anche il chorizo canario, un insaccato a pasta molle, quasi spalmabile, tipico dell’arcipelago canario, dal caratteristico colore rosso acceso conferito dall’abbondante aggiunta di paprica.

Ropa vieja canaria

Ropa vieja

Nei menù stagionali delle guachinches di Tenerife noterete spesso la voce “ropa vieja”, letteralmente, roba vecchia. Si tratta di un gustoso spezzatino di carne di manzo o pollo con ceci, patate, spezie e una ricca salsa di pomodoro e vino bianco. L’origine di questa gustosa pietanza, oggi uno dei piatti più iconici della gastronomia dell’isola, risiede nell’utilizzo di quello che avanza del bollito, il puchero canario.

Puchero

Un grande classico della cucina di Tenerife è il puchero, un bollito misto di pollo, carota, pannocchie di mais, cavoli e fagiolini. Questo piatto include tutti i tipi di tagli di carne, incluse le frattaglie.

🐠 Secondi di pesce

Sancocho

Merita senz’altro un assaggio l’iconico sancocho canario, un sostanzioso brodo di cernia, branzino o vieja, uno dei pesci più diffusi alle Canarie, accompagnato da un gustoso mix di patate dolci, olio d’oliva, prezzemolo e farina di gofio.

Consigliamo di provare anche l’atún en adobo, a base di tonno marinato e, fermi tutti, i churros de pescado. Ora, conosciamo tutti i churros nella loro versione dolce, vero? Dai, quegli squisiti bastoncini di pastella fritta dalla forma cilindrica e allungata, da intingere nella cioccolata calda. Ne abbiamo sbranati quintali a Madrid. Ebbene, Tenerife ne propone una stuzzicante, appetitosa versione salata. Si tratta di fantastici bocconcini di pesce impastellati e fritti, serviti come street food, antipasto o piatto principale nel menù.

🍰 Cosa mangiare a Tenerife come dessert?

Quesillo

Forse imparentato alla lontana con il nostro tiramisù, Príncipe Alberto è il dolce delle grandi occasioni, ideato e dedicato al regnante in visita sull’isola. Al posto del mascarpone, però, si aggiunge una deliziosa mousse al cioccolato e panna a una base di biscotti a strati con nocciole e mandorle. Aaaaah! 🤤

C’è poi il quesillo, rinomato per la sua delicatezza. Si tratta di una sorta di crème caramel a base di latte di capra cotto a bagnomaria, ma dalla consistenza più compatta, che ricorda un po’ il ripieno della cheesecake. Le guachinches delle vivaci località costiere in genere lo servono con abbondante panna montata che ne enfatizza il sapore. Una bontà ecceziuuunale.

Da assaggiare anche la rapadura, un dolce di mandorle, miele, cannella e gofio de millo, e il frangollo, un dolce al cucchiaio cremoso e aromatico, tipico del periodo natalizio, con cannella, mandorle e uva sultanina.

Merita un assaggino anche il bienmesabe, letteralmente “mi piace”, un dessert fresco e vellutato a base di mandorle, miele e pan di Spagna. Solitamente viene servito in un’elegante coppa di vetro con una pallina di gelato e una lacrima di rum o sherry, che qui chiamano jerez.

🍌 Plátano

Plátano

A Tenerife abbonda la frutta. Claro que sí. Qui, a latitudini sahariane, tra un trionfo di ananas, fichi, avocado, mango, lime, litchi e papaya, la grande superstar è lui, il plátano, tipico dell’isola, una curiosa specie di bananino in formato mignon ma dal sapore deciso.

☕Barraquito

Barraquito

Una vera delizia per noi caffeinomani incalliti è il barraquito, un corposo caffè corretto con cannella, latte condensato e un liquore locale realizzato con una quarantina di ingredienti naturali, da cui il nome licor 43. Viene servito in un bicchiere di vetro alto, lasciando gli strati ben separati.

🌴 Avventure con le gambe sotto il tavolo a Tenerife con WeRoad

WeRoad

Venite con noi alla scoperta di questa splendida isola dalla vocazione selvaggia, ispanica per identità, dove ci si può dimenticare di guanti e sciarpe in lana di alpaca anche in pieno inverno. Ne esploreremo la suggestiva morfologia vulcanica modellata dall’erosione degli agenti atmosferici e gireremo le migliori guachinches.

Proponiamo l’esclusivo tour Tenerife 360° di 8 giorni e 7 notti con tappa a:

  • Icod de los Vinos, nel nord-est dell’isola, dove si trova El Drago Millenario, maestoso albero oggetto di culto fin dai tempi dei guanchos, gli antichi abitanti di Tenerife;
  • El Caletón di Garachico, uno scenografico, magnifico insieme di piscine naturali;
  • Abades, città fantasma sulla costa sud-orientale, adibita a lebbrosario negli anni Quaranta;
  • Playa el Médano, una spiaggia di sabbia bruna sulla costa meridionale dell’isola, molto amata da surfisti, boogieboarder e windsurfer;
  • Playa de la Tejita, immensa, spaziosa spiaggia naturista dall’incantevole sabbia vermiglia, con una vista straordinaria sull’imponente Montagña Roja;
  • Parque Nacional del Teide, che ospita proprio lui, l’imponente vulcano che, con i suoi 3718 metri di altezza, rappresenta non solo la vetta più alta di tutta la Spagna e delle isole dell’Atlantico, ma anche il terzo vulcano del mondo per altitudine dopo il Mauna Loa e il Mauna Kea alle isole Hawaii;
  • Playa de Las Teresitas, oltre un chilometro di sabbia bionda a nord del piccolo centro di San Andrès;
  • Parco Rurale di Anaga, dichiarato riserva della biosfera per la straordinaria ricchezza di biodiversità.

Faremo anche whale-watching, raga. A Tenerife, l’isola più grande delle Canarie, la probabilità di avvistare cetacei e delfini supera il 95%. I delfini, in particolare, sono degli habitué nelle acque dell’arcipelago, soprattutto in questa sorta di corridoio riparato realizzato in collaborazione con l’affascinante dirimpettaia, La Gomera.

E poi ci rimpinzeremo di tonnellate di delizioso cibo tipico di Tenerife, meravigliosa isola adagiata nel punto in cui finiva la mappa del Mondo Antico prima che gli esploratori europei scoprissero le Americhe dall’altro lato dell’Atlantico. Buen viaje!

Jessica Maggi
Scritto da Jessica Maggi