Guatemala. La prima associazione mentale che si affaccia nella mia mente pensando al Guatemala sono le linee 144 che spopolavano negli anni Novanta. Ve le ricordate? Buffe anticaglie che noi Millennials, Gen X e Boomer ricordiamo bene. Dunque, per aggirare la legge le chiamate venivano smistate e dirottate in Guatemala, producendo bollette astronomiche.
Associazioni mentali a parte, il Guatemala, culla dell’antica civiltà maya, è uno Stato ricco di storia nell’America Centrale, popolato da imperiosi vulcani e un variopinto caleidoscopio di etnie che intessono una trama ricca di colori, idiomi, abitudini e suggestioni.
In questo breve nastro di terra a sud del Messico, oltre a sbranare kaq’ík, enchilada e stufato di armadillo, conoscerete l’anima di un Paese con una storia ultramillenaria. Qui di seguito, i nostri consigli su cosa vedere in Guatemala, dalle bellezze coloniali della capitale all’antica città maya di Tikal immersa nella foresta vergine.
Guatemala cosa visitare
Definito el corazòn del mundo maya, il Guatemala si trova proprio lì dove le due Americhe si toccano. Confina a nord con il Messico e il Belize e a sud con l’Honduras ed El Salvador, il più piccolo Stato del Centro America. A est si affaccia sul Mar dei Caraibi e a ovest sull’Oceano Pacifico.
Ci sono una moltitudine di cose da vedere in Guatemala e altrettante esperienze da vivere, a cominciare dalla visita delle sue splendide ciudad.
Città del Guatemala
Uno dei più grandi e popolosi agglomerati urbani del Centro America, Città del Guatemala, la capitale, si erge schietta e sincera a oltre 1500 metri di altitudine, alternando con leggiadra nonchalance scorci pittoreschi e aree ultra moderne.
Il fulcro di questa esuberante città dalla vitalità travolgente è Plaza Mayor, che, soprattutto nei fine settimana, diventa un curioso convegno di menestrelli, parrucchieri ambulanti e buffe statue umane che sostano tra il Palacio Nacional de la Cultura, colloquialmente detto Palacio Verde, e l’imponente cattedrale di Ciudad de Guatemala, straordinario esempio di architettura coloniale con influenze latine.
Meritano assolutamente una visita il vivace mercato cittadino, una vera istituzione nella capitale guatemalteca, e il Museo Nacional de Arqueología y Etnología, dove sono conservati importanti reperti di epoca maya, tra cui gioielli di giada e le ceramiche più antiche del Paese.
Per gli spostamenti cittadini consigliamo di usare i caratteristici autobus vecchio stampo, un’esperienza che da sola vale il viaggio in Guatemala. Per farvi, invece, un’idea della geografia del Paese può essere utile fare una capatina a Mapa en Relieve de Guatemala, una sorta di museo en plein air con riproduzioni di vulcani, laghi e foreste tropicali in scala ridotta.
Antigua
Cinta dalle scenografiche vette fumanti del Volcán de Fuego e dell’Acatenango, Antigua, nella Valle di Panchoy, è stata la capitale guatemalteca per un paio di secoli fino al 1776. Si tratta della prima città progettata nel Nuovo Mondo e, udite udite, la sua pianta fu realizzata nel 1543 dall’architetto Juan Francisco Antonelli, nostro conterraneo.
Dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 1979, Antigua custodisce rari esempi di architettura barocca di stampo ispanico-americano, che meritano il primo posto nella lista di cosa vedere in Guatemala.
E c’è di più. Antigua sorge nella terra di origine di alcune delle migliori varietà di caffè del mondo, per la gioia di tutti noi caffeinomani incalliti. Si segnalano, a tal riguardo, le zone di Sacatepéquez e Santa María de Jesús e Pastores.
Tikal
Tikal fu la capitale dell’impero maya durante il periodo di massimo splendore della civiltà, intorno al 750 d.C. E direi che lo si evince dalla raffinatezza architettonica dei templi a gradoni e dalle monumentali, gargantuesche dimensioni delle piramidi che sorgono in questa radura nella foresta subtropicale del Petén.
Il sito, interamente realizzato con la pietra calcarea estratta localmente, testimonia il lodevole livello culturale e artistico raggiunto da questa civiltà ed è anch’esso stato dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità nel 1979.
Flores
Il borgo di Flores, sul Lago Petén Itzá, rappresenta la base privilegiata per visitare il celebre sito archeologico maya di Tikal. Ma questa pittoresca cittadina è ben più di un punto di passaggio per raggiungere altre mete. Flores, piccola, raccolta e fotogenica, merita di essere visitata per i suoi splendidi panorami, specialmente al tramonto, nonché per la straordinaria varietà di ottimi ristoranti all’aperto affacciati sul lago, dove gustare le stravaganti prelibatezze locali.
Chichicastenango
Centinaia di maya k’iche’ si riversano ogni giovedì e domenica mattina a Chichicastenango, Chichi per gli amici, dove si tiene un colorato e vivace mercato nella grande piazza centrale, delimitata dalla Iglesia de Santo Tomás e del Calvario. Qui si trova di tutto, da telas e truci maschere in legno intagliato a ceramiche, cinture in cuoio, bambole di paglia, abiti caratteristici e manufatti dell’artigianato guatemalteco.
Il colle di Pascual Abaj, al margine meridionale della cittadina, è permeato da una profonda spiritualità. In questo sito, rituali maya con ceri, incensi ed esuberanza pirotecnica si fondono con tradizioni precolombiane e l’iconografia cristiana.
E c’è di più. È nel chiostro del convento domenicano di Chichicastenango che, nel 1690, fu rinvenuto il Popol Vuh, il famoso codice maya che aveva predetto che la fine del mondo sarebbe arrivata nel 2012. Previsione imprecisa, considerando che a distanza di undici anni siamo ancora qui a pestarci gli alluci.
Merita una visita anche il variopinto cimitero locale. Ecco, già vi vediamo aggrottare la fronte vedendo la visita di un camposanto in una guida su cosa vedere in Guatemala. Ma, fidatevi di noi, il coloratissimo cimitero di Chichicastenango è un luogo poetico ed evocativo, in cui arte, magia e sacralità si fondono armoniosamente.
Quetzaltenango
La raffinata cittadina di Quetzaltenango, detta anche Xela, offre un autentico spaccato di vita urbana guatemalteca e rappresenta la base ideale per escursioni ad alta quota sugli Altopiani e per la visita di interessanti località termali, come Fuentes Georginas. Nei dintorni merita una visita anche la laguna sacra di Chicabal, uno specchio d’acqua nel cratere di un vulcano spento a 2700 metri di altitudine, meta di pellegrinaggio per i Maya.
Lago de Atitlán
Il Lago de Atitlán, di origine vulcanica, è considerato uno dei più belli del mondo. Questo fotogenico specchio d’acqua, talvolta placido e talvolta increspato, riempie un’enorme caldera a 1500 metri di altitudine, formatasi da una fotonica eruzione avvenuta 85.000 anni fa.
Il Lago de Atitlán è splendidamente contornato da villaggi pittoreschi abitati da popolazioni di origine maya, come San Marcos, la capitale locale della spiritualità, e San Juan, dove si possono visitare i laboratori degli artigiani tessili.
Imperiosi vulcani guatemaltechi
Il Guatemala è un Paese di dimensioni relativamente contenute. In una superficie grande suppergiù come il Nord Italia sono concentrati trentasette vulcani. Ripeto, trentasette vulcani, molti dei quali ancora attivi e pure piuttosto iracondi.
Considerati sacri dai Maya, tra i più spettacolari ci sono:
- vulcano Pacaya, dallo stile eruttivo simile a quello del nostro Etna, con scenografiche esplosioni intervallate periodicamente da copiose colate di lava provenienti perlopiù da fratture laterali;
- vulcano Acatenango, uno stratovulcano nei pressi della città di Antigua, dotato di due picchi, quali Yepocapa e Pico Mayor;
- Volcán de Fuego, che ogni quarto d’ora si produce in un arroventato spettacolo di cenere e lapilli;
- vulcano Tajumulco, la vetta più alta del Guatemala e dell’America Centrale, oggi fortunatamente in fase di quiescenza;
- San Pedro, con favolosa vista panoramica sul Lago de Atitlán.
Una menzione la merita anche Santa María, un irascibile stratovulcano di quasi 3800 metri di altezza, che agli inizi del Novecento produsse un’eruzione pliniana considerata tra le più potenti degli ultimi secoli. Insomma, tra le cose da vedere in Guatemala non può mancare un vulcano!
Semuc Champey
In lingua maya Semuc Champey significa “acque divine”. Una definizione calzante per una stupenda oasi immersa nella foresta tropicale. Qui scroscianti cascate si tuffano in una serie di piscine naturali di pietra calcarea con acque dalle sfumature che spaziano dal turchese al verde smeraldo, con una folta giungla a fare da cornice.
El Mirador
Tra le cose da vedere in Guatemala c’è sicuramente El Mirador, un grande sito precolombiano nella parte settentrionale del dipartimento di El Petén, coniuga storia, cultura, trekking e archeologia. Qui i più allenati potranno intraprendere una serie di spedizioni escursionistiche belle toste, che portano alla scoperta delle radici della civiltà maya.
Visiterete decine di templi sacri invasi da lussureggiante vegetazione, tra cui La Danta, letteralmente “tapiro” in lingua maya. Si tratta della piramide più alta del mondo. In tutta la sua vertiginosa, imponente verticalità supera perfino la piramide di Cheope in Egitto. Suggeriamo di raggiungere la sua sommità, da cui potrete ammirare un panorama di deflagrante bellezza.
Insider tip: per evitare di avventurarvi nella giungla potete scegliere di raggiungere la meta in elicottero.
Rio Dulce
Il Rio Dulce collega il Lago Izabal, il più grande del Guatemala, al Mar dei Caraibi, scorrendo placidamente in una valle foderata da una rigogliosa vegetazione.
La discesa in barca lungo le acque calme di questo maestoso corso d’acqua è un’esperienza da aggiungere assolutamente alla to-do-list di cosa fare e cosa vedere in Guatemala. Suggeriamo, quindi, di fare una mini-crociera sul Rio Dulce a bordo di curiosi cayucos, le imbarcazioni tipiche della regione, con visita delle sorgenti termali e delle affascinanti comunità fluviali che si incontrano lungo il suo corso. Con un po’ di fortuna potrete anche vedere i lamantini nel loro habitat naturale.
La navigazione si conclude a Lívingston, una città portuale dall’irresistibile piglio caraibico sul golfo dell’Honduras. Qui, dalla mescolanza di popoli arawak e dell’Africa occidentale, è originata la cultura garífuna, con una propria religione, identità, cucina e musica.
Quando andare in Guatemala
Il clima in Guatemala è caratterizzato da due macro stagioni, quella delle piogge, da maggio a ottobre, e quella secca, da novembre a metà aprile. Il periodo migliore per visitare el corazòn del mundo maya è la stagione secca. Le piogge frequenti e abbondanti che caratterizzano il periodo che in Italia corrisponde all’estate rischierebbero di limitare le attività durante il viaggio. Il complesso di Tikal, totalmente all’aperto, in questo periodo diventa un acquitrino dove può essere difficile muoversi a piedi.
Cosa si mangia in Guatemala
Tra i più interessanti piatti della cucina nativa maya, frutto della fusione tra ingredienti precolombiani e ispanico-arabi, segnaliamo:
- pepián, preparazione a base di zuppa di tacchino con coriandolo e spezzatino di pollo, servita con pere, zucca, carote, mais, riso e tortillas;
- tamales con chipilín, gustosi involtini a base di mais e ripieni di erbe probabilmente biscugine laterali degli spinaci;
- kaq’ík, un appetitoso stufato;
- jocón, polletto in brodo.
Qui se magna comunemente anche, tenetevi forte, carne di armadillo e iguana. E anche l’enchilada, una tortilla di mais arrotolata su se stessa e condita con salsa chili.
Dopo aver esagerato con l’ottimo rum locale, come rimedio per contrastare l’hangover dell’indomani mattina, o resaca in lingua locale, vi verrà somministrato un boccale di succo d’arancia in cui veleggia allegramente un uovo crudo di tartaruga.
Tour alla scoperta del Guatemala
Visiteremo le attrazioni descritte in questo articolo e altre mete suggestive nel triplete di tour esclusivi che WeRoad ha organizzato per voi. Pronti? Il primo è Guatemala e Belize Expedition di 10 giorni e 9 notti, che fa del rispetto nei confronti delle persone, delle tradizioni locali e dell’ambiente le priorità assolute. Il tour parte da Guatemala City e procede alla volta di:
- Lago de Atitlán;
- Antigua;
- Rio Dulce;
- Biotopo protegido Chocón Machacas, una riserva naturale unica al mondo;
- Flores;
- Parco Naturale Yaxhá;
- Tikal;
- San Pedro.
Vi riempirete gli occhi di meraviglia portando, al contempo, beneficio alle economie locali.
Il secondo tour che offriamo, Guatemala 360°, è dedicato completamente al corazòn del mundo maya, come suggerisce il nome. Si tratta di un itinerario circolare di 12 giorni e 11 notti, con partenza e arrivo a Città del Guatemala, e tappa a:
- Rio Dulce;
- Lívingston;
- Flores;
- Tikal;
- Monumento naturale di Semuc Champey;
- Antigua;
- Vulcano Pacaya;
- Lago de Atitlán;
- Chichicastenango.
E last but definitely not least, proponiamo un tour in terra guatemalteca con focus sulla cultura indigena. L’itinerario, in questo caso, parte da Antigua e termina a Guatemala City, con tappa a
- Volcán de Fuego;
- Lago de Atitlán;
- Chichicastenago;
- Sacapulas;
- Semuc Champey.
Vi abbiamo ispirato con questa guida su cosa vedere in Guatemala? Scegliete l’itinerario più in linea con i vostri interessi e preparatevi a partire per el corazòn del mundo maya, 7 ore indietro rispetto al Bel Paese.