E’ la meno visitata fra le quattro città imperiali del Marocco, ma non significa che sia noiosa, anzi ti farà immergere nella più autentica atmosfera marocchina! Sei pronto a scoprire cosa vedere a Rabat?
- Medina
- Kasbah degli Oudaya
- Torre di Hassan
- Mausoleo di Mohammed V
- Chellah
- Museo Mohammed VI d’Arte Moderna e Contemporanea
Questo è l’elenco delle attrazioni più famose, che approfondirò fra un attimo. Ma non disperare, perché non è finita qui: questa guida contiene anche i luoghi meno turistici e conosciuti, che secondo me meritano comunque una visita. Insomma, se ti stai chiedendo cosa vedere a Rabat in uno o due giorni sei nel posto giusto: puoi combinare le diverse attrazioni a tuo piacimento e in base al tempo che trascorrerai in città. Ora che ho messo le carte in tavola possiamo finalmente partire alla scoperta di questa meravigliosa città. I suoi tranquilli viali alberati saranno balsamo per le orecchie (soprattutto se sei già stato a Casablanca), la sua spiaggia cittadina ti conquisterà e la Medina ti permetterà di immergerti in atmosfere davvero magiche. Il fatto che sia meno turistica rispetto alle altre città del Marocco è la ciliegina sulla torta: l’anima del Paese si disvelerà in tutta la sua bellezza. Buona lettura!
Cosa vedere a Rabat in uno o due giorni
Comincio subito col dire che non avrai nessun problema ad andare in giro per Rabat: le diverse zone della città sono collegate da un’ottima linea tranviaria e i diversi quartieri sono facilmente percorribili a piedi. Quanto all’atmosfera che si respira in città, rimarrai stupito: è un bellissimo mix fra antico e moderno. I moltissimi siti storici sono infatti stati inglobati in modo armonioso e intelligente all’interno del tessuto urbano grazie a una pianificazione armoniosa e ragionata.
Situata sulla costa atlantica del Marocco, Rabat pulsa di un cuore antico che lascia spazio alla modernità man mano che ci si allontana dal centro. Ma da dove cominciare a esplorarla? Dalla Medina, ovviamente!
La Medina
Bella tanto quanto intricata: perdersi è quasi inevitabile, ma è anche questo il bello di visitare la Medina di Rabat. Ti trovi in un luogo molto antico: inizialmente, infatti, rappresentava la totale estensione della città, almeno fino a quando arrivarono i francesi all’inizio del XX secolo. Situata fra le mura e il mare, non è grande come quella di Casablanca (ma è sicuramente più ordinata!), e questo ti consentirà di visitarla in circa mezza giornata al massimo. Per entrare dovrai cercare una delle tante porte di accesso. Le più frequentate sono:
- Bab El Had: è la porta principale, imponente e animata, nonché punto di partenza ideale per esplorare il mercato locale (ti consiglio di entrare proprio da qui)
- Bab Chellah: collega la Medina alla città nuova.
- Bab El Alou: più vicina al lungomare e alla Kasbah degli Oudaya (di cui ti parlerò fra poco)
Una volta oltrepassate le mura ti troverai finalmente immerso nella più autentica quotidianità di Rabat: le botteghe artigiane convivono al fianco di piccoli riad, hammam tradizionali e abitazioni private. Ma cosa vedere una volta all’interno? Sicuramente Rue des consul, che è la via più elegante e celebre della Medina. Ricoperta da tettoie in legno intrecciato, qui un tempo vivevano gli ambasciatori europei. Oggi è un susseguirsi di splendide botteghe artigiane, perfette per fare incetta di manufatti locali.
Per il resto ti consiglio di non seguire un itinerario prestabilito ma di lasciarti ispirare da rumori, colori, odori e profumi: concediti un Msemmen appena cotto (dolcetto tipico marocchino), lasciati stregare dalle spezie locali (e portatene un po’ a casa!) e scopri gli angoli più suggestivi di questa meravigliosa parte di mondo. E, quando non sentirai più i piedi, accomodati in uno dei tanti ristoranti che si alternano ai negozi e alle bancarelle: il tuo palato ringrazierà!

Kasbah degli Oudaya
Cosa vedere a Rabat se non la Kasbah degli Oudaya? Si tratta di una splendida cittadella fortificata all’interno della già fortificata Medina. E’ la parte più antica di Rabat: costruita nel XII secolo come fortezza militare, oggi è un piccolo gioiello bianco e blu che regala scorci pazzeschi. Una volta varcata superata la spettacolare Porta di Bab Oudaya (la più bella di tutta la città) saprai di essere entrato in un microcosmo sospeso nel tempo che riesce a incarnare l’essenza più poetica del Marocco atlantico. Dalle facciate delle case in calce bianca emergono – come se fossero un quadro – meravigliose porte e finestre blu. Mentre cammini per le strade della Kasbah potrai:
- Scoprire i meravigliosi giardini andalusi, che si trovano subito dopo l’ingresso principale. Circondati da mura, l’estrema razionalità delle aiuole iper-geometriche è smorzata dalle bellezza delle fontane e dalla presenza di tantissimi alberi, anche da frutto;
- Fare un pit stop al Cafè Maure rinfrescandotii con un buonissimo tè alla menta accompagnato da qualche pasticcino;
- Godere di una vista pazzesca dalla terrazza della kasbah, la Plateforme du Sémaphore;
- Fare un giro al Musée des Oudaya e scoprire l’arte marocchina, ma anche tappeti, strumenti astronomici e un antichissimo Corano risalente al XII secolo (attenzione, qui l’entrata è a pagamento);
- Dare un’occhiata alla Moschea El Atiqa, la più antica di tutta Rabat. Potrai però guardarla solo da fuori, amenoché tu sia musulmano.

Torre di Hassan
Uscito dalla Kasbah e dalla Medina devi dirigerti verso la torre di Hassan, che è una delle cose da vedere assolutamente a Rabat. Orgoglio e simbolo cittadino, si affaccia sulla piazza che ospita una moschea rimasta incompiuta: nata per diventare la più grande del mondo islamico, la sua edificazione cominciò del 1195 per volontà del sultano almohade Yaqub al-Mansur, ma alla sua morte, nel 1199, i lavori furono interrotti. Visibile da lontano, domina il fiume cittadino Bou Regreg e dialoga idealmente con la Kasbah degli Oudaya e con il Mausoleo di Mohammed V, che sorge proprio di fronte. L’intera piazza è puntellata da 360 piccole colonne che avrebbero dovuto sorreggere il tetto del monumento: oggi sembra quasi un bosco di marmo!
La grande protagonista di questo sito è proprio la torre, capolavoro di arte almohade, caratterizzata da linee razionali e raffinate decorazioni geometriche: alta ben 44 metri, in origine avrebbe dovuto raggiungere il doppio dell’altezza. Realizzata in mattoni di arenaria rossa, alla sua sommità – che è visitabile – si accede attraverso una rampa a spirale: nei piani originali, questa rampa sarebbe dovuta essere percorsa a cavallo dal muezzin per intonare le preghiere quotidiane.
L’ingresso è gratuito tutti i giorni fino al tramonto, quindi approfittane. Una volta tramontato il sole la torre viene illuminata, rendendo unico lo skyline cittadino.

Mausoleo di Mohammed V
Dichiarato Patrimonio Unesco nel 2012, è il simbolo del Marocco contemporaneo, nonché il trait d’union fra antico e moderno: al suo interno sono ospitate le tombe di re Mohammed V (che guidò il Marocco verso l’indipendenza) e dei suoi figli, Re Hassan II e il principe Moulay Abdallah. La sua costruzione è abbastanza recente: ha visto infatti la luce nel 1971 per diventare sia un luogo intriso di identità nazionale che il simbolo della ritrovata libertà dopo la fine del protettorato francese.
Capolavoro di artigianato marocchino sia internamente che esternamente, il mausoleo è caratterizzato da mura in marmo bianco sormontate da un tetto piramidale ricoperto di tegole verdi. All’interno è splendido il soffitto scolpito in legno e le pareti ricoperte da mosaici in ceramica colorata. Proprio al centro della sala si trova la tomba di Mohammed V: collocata sotto una cupola decorata, è perfettamente visibile dai balconi superiori del mausoleo. Approfitta della tua permanenza a Rabat per visitare questo meraviglioso monumento perché l’accesso è consentito anche alle persone non musulmane. Ricordati però di comportarti in modo rispettoso: il silenzio e un abbigliamento consono sono fondamentali.
I momenti migliori per visitarlo sono la mattina presto (quando non è preso d’assalto dai turisti) o durante il tramonto, quando il raggi del sole che colpiscono il marmo bianco della facciata creano giochi di colore davvero particolari.

Chellah
Per immergerti nel passato di Rabat devi assolutamente andare a Chellah, uno dei siti archeologici più belli e particolari del mondo, anche se in realtà non è molto conosciuto al di fuori del Marocco. Si trova a circa 3 km dal mausoleo di Mohammed V ed è sicuramente da inserire nell‘elenco di cose da vedere a Rabat in due giorni.
La stratificazione storica di questo luogo è impressionante: teatro dei primi insediamenti umani sul fiume Bou Regreg, qui stazionarono i fenici e qui sorse sorse anche l’antica colonia romana di Sala, di cui oggi sono ancora visibili il Decumano Massimo lungo cui sorgevano la Curia, una fontana monumentale e un arco di trionfo. Abbandonato per centinaia di anni, nel XII secoli l’intero sito diventò – per volere dei sultani della dinastia dei Merinidi – una necropoli reale.
L’atmosfera che si respira camminando fra le rovine è davvero particolare: invasi da vegetazione, fichi d’india e piante rampicanti, i resti degli antichi minareti oggi sono stati scelti dalle cicogne per nidificare. Probabilmente ne vedrai molte svolazzare sopra la tua testa! Quanta poesia c’è in questa immagine?
Fra le cose da vedere durante la tua visita a Chellah ti consiglio:
- I resti romani, per sentirsi un po’ a casa
- Il minareto merinide, ricoperto di nidi e vegetazione
- Le tombe dei sultani, riccamente decorate
Il biglietto d’ingresso costa circa 24 euro, ma fidati che saranno davvero ben spesi! Vuoi un consiglio da mamma? Cerca di arrivare la mattina presto, perché nelle ore centrali della giornata fa davvero molto caldo!

Museo Mohammed VI d’Arte Moderna e Contemporanea
Fra le cose da fare a Rabat puoi inserire anche una visita al Museo Mohammed VI d’Arte Moderna e Contemporanea: inaugurato nel 2014, è uno dei più prestigiosi dell’intera Africa!
Ti colpirà fin dall’esterno: moderno ma fedele all’architettura locale, all’interno ospita una collezione di centinaia di opere di artisti marocchini dal XX secolo a oggi. Oltre alla mostra permanente, sono organizzate anche esposizioni temporanee e retrospettive sui più grandi artisti internazionali moderni e contemporanei.
Le attrazioni meno note di Rabat
Cosa vedere a Rabat in due o più giorni? Se quelle elencate sopra sono le attrazioni principali da inserire nell’itinerario di base, quelli che ti elencherò fra poco sono luoghi che non ti aspetti, perfetti da visitare se ti trattieni in città un po’ più a lungo:
- Cattedrale di San Pietro: bianchissima e maestosa, è stata costruita in stile Art Déco ed è una delle più imponenti testimonianze del periodo coloniale francese in Marocco.
- Spiaggia di Rabat: la capitale del Marocco si affaccia sulla costa atlantica, e fare un giro in spiaggia è praticamente d’obbligo! Quella più vicina è senza dubbio la centralissima Plage de Rabat. Situata proprio ai piedi della Kasbah degli Oudaya, è particolarmente ventosa e per questo molto amata dai surfisti. Ti consiglio di farci un salto al tramonto, quando il cielo si tingerà di rosa e arancio.
- Passeggiata lungo il Bou Regreg: la capitale del Marocco non è solo mare e monumenti. Se ti stai chiedendo cosa vedere e fare a Rabat c’è sicuramente un giro sul lungo fiume, la corniche. Lungo le sue sponde potrai ammirare anche la città gemella della Capitale, Salè, situata proprio dall’altra parte del fiume. Se invece vuoi/puoi strafare, accodati a una delle tante gite in barca che vengono organizzate quotidianamente.
- Jardin d’Essais Botaniques: è un’oasi verde all’interno della città. Situata a circa 10 minuti dal centro, è un bene protetto dall’Unesco. Ospita infatti centinaia di specie vegetali che si avvicendando tra laghetti e romantici pergolati. Questi giardini botanici sono aperti tutti i giorni tranne il lunedì dalle 9 alle 17.30
Cosa vedere nei dintorni di Rabat
Rabat, cosa vedere oltre alla città? Ma i suoi dintorni, ovviamente! Se hai più giorni a disposizione o ti fermi in città molto a lungo, nulla ti vieta di esplorare le bellezze intorno alla Capitale (che non sono poche). Per evitare di dilungarmi troppo, anche in questo caso farò un elenco con le maggiori attrazioni, dandoti qualche suggerimento in merito.
- Salè: l’ho nominata poco fa, e non a caso. Si trova dall’altra parte del fiume Bou Regreg e per raggiungerla non devi far altro che attraversare un ponte a piedi, in bici o col tram. Anche qui troverai una Medina da esplorare (decisamente meno turistica), con un souk ricco e vivace e tante piccole bellezze nascoste, come il cimitero islamico affacciato sull’Atlantico e la Grande Moschea.
- Foresta di Mamora: è il polmone verde di Rabat e si estende su oltre 130 mila ettari. Qui trovano casa tantissime specie animali e vegetali, tra cui oltre il 50% degli alberi da sughero di tutto il Marocco!
- Temara e Skhirat – Dopo quella cittadina (che ho già nominato), queste sono le spiagge più vicine a Rabat. La prima, a 15 km dalla capitale, è molto tranquilla e pulita, ed è frequentata da surfisti è famiglie. La seconda, a circa 30 km da Rabat, si trova in una località più esclusiva ed elegante. Qui potrai concederti una bella cena a base di pesce al tramonto. Très chic!
- Oulja: se ti vuoi portare a casa un pezzo da collezione, devi sicuramente visitare questo villaggio poco lontano dalla Capitale. Si trova a circa 10 km da Rabat ed è famoso per le sue botteghe in cui lavorano esperti artigiani ceramisti.
Viaggio a Rabat con WeRoad
Insomma, di cose da vedere e fare a Rabat ce ne sono davvero tante, non trovi? Se non hai tempo di stilare un itinerario o di organizzare il viaggio ma hai bisogno di prenderti una pausa dalla vita di tutti i giorni, WeRoad è proprio quello che fa per te. Sono infatti tanti i viaggi in Marocco che passano anche per Rabat! Vuoi qualche esempio? Marocco 360° è l’itinerario che ti porterà a Marrakech, Fez e Rabat, regalandoti anche un’incredibile notte nel deserto! Marocco del Nord Express ti farà invece scoprire un lato più inedito del Paese: oltre a Rabat passerai infatti anche per Tangeri, Chefchaouen e ovviamente Fes! Cosa aspetti a partire?