Paese che vai, superstizione che trovi. E quando si viaggia è bene conoscerle, queste credenze popolari: potresti evitare di beccarti sguardi stupidi dai locals per un tuo comportamento a prima vista banale che, però, potrebbe nascondere risvolti catastrofici! Scherzi a parte, che tu sia superstizioso o meno, è sempre molto interessante scoprire cosa gli altri popoli pensano sia di cattivo auspicio. E allora partiamo per un viaggio particolare che, comodamente seduti sulla nostra poltrona preferita, ci poterà alla scoperta delle tante (e varie) superstizioni nel mondo.

Ovviamente partiremo dall’Italia, da sempre regina di credenze popolari, per poi spostarci agli altri angoli del globo terraqueo per fare un salto nel loro folklore locale. Sia mai che questi racconti ti mettano voglia di partire (con un bagaglio di conoscenze in più!).

Italia

Non bisogna volare dall’altra parte del mondo per fare il pieno di superstizioni. La nostra penisola è piena zeppa di credenze popolari che portano chiunque a toccare ferro… parecchie volte al giorno! Tramandate di generazione in generazione, ce le portiamo dietro come se niente fosse, senza neanche chiederci perché passare sotto una scala dovrebbe portare sfortuna. E allora – prima di “svergognare” gli altri Paesi – cominciamo il nostro articolo con una lista di superstizioni italiane. E siccome mi piace spiegare le cose, di fianco a ogni credenza troverai la sua “spiegazione”.

  • Passare sotto una scala aperta porta sfortuna. Quando è appoggiata a un muro, una scala forma infatti un triangolo, simbolo della trinità. Passarci sotto è un gesto poco rispettoso verso Dio e per questo significa avvicinarsi a Satana!
  • È di cattivo auspicio se un gatto nero ti attraversa la strada. In Italia questi animali sono stati perseguitati a lungo per la loro presunta vicinanza al demonio. Per fortuna va decisamente meglio ai gatti neri giapponesi, inglesi e scozzesi, visto che avvistarne uno è segno di prosperità!
  • Appoggiare un cappello su un letto è segno di cattiva sorta per chi lo occupa. Una credenza legata al fatto che in passato, quando i medici visitavano i malati a domicilio, erano soliti togliersi il cappello appoggiandolo ai piedi del letto. Da qui il legame con la sfortuna.
  • Non guardarsi negli occhi durante un brindisi porta sfortuna. Questa credenza arriva direttamente dal medioevo, quando ci si guardava sempre negli occhi durante il brindisi per evitare che gli altri commensali… ti avvelenassero!
  • Rompere uno specchio porta con sé sette anni di sfortuna. Secondo gli antichi romani questo era infatti il mezzo attraverso il quale le divinità spiavano l’anima degli uomini. Rompere uno specchio significava fare un torto agli dei… con tutto quel che ne consegue!

Inghilterra

Anche i posatissimi e ineccepibili inglesi non scherzano in quanto a superstizioni. Nonostante il proverbiale aplomb che caratterizza i suoi cittadini, il Regno Unito vanta una vasta collezione di credenze e scaramanzie profondamente radicate nella cultura popolare. Curioso di conoscerne qualcuna? –

  • Pronunciare ad alta voce le parole “rabbit, rabbit, rabbit” (o “white rabbit“, sempre per tre volte) all’inizio del mese significa assicurarsi una buona sorte per i successivi 30 giorni
  • Il 13 è considerato il numero sfortunato per antonomasia. Se poi il giorno 13 cade di venerdì è sicuramente meglio evitare di uscire di casa!
  • Avvistare una gazza da sola porta male. Per questo motivo bisognerebbe salutarla alzandosi il cappello (anche solo facendo il gesto, se non ne indossi uno) chiedendole “Hello Mr. Magpie, how’s your wife?
  • Le banane non vanno MAI portate a bordo di una nave, perché portano sfortuna.
Londra

Colombia

Voliamo dall’altre parte del mondo, sorvoliamo l’Atlantico e atterriamo in Colombia. In questo splendido Paese alcune credenze sono state tramandate per secoli e sono un mix di cristianesimo, cultura indigena e rimasugli dei conquistatori spagnoli. Eccone alcune!

  • Trovare una farfalla scura in casa porta sfortuna o, peggio, significa che qualcuno in famiglia morirà.
  • Non bisogna mai appoggiare la borsa per terra o… i soldi scapperanno! Quando viaggerai in Colombia noterai infatti che la maggior parte delle donne appende la borsa ad appositi ganci o, addirittura, la ripone nel cassetto una volta arrivata in casa o in ufficio.
  • Se si è in un gruppo di persone, avvistare un ragno per primo ti porterà fortuna.
  • In Colombia chi desidera ardentemente trovare il vero amore appende una statuetta di Sant’Antonio (considerato il santo dei miracoli) a testa in giù: un ricatto bello e buono!
  • Per avere un anno fortunato dal punto di vista finanziario, nelle settimane precedenti a capodanno bisogna indossare biancheria intima gialla
  • Molti colombiani credono che gli specchi prosciughino le energie delle persone: per questo non vanno mai posizionati di fronte al letto!
Bandiera della Colombia

Cina

Se stai programmando un viaggio in Cina ti consiglio di leggere attentamente questo paragrafo per evitare brutte figure. Fra le cose che portano sfortuna ce ne sono alcune che potrebbero riguardare anche te!

Se devi fare un regalo a un amico o amica cinese, ricordati di non donare mai un orologio o un oggetto diviso in quattro parti (come quattro fiori), perché il suono delle parole che in cinese significano “orologio” e “quattro” è molto simile a quello della parola “morte”.

Anche a tavola devi stare piuttosto attento: il cibo non va mai infilzato con le bacchette e quest’ultime non vanno mai incrociate fra loro. Entrambe le cose portano sfortuna e attirano la morte. Ci sono però alcune superstizioni che portano fortuna: il giorno del tuo compleanno, ad esempio, ti conviene mangiare noodles molto lunghi, perché ti allungherà la vita!

Particolare di una pagoda in Cina

Stati Uniti

Spostiamoci negli Stati Uniti d’America, Paese con il quale condividiamo un discreto numero di superstizioni. Eppure qui se ne trovano alcune davvero particolari, che non hanno uguali nel resto del mondo.

Se per esempio ti capita di passare di fronte a un cimitero statunitense è buona creanza trattenere il respiro per non far ingelosire i fantasmi: sia mai che ti facciano qualche scherzetto! Anche in nord America, poi, il 13 ha vita difficile. Si pensa che porti molta sfortuna, tanto che nei grattacieli, nei palazzi o negli alberghi il tredicesimo piano viene totalmente saltato e, dal dodicesimo, si passa direttamente al quattordicesimo.

Ci sono poi alcuni Stati che si portano dietro credenze popolari davvero strambe, risalenti agli anni della caccia alle Streghe. Nel Vermont, ad esempio, molte case sono dotate delle cosiddette “witch windows“, ovvero di particolari finestre inclinate, installate appositamente per impedire l’ingresso di streghe a bordo di scope volanti!

Bandiera americana

Corea del Sud

Dal paese occidentale più famoso e ambito voliamo direttamente in estremo oriente per fermarci in Corea del Sud, perché anche qui in tema di credenze popolari non scherzano: sono tante e alcune sono decisamente bizzarre! Ve ne racconto alcune qui sotto.

Se ti dovessi mai trovare a scrivere un biglietto indirizzato a un coreano, non scrivere MAI il suo nome in rosso, perché gli augureresti la morte. Questo perché in molte cerimonie e rituali tradizionali i nomi dei defunti venivano scritti proprio in rosso.

Se stai frequentando una persona coreana e decidi di cucinare per lui/lei, ricorda di non portare in tavola un piatto a base di alette di pollo: porta molta sfortuna! E’ infatti credenza diffusa che mangiandole volerebbe via verso altri lidi (ovvero altri ragazzi o ragazze).

Devi fare un regalo di compleanno a una persona coreana? I coltelli non sono un’opzione percorribile. Regalare uno o più coltelli significa infatti tagliare completamente i ponti con lei. Certo, è un ottimo regalo di commiato qualora non volessi più vedere questa persona in vita tua!

In Corea devi anche stare attento a fischiettare per strada, soprattutto di notte: quando calano le tenebre, infatti, fischiettare porta molta sfortuna perché attirerebbe a te gli spiriti maligni.

Corea del Sud

Giappone

Vista la vicinanza geografica, non posso che fare un piccolo accenno alle superstizioni del Giappone, uno dei miei posti del cuore. Ti conviene imparare queste cose a menadito così non farai figuracce quando riuscirai (finalmente) a visitare questo meraviglioso Paese.

Se per esempio vieni invitato a un matrimonio, che non ti venga in mente di regalare uno specchio alla coppia di futuri sposi! Potendosi rompere, sarebbe di cattivo auspicio per la longevità della loro relazione. Per lo stesso motivo (un po’ come in Corea) non bisogna regalare coltelli o oggetti taglienti perché simboleggiano un legame spezzato.

Se vuoi passare notti tranquille e non contribuire a rendere le tue giornate turbolente, ricorda di NON dormire con la testa rivolta a nord, perché porta sfortuna. E il motivo è presto detto: nella tradizione buddista è proprio verso settentrione che viene posizionata la testa dei morti.

Se poi ti capita di incrociare un carro funebre ti conviene fare un pugno con le mani e nasconderci i pollici all’interno: questo proteggerebbe i propri genitori dalla morte. E se durante il tuo viaggio ti capita di conoscere un bambino, non toccargli MAI la testa: essendo la sede dell’anima, poggiare una mano sulla sua sommità è molto irrispettoso, oltre a portare una grosse dose di sfortuna.

Kyoto

Marocco

Per concludere questa carrellata di superstizioni dal mondo facciamo un’ultima tappa in Marocco. Ci troviamo infatti in un paese molto (molto!) superstizioso! Alcune di queste credenze popolari, intimamente legate alla tradizione islamica, sopravvivono ancora oggi e sono comuni a diversi paesi arabi. Qui sotto te ne elenco alcune fra le più curiose.

Se durante il tuo viaggio in Marocco ti ritrovi a sbadigliare in pubblico, ricordati di coprirti assolutamente la bocca. E non devi farlo solo per buona educazione, ma anche per tenere lontano il malocchio ed evitare che il diavolo ti sputi in bocca (!!!). E se vuoi fare le cose per bene ricorda di coprire la bocca con il dorso della mano sinistra, rivolgendo il palmo verso l’esterno.

Quanto alle superstizioni di coppia, ce n’è una davvero particolare: i novelli sposi non dovrebbero mai partecipare insieme a un funerale durante il primo anno di matrimonio: porterebbe molta sfortuna!

Marrakech

Viaggia con WeRoad alla scoperta delle superstizioni nel mondo

Fra un venerdì 17 e altre cose che portano sfortuna abbiamo fatto un bel giro intorno al mondo, non trovi? Eppure il modo migliore per scoprire gli usi e i costumi di un Paese non è certamente quello di leggerli su un freddo schermo: sai cosa devi fare per immergerti nella cultura locale di un luogo? Ma partire e visitarlo, ovviamente! Per questo ti suggerisco qui sotto tutti i viaggi di WeRoad che toccano le località che ho nominato in questo articolo. Sia mai che ti venga voglia di partire!

  • Londra Express, per un’autentica esperienza british, sperando di non incontrare nessuna gazza solitaria.
  • Colombia 360° o Colombia Expedition per scoprire la meravigliosa natura di questo paese incredibile, stando possibilmente lontani dalle falene di colore nero!
  • Cina 360°, un viaggio che dalla Grande Muraglia ti porterà fino a Hong Kong! Ricordati solo di non infilzare il cibo con le bacchette quando mangi!
  • America on the road, da Chicago a Los Angeles, per verificare in prima persona il terrore che i locals hanno del numero 13!
  • Corea del sud 360°, per scoprire questo meraviglioso Paese sospeso fra modernità e tradizione. Attento però a quello che fai quando cammini di notte per strada: fischiettare è assolutamente fuori discussione!
  • Giappone 360°, da Tokyo a Kyoto, passando per Hiroshima e Osaka. Quando dormirai in un ryokan tradizionale devi solo fare attenzione a come posizioni il tuo futon: sia mai che il cuscino sia rivolto a nord!
  • Marocco: dal deserto alle città da mille e una notte, un viaggio perfetto per respirare le incredibili atmosfere di questo meraviglioso paese. Non ti annoierai di certo, ma se dovesse accadere, sbadiglia con la mano davanti alla bocca!
Serena Fogli
Scritto da Serena Fogli
Giornalista a tempo pieno, eco-ansiosa di professione: divoro libri anche a colazione e viaggio non appena lavoro e risparmi me lo...