Tangeri cosa vedere​ nella città marocchina affacciata sulle Colonne d’Ercole

Tangeri cosa vedere​ nella città marocchina affacciata sulle Colonne d’Ercole

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09 Novembre

Tangeri, con i suoi edifici imbiancati a calce, funge da cerniera tra Atlantico e Mediterraneo, Oriente e Occidente, Europa e Africa, islam e secolarismo. Qui, all’estremità settentrionale del Marocco, i benestanti britannici vengono a svernare e le penne fini a cercare ispirazione. Sì, nell’intreccio di arzigogolati vicoli della città in cui Tahar Ben Jelloun ambientò molti dei suoi best seller giunsero Mark Twain, William S. Burroughs, Jack Kerouac, Lawrence Ferlinghetti e Paul Bowles.

Anche Patti Smith, i Beatles e i Rolling Stones vi approdarono abbagliati dalla luce bianca di questa città dal fascino cosmopolita e fané, dalle onde culturali provenienti dal Màghreb e dall’Andalusia che ne impregnano lo spirito e dalle possibilità di contaminazione offerte dall’incontro con i musicisti Jīlāla.

Cosa fare, quindi? Dove andare a Tangeri e cosa vedere in questa luccicante città marocchina che ammaliò la Beat Generation? È presto detto:

  • Petit e Grand Socco (souk);
  • Kasbah;
  • Grande Mosquée;
  • Old American Legation Museum (TALIM);
  • Saint Andrew’s Church;
  • Cap Spartel;
  • luoghi cult della Beat Generation, tra cui Café Cinema Rif, Hôtel Continental, Cafè Central e Hôtel el-Muniria.

Viandanti ed escursionisti potranno dilettarsi con delle sontuose sgambate nella vicina foresta di Rmilat.

🌇10 cose da vedere a Tangeri

Tangeri cosa vedere
Tangeri, Marocco

Antico snodo portuale spalancato sullo stretto di Gibilterra, Tangeri già dai tempi dei fenici era considerata un crocevia tra Europa e Africa. E percorrendo il lungomare sbocconcellando datteri, frutta secca e millefoglie sentirete parlare l’haketia, un esuberante idioma locale che mescola arabo, spagnolo, berbero ed ebraico, con un pizzico di francese.

Lingue e culture volteggiano leggiadre. Moschee, sinagoghe e cattedrali coesistono. I minareti che diffondono la voce salmodiante degli imām si tingono dei colori e profumi dell’Africa, con la penisola iberica che si scorge oltre lo stretto di Gibilterra a una quindicina di chilometri. Uno spettacolo di corroborante bellezza.

E pensare che fino a qualche decennio fa Tangeri era una delle città più malfamate del Mediterraneo, ricettacolo di malfattori, spie, predoni, trafficanti e donnini intenti a esercitare l’antico mestiere. Ora, dopo la costruzione del porto iniziata con il nuovo millennio e massicci interventi edilizi per il recupero della medina, Tangeri è divenuta una meta sempre più ricercata in primis da designer e galleristi. È tutto un fiorire di eleganti spazi d’arte, riad di charme e attività commerciali. La città ospita altresì una piccola ma preziosa parata di musei di archeologia, storia, arte classica e contemporanea finanziati anche dall’Unione Europea.

Offriamo di seguito una decuria di attrazioni di Tangeri da aggiungere alla to-do list del prossimo viaggio in Marocco.

🌴Grand Socco

Grand Socco
Grand Socco, Tangeri

Tangeri attrae e avviluppa nel candido reticolo della medina, che brulica di genti, acquaioli, sarti, madrase, incantatori di serpenti e carretti a mulo immortalati nel trionfo di selfie anfanati sui telefoni dei tanti crocieristi. L’ingresso alla medina storica è il Grand Socco, propriamente detto Place du 9 Avril 1947, un tempo una vasta spianata di terra battuta piena di vita come Jamaa el Fna a Marrakech.

La principale attrazione di questa piazza circolare dominata da svettanti palmizi è l’animato mercato con in bella mostra frutta secca, spezie, tessuti, tappeti e ogni sorta di souvenir. Addentratevi senza esitazione in un percorso cromatico e olfattivo tra cremosi caci di latte di capra, olive, datteri ed erbe vendute da donne berbere con indosso i tradizionali copricapi di paglia dei contadini del Rif, la catena montuosa che separa il Mediterraneo dalle piane di Fès e Meknès.

☕Cosa vedere a Tangeri: Petit Socco

Cosa vedere a Tangeri Petit Socco
Petit Socco, Tangeri

Nella piazzetta del Petit Socco, a cui si giunge percorrendo labirintiche viuzze costellate da oreficerie e botteghe di antichità, libri e chincaglierie, ci si può accomodare in un café e sbevazzare tè alla menta o giocare a pachisi, un antico gioco dove si fanno rotolare pedine che paiono fave di Fuca su un tabellone dalla forma incrociata. Ecco, diffidate da chiunque vi si avvicini per offrirvi, testualmente, “roba espeziale, amico”. Come dire, non è un mistero che negli albergucci con affaccio sulla piazza vengano ancora perpetrati loschi affari.

L’esplorazione prosegue alla volta dei luoghi cult della Beat Generation, che rievocano gli anni in cui Tangeri, forte del suo status di porto franco internazionale, era divenuta meta d’elezione di giovani intellettuali, scrittori e cineasti di mezzo mondo. Al Cafè Central negli anni Cinquanta sedeva lo scrittore statunitense William S. Burroughs, tra i massimi del secondo Novecento.

Nelle immediate vicinanze si trova anche l’Hôtel el-Muniria, ove Burroughs scrisse Pasto nudo, suo grande capolavoro, e nel 1957 soggiornarono anche Alen Ginsberg e Jack Kerouac, come testimoniato dai dagherrotipi di cui è tappezzato il sottostante Tager Inn, altra reliquia del periodo dell’interzona. Prendete nota e seguitemi, o prodi miei estimatori dei beatnik.

🏰Rockin’ the Kasbah, rock the Kasbah

Kasbah di Tangeri
Kasbah di Tangeri in Marocco

Dal Petit Socco ci si inerpica fino alla Kasbah nel punto più alto della città, cinta da un giro di mura portoghesi e merlata da bouganville in fiore. Va vista percorrendo senza fretta i vicoli acciottolati recentemente rimessi a nuovo e lasciandosi incantare da scorci estremamente fotogenici, con il blu manganese del cielo a fare da sfondo alle pareti imbiancate a calce degli edifici con persiane di legno.

Questa sfavillante città marocchina incanta per le vedute panoramiche sullo stretto di Gibilterra ritagliate in quel mosaico irregolare di tetti in cotto che configura la Kasbah. Dalle terrazze di una delle tante caffetterie potrete ammirare dall’alto Tangeri delicatamente tinta di bianco nella luce morbida, calda e a tratti polverosa del Mediterraneo.

✨Tangeri cosa vedere: Kasbah Museum

Allestito tra le volte in mattoni che scandiscono le antiche prigioni del palazzo del sultano, il Museo della Kasbah ricompone i principali aspetti dell’arte marocchina tra manufatti, ceramiche, tappeti berberi e gioielli in rame e ottone. Interessanti anche i bassorilievi e le statue di bronzo riportati alla luce da siti archeologici romani.

🌙Grande Moschea di Tangeri

Dal Petit Socco proseguendo verso est si raggiunge la Grande Mosquée, eretta nel sito un tempo occupato da un tempio romano e poi da una chiesa eretta dai portoghesi.

Avventurandosi tra i vicoli si approda anche all’Hôtel Continental, fondato nel 1865, dove nel 1990 Bernardo Bertolucci notoriamente girò alcune scene di Il tè del deserto. Dalla terrazza si ammira una sublime vista panoramica sul porto e la baia.

⛪Saint Andrew’s Church

Chiesa anglicana di Saint Andrew
Chiesa anglicana di Saint Andrew a Tangeri

Merita un posto d’onore in questa guida su cosa vedere a Tangeri anche la chiesa anglicana di Saint Andrew in stile anglo-moresco, alle spalle del Grand Socco. Esatto, Henri Matisse durante il suo soggiorno a Tangeri nei primi del Novecento ritrasse questa isola di pace abbracciata da un elegante giardino in un dipinto di cui all’interno è appesa una fedele riproduzione. Lasciatevi ammaliare dal testo del Padre Nostro in arabo scolpito nell’arco del coro e dal soffitto in legno di cedro intagliato.

🌎Old American Legation Museum (TALIM)

Assolutamente meritevole di visita è anche l’Old American Legation Museum (TALIM) con arredi, dipinti, documenti e immagini che raccontano la storia della prima sede dell’ambasciata americana al mondo. Sì, perché il Marocco fu il primo esimio Paese a riconoscere politicamente i neonati Stati Uniti. Già di per sé l’incantevole palazzo con cortili interni ed eleganti terrazze ai bordi della medina è un’opera d’arte. Un’ala del museo è dedicata allo scrittore dandy Paul Bowles, che giunse a Tangeri per trascorrervi qualche mese e ci restò tutta la vita.

🎬Café Cinema Rif

Un altro locale leggendario di Tangeri è il (fu) Cinema Rif degli anni Trenta, ora frequentatissima cinematica d’essai e cafè, ospitato in un edificio in stile Art Déco con tavolini affacciati sul Grand Socco. Accomodatevi, distendetevi e ammirate il viavai della gente sorseggiando tè alla menta preparato a regola d’arte con un lungo processo di infusione.

Si consiglia di fare una capatina anche in uno dei tanti hammam nelle vicinanze per farvi avvolgere dal vapore e massaggiare più o meno delicatamente, sulle soavi note dei canti delle donne gioconde mentre si detergono le membra.

🌊Cap Spartel

Cap Spartel
Faro di Cap Spartel

Cap Spartel, pittoresco promontorio sorvegliato da un antico faro a 700 metri di altitudine, è il punto più a nord-ovest del continente nero, paraponzi ponzi pò, dove lo sguardo si allunga verso l’orizzonte. Nelle giornate terse la Spagna è così vicina che pare quasi di poterla sfiorare. Da quest’affascinante penisola frastagliata il Mediterraneo lambisce la costa marocchina fino a Saïdia, al confine con l’Algeria.

🌳Foresta di Rmilat a Tangeri

Foresta di Rmilat a Tangeri
Viaggio di gruppo in Marocco

Tra le cose da vedere a Tangeri si annoverano anche grandi bellezze naturali e paesaggistiche. Una meta molto apprezzata da chi cerca sentieri escursionistici e panorami mozzafiato è la foresta di Rmilat, estesa su un’area di 70 ettari, suppergiù come un centinaio di campi da calcio, per intenderci. Il clima mite di Tangeri ha favorito la crescita dell’eucalipto, introdotto proprio qui per la prima volta dall’Australia, accanto a un trionfo di palme, pioppi, pini d’Aleppo, salici e querce.

✈️Con WeRoad a Tangeri «per rubarle la luce» (cit. Matisse)

Tangeri cosa vedere con WeRoad
Con WeRoad in Marocco

Svestiti i panni di permissivo Eldorado e centro del malaffare, con postriboli per tutte le tasche e spaccio di droghe pesantissime, ora Tangeri pulsa di una contemporaneità luccicante, fatta di ristoranti gourmand sul lungomare, atelier di charme e una convivenza ormai rodata tra islam e cristianesimo. Unitevi a noi di WeRoad per respirare a pieni polmoni l’aria profumata da incenso, fiori di gelsomino e tè alla menta di questa onirica città bifronte marocchina.

Tangeri, Chefchaouen, Fès, Meknès e Rabat sono le tappe fondamentali di Marocco del Nord Express, un itinerario classico ad angolo retto di 5 giorni e 4 notti, ricco di spunti per ogni interesse, dal folklore all’archeologia, dalla cucina alla storia.

Ci auguriamo che la presente guida “Tangeri cosa vedere nella città marocchina affacciata sulle Colonne d’Ercole” vi sia d’ispirazione e vi aspettiamo impazienti per rimpinzarci insieme di tajine d’agnello e bissara con le fave, ammirando le eleganti architetture ispanico-moresche di inizio Novecento con piastrelle ottomane e maioliche portoghesi.

Jessica Maggi
Scritto da Jessica Maggi
Mattiniera. Escursionista. Germofobica. Un po’ svalvolata e sicuramente sui generis, Jessica è una scrittrice freelance con esperienza...