Cosa vedere all’Isola di Pasqua, terra ai confini del mondo

Cosa vedere all’Isola di Pasqua, terra ai confini del mondo

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15 Settembre

L’Isola di Pasqua è uno dei luoghi più lontani e isolati del globo. Se raggiungere la meta è un’impresa che ti lascerà senza fiato, scoprire tutte le cose da vedere all’Isola di Pasqua lo farà ancora di più!

L’Isola di Pasqua, chiamata in polinesiano Rapa Nui, si trova infatti nel mezzo dell’Oceano Pacifico, a poco meno di 4.000 km dalla costa del Cile. L’unico modo per arrivarci è atterrare all’aeroporto di Mataveri, dove atterra solo un aereo al giorno, provenienza Santiago del Cile.

Questo luogo è davvero un puntino disperso sulla mappa del mondo, ma di grandissimo fascino grazie alle sculture Moai, la principale cosa da vedere all’Isola di Pasqua. I Moai sono delle enormi statue di pietra realizzate dal primo popolo che visse sull’isola e su cui aleggia ancora una profonda aura di mistero.

Pensa che in tutta l’Isola ci sono più di 900 Moai, tutti da scoprire!

L’intera Isola di Pasqua non poteva non essere nominata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, ma come dargli torto?! Se già i soli Moai valgono l’intero viaggio fino ai confini del mondo, all’Isola di Pasqua troverai tante altre cose da vedere.

Sei pronto a conoscerle insieme?

Ahu Tongariki

La prima avventura imperdibile che ti aspetta all’Isola di Pasqua è la scoperta delle sculture in pietra che hanno reso celebre questo luogo: i Moai.

Per iniziare subito col botto, la prima cosa da vedere all’Isola di Pasqua è il sito archeologico di Ahu Tongariki, in cui potrai ammirare ben 15 Moai tutti in fila!

Questo posto è davvero da sogno: i Moai al tuo cospetto (anche se sarebbe più corretto dire tu al loro) e l’Oceano alle spalle. Noterai che tutti i Moai guardano verso l’interno dell’Isola, proprio perchè erano stati costruiti come buon auspicio e per proteggere gli abitanti.

Ahu Tongariki non fa eccezione, solo che del villaggio verso cui le statue guardavano, oggi rimangono solo le rovine. Il termine Ahu sta ad indicare la piattaforma cerimoniali sacre dei popoli indigeni: Ahu Tongariki è la più grande di tutta la Polinesia!

Se osservi bene le 15 teste di pietra di Ahu Tongariki potrai scovare una tartaruga umanizzata, un tonno e addirittura un uomo-uccello!

I Moai ti aspettano!

Rano Raraku

Altro luogo tra le cose assolutamente da vedere all’Isola di Pasqua è Rano Raraku.

Rano Raraku è un vulcano spento da cui venivano estratti i blocchi di tufo per la costruzione dei Moai.

Su un lato del vulcano Rano Raraku potrai ancora vedere alcuni Moai incompiuti, tra cui uno di ben 22 metri!

Attualmente il cratere del vulcano è diventato un lago e al suo interno sono rimasti circa venti statue di Moai.

Tra le 900 e passa statue di Moai disseminate per l’isola, qualcuna cattura l’attenzione per la sua forma particolare. Ad esempio, su un versante del vulcano, ti sfido a trovare il Tukuturi, una dei pochissimi Moai creati in posizione accovacciata.

Rano Raraku è facilmente raggiungibile da Hanga Roa, unica città dell’Isola di Pasqua, nonchè sua capitale. Ad Hanga Roa vive circa il 90% della popolazione dell’isola, poco più di 3000 abitanti.

Inevitabile che sia così, visto che la maggior parte del territorio restante fa parte del parco nazionale di Rapa Nui, come vedremo nel prossimo paragrafo.

I Moai di Rano Raraku

Parco nazionale di Rapa Nui

All’interno del Parco nazionale di Rapa Nui si trova la maggior parte delle cose da vedere all’Isola di Pasqua.

Il Parco nazionale di Rapa Nui venne istituito per la salvaguardia delle bellezze uniche di questo posto e il biglietto di ingresso aiuta proprio a fare questo.

Dentro il parco potrai contemplare il lago vulcanico di Rano Kau e il villaggio cerimoniale di Orongo.

Rano Kau è un lago creatosi all’interno del cratere di un vulcano, situato a più di 300 metri d’altezza, da cui, inutile che te lo dica, la vista è fantastica!

Ma la meraviglia del luogo non finisce qui! Situato tra un bordo del cratere e una scogliera a picco sull’oceano, si trova appunto il villaggio di Orongo. Il villaggio di Orongo, con le sue case in pietra, aveva un’importanza anche religiosa, visto che qui si venerava il Tangata Manu, l’uomo-uccello.

Qui le battute si sprecano, ma noi da bravi e rispettosi viaggiatori non ne faremo, giusto?!

Lo spettacolo di Rano Kau, all’interno del Parco Nazionale di Rapa Nui

I siti archeologici di Ahu Tahai, Ahu Akivi e Ahu Vinapu

Sempre nel parco nazionale di Rapa Nui potrai visitare altri tre siti archeologici che ti lasceranno senza parole.

Primo fra tutti Ahu Tahai, ciò che resta di uno degli insediamenti più antichi di tutta l’Isola, risalente addirittura al 700 d.C.

Ad Ahu Tahai potrai apprezzare ben tre ahu su una scogliera che si affaccia sull’oceano. Lo spettacolo della natura che incontra la storia è qualcosa di eccezionale!

Piccolo spoiler: qui troverai un rarissimo mohai con gli occhi, realizzati con il corallo bianco. Indubbiamente tra le migliori cose da vedere all’Isola di Pasqua!

Ahu Akivi, a differenza della maggior parte delle altre piattaforme cerimoniali si trova nell’entroterra, a sud-ovest del vulcano Maunga Terevaka. Questo coincide con il punto più alto dell’Isola di Pasqua, vicino a cui c’è anche Ana Kakenga, chiamata anche la grotta delle due finestre.

Un’esperienza da non perdere in questa zona, in particolare sulle pendici del Maunga Terevaka, è la passeggiata a piedi o a cavallo.

Pensa che i moai di Ahu Akivi furono innalzati seguendo un determinato orientamento astronomico… mi spiego meglio. Le teste di pietra guardano giusto giusto nel punto in cui il sole tramonta durante l’equinozio della primavera australe, mentre alle spalle hanno il sole dell’alba durante l’equinozio d’autunno.

Ahu Akivi potrebbe benissimo essere il set di una nuova puntata di Mistero!

Completo questo fantastico tris con il sito di Ahu Vinapu, dove potrai osservare delle mura megalitiche con intagli nelle rocce che rimandano direttamente alla popolazione Incas. Non a caso moltissime leggende sull’Isola di Pasqua raccontano del loro arrivo migliaia di anni fa.

Ahu Vinapu sembra proprio essere la dimostrazione che alcune leggende sono vere!

Penisola Poike

La penisola Poike si trova a sud dell’Isola di Pasqua ed è uno dei suoi luoghi meno turistici, e anche per questo è una delle cose da vedere all’Isola di Pasqua. In particolare se scegli di fare un trekking che ti porterà fino alla cima del Maunga Pu A Katiki.

Questo è il più antico vulcano dell’isola, ora estinto, e pochissime persone in tutto il mondo possono dire di averlo scalato. Non a caso in tutta la penisola Poike non c’è nemmeno l’ombra di un rifugio o di un bar: solo natura incontaminata e pericolosi precipizi.

Se vuoi concludere la scoperta della penisola Poike, visto che difficilmente ci ritornerai mai, ti consiglio la Grotta delle Vergini e una caccia al tesoro alternativa… Ti sfido a trovare tutti i piccoli moai del luogo, a testa in giù e nascosti tra i fili d’erba.

Buona caccia!

Le spiagge dell’Isola di Pasqua: Anakena e Ovahe

Le cose da vedere all’Isola di Pasqua sono tante, ma non tutte hanno a che vedere con i maoi e la loro storia.

Anzi, dopo tutta questa botta di cultura e mistero, ci sta un ritorno al presente e al relax. Come? Stendendosi pacifici nelle spiagge dell’isola!

Anakena è la spiaggia per eccellenza dell’Isola di Pasqua, nonchè la più grande. Anche Anakena è protagonista di una leggenda: si narra infatti che fu proprio qui che sbarcarono i primi esploratori arrivati dalla Polinesia.

La spiaggia di Anakena è a dir poco paradisiaca: sabbia fine e di colore talvolta rosato, acque cristalline e soprattutto…. vuota!

Ovahe è un’altra spiaggia, a poca distanza dalla prima, situata proprio sotto una grotta che caratterizza la scogliera. Ad Ovahe le acque del mare sono ricolme di vita sottomarina ma, attenzione, anche di squali!

Entrambe sono i luoghi ideali dove riposarsi e ripensare a tutte le bellezze viste fino a quel momento.

Godersi un’alba o un tramonto dalla spiaggia poi è una delle cose più indimenticabili che potrai fare sull’Isola di Pasqua.

Il tramonto all’Isola di Pasqua

Motu Nui

Tra le mille cose da vedere e da fare all’Isola di Pasqua ci sono anche le immersioni a Motu Nui.

Il mare che bagna l’Isola di Motu Nui, poco a sud rispetto quella di Pasqua, è uno dei più puliti del pianeta. Ti basti sapere che l’acqua è così trasparente che permette di vedere fino a 50 metri di profondità.

Per questo le immersioni a Motu Nui sono diventate un must tra gli appassionati. Per non parlare dello snorkeling!

Le barriere coralline che si trovano qui hanno un numero limitato di specie di coralli, ma tutte meravigliose!

Sei pronto a farti sorprendere anche dal mondo sottomarino?

Parti per l’Isola di Pasqua con WeRoad

Arrivato fino a qui, penso che tu abbia capito quanto tutte le cose da vedere all’Isola di Pasqua siano eccezionali e davvero da non perdere.

Un viaggio sicuremente impegnativo, ma allo stesso tempo unico nel suo genere. Con il tour di WeRoad Isola di Pasqua 360° potrai buttarti a capofitto alla scoperta di questo luogo così affascinante, con un itinerario che prevede:

  • Hanga Roa
  • I luoghi più famosi del Parco Nazionale
  • Il villaggio cerimoniale di Orongo, kayak e esperienze local
  • Cucina con i locals e le grotte di Ana te Pahu
  • Un’alba mozzafiato e la Poike peninsula
  • L’isola vista dal mare, e i saluti a Rapa Nui
  • Qualche altra ora sull’isola e saluti

Oppure, se hai più tempo a disposizione, puoi puntare sul tour Cile Expedition, che ti permetterà di conoscere meglio tutto il Cile, Isola di Pasqua compresa.

Info utili per il tuo arrivo sull’Isola di Pasqua

Prima di salutarti, volevo lasciarti alcune info utili prima di partire per l’Isola di Pasqua!

Il passaporto è ovviamente indispensabile, con una validità residua di almeno sei mesi.

Il visto d’ingresso invece non è necessario, se non decidi di fermarti per più di 90 giorni.

Bada poi bene che entro 48 ore dal tuo arrivo all’Isola di Pasqua dovrai compilare un modulo di tracciamento, che trovi qui.

Ora che hai tutti i dettagli, non ti resta che partire!

Mappa delle cose da vedere nell’Isola di Pasqua

Roberto Marana
Scritto da Roberto Marana