

“Pallido come il chiarore lunare e con un affascinante sorriso”, così lo scrittore irlandese Bram Stoker descrive il principe Vlad Țepeș, tre volte voivoda di Valacchia, detto l’Impalatore per le sue abitudini, come dire, non proprio cordiali nel trattare birbanti e ladroni.
Venerato come eroe nazionale in Romania per aver liberato il popolo dai turchi, Vlad III di Valacchia è passato agli annali soprattutto per aver ispirato il personaggio prima letterario e poi cinematografico del conte Dracula, da drac che significa “demonio”. Il fervido estro creativo di Bram Stoker ne fece nel 1897 il principe dei vampiri e, oggi, superstar della cultura popolare nonché la più grande attrattiva del folklore rumeno.
Il mito del conte Draaaaacula non cessa di raccogliere adepti in tutto il mondo, che perlustrano la Romania in lungo e in largo sulle sue orme, in luoghi dalle atmosfere seducentemente cupe, ormai difficili da trovare nel Vecchio Continente. In effetti la suggestione della celebre opera horror gothic di Stoker non può che prevalere sulla ragione quando si intraprende il tour dei castelli della Transilvania che conduce alla volta di:
- castello di Bran, dove è ambientata la leggenda del conte Dracula;
- castello di Peleș;
- castello di Corvino;
- castello di Vlad Dracul a Sighișoara.
È, però, doveroso fare un distinguo. Il principe della notte dai canini aguzzi, volto aquilino e spiccata predilezione per plasma e oscurità è esistito solo nella penna di Bram Stoker. Il principe Vlad voivoda di Valacchia del casato dei Drăculești ispirò il personaggio del conte Dracula e fu, sì, un condottiero sadico, malvagio e spietato, ma non un vampiro. Non pare fosse interessato al contatto collo-canini. Preferiva infilzare i nemici come spiedini, con pali aguzzi introdotti nelle terga. Di bare scoperchiate, feretri, spicchi d’agghiu e denti acuminati, dunque, non v’è traccia.
🏰Tour dei tenebrosi castelli della Transilvania

Inestricabile crogiolo di popoli, fedi e credenze fino al XX secolo, questa terra enigmatica all’estremo confine della civiltà occidentale ospita manieri e fortezze di grande suggestione, che fecero da sfondo a romanzi e film horror ed espressionisti divenuti cult.
Con Dracula di Bram Stoker, il capolavoro gotico che chiuse la grande stagione aperta da Mary Shelley con Frankenstein, nacque il mito del vampiro aristocratico, upgrade del personaggio lanciato in letteratura nei primi dell’Ottocento da John William Polidori, medico personale di lord Byron. Il primo capolavoro cinematografico sul tema del vampirismo si deve, invece, al grande maestro Murnau che voglio in questa sede ricordare, direttore nel 1922 dell’espressionista Nosferatu il vampiro.
🧛🏻♂️Castello di Bran, identificato come la maison draculienne

“Sono Dracula e vi do il benvenuto nella mia casa, Mr. Harker”. Ecco, oggi i portoni del castello di Bran in Transilvania, alle propaggini dei Carpazi meridionali, sono aperti dalle 9:00 alle 18:00 ma si viene accolti da attempate bigliettaie invece del pallido conte dai modi ossequiosi.
Identificato come il castello di Dracula, questo spettrale consesso di torri, torrette e torrioni appuntiti eretto dai sassoni su uno sperone roccioso fu usato da Stoker per descrivere la dimora del vampiro. Tuttavia, dati alla mano, non risulta essere mai stato residenza del principe Vlad III, sulla cui figura venne cucita l’identità del cereo conte. In realtà il covo del perfido impalatore era la fortezza di Poenari, in Valacchia, ormai in rovina. Ne restano oggi purtroppo solo le fondamenta.
Un tempo dogana alla frontiera tra la Valacchia e l’impero austro-ungarico, il castello di Bran è ora una delle mete più visitate della Romania, con quasi un milione di turisti all’anno. Disabitato e aperto al pubblico dal 1948, ospita il museo di arte feudale con stemmi, armature e statue lignee.
La scenografica mole di questo leggendario maniero medievale intonacato di bianco è, a ben vedere, meno tormentata di quello che, da estimatori di Stoker, ci si aspetterebbe. Ma è innegabile che un velo di inquietante mistero aleggi tra le sue pareti, anche grazie alle sue forme gotiche, alle scalinate strette e tortuose, alle camere a graticcio e all’oscuro dedalo di corridoi, cortili e passaggi sotterranei.
Meritevole di visita è anche l’adiacente cittadina di Brașov, dove sorge un altro interessante complesso difensivo, la fortezza di Râșnov, eretta nel XIII secolo dai cavalieri teutonici. Impossibile non notarla, con tanto di scritta a caratteri cubitali in stile hollywoodiano.
👑Castello Peleș in Transilvania

Lungo un antico percorso che collegava la Transilvania e la Valacchia si incontra il castello di Peleș, mirabile esempio di stile neorinascimentale tedesco.
Questa maestosa, fiabesca residenza reale estiva molto amata da Carol I al României ed Elisabeth Pauline Ottilie Luise zu Wied, primi re di Romania, custodisce affreschi realizzati nientemeno che dai fratelli Klimt. Completano il quadro lussuosi ambienti con decorazioni in stile veneziano e moresco, arredamenti in stile Luigi XIV e una collezione di armi in stile coloniale.
A fare da sfondo, il silenzio della natura e i dolci declivi dei Munții Bucegi, appartenenti alla catena dei Carpazi ma decisamente meno rocciosi e seghettati. Un sogno.
⚔️Castello di Vlad III di Valacchia

Sulle sponde del fiume Tarnàva Grande sorge Sighișoara, un grazioso borgo medievale circondato da un’antica cinta muraria e scenograficamente arpionato a un’altura nella Transilvania centrale, tra colline foderate di verdi vigneti. In effetti fa un po’ specie pensare a questo pittoresco borgo dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 1999 per la sua monumentalità come patria di Vlad l’Impalatore. Proprio qui si trova la rocca dove, pare, il malefico principe che ispirò la leggenda del conte Dracula venne al mondo e trascorse i primi anni di vita.
✨Castello di Corvino

Procedendo verso nord tra Sighișoara e Bistriţa, la prima tappa del viaggio dello sventurato azzeccagarbugli inglese Jonathan Harker in visita a Dracula nel romanzo di Stoker, compaiono all’orizzonte le torri merlate del castello di Corvino, tra i più imponenti manieri rumeni.
Questa fortezza gotica quattrocentesca si erge arcigna sull’altura di Dealul Sânpetru, nel borgo di Hunedoara, in un’area un tempo appartenuta al Regno d’Ungheria. Il crudele impalatore Vlad Țepeș, pare, vi risiedette tra il 1451 e il 1456.
Il fortino con i suoi svettanti torrioni dalle coperture aguzze e guglie a coronamento di eleganti loggiati fu poi trasformato in forme rinascimentali dal sovrano ungherese Mattia il Giusto e barocchizzato da Bethlen Gábor, principe di Transilvania.
A contraddistinguere il castello di Corvino, propriamente detto Castelul Corvinilor, è l’accesso tramite un suggestivo ponte levatoio. Laddove l’esterno, seppur severo, presenta apprezzabili ricercatezze architettoniche, gli interni sono tendenzialmente spogli. Pare, però, che vi siano spazi sotterranei drappeggiati da tendaggi cremisi, un tempo adibiti a stanze delle torture.
Il borgo della Transilvania occidentale in cui sorge il castello merita di essere apprezzato anche per ragioni non prettamente monumentali. Dalle fucine, ciminiere e grandi impianti siderurgici oggi in disuso di Hunedoara provenivano le armi delle truppe del suddetto Mattia il Giusto, duca d’Austria e re d’Ungheria e Boemia.
Merita una menzione anche la vivace, nutrita comunità rom qui stanziatasi da tempo, che eresse fotogenici palazzi dai caratteri orientaleggianti, con elaborate coperture in lamiera a forma di pagoda.
🦇In Transilvania con WeRoad sulle orme di Dracula

Sapevate che il termine Transilvania deriva dal latino e, letteralmente, significa “oltre la foresta”? Un che di oscuro, cupo e tenebroso è, quindi, connaturato in questa terra abitata nei secoli da nobili nazioni guerriere come i goti, gli unni e i daci. In lascito ci rimangono cittadelle medievali e castelli che meritano senz’altro un posto d’onore nella bucket list di cosa vedere in Transilvania, a maggior ragione nell’imminente ponte di Ognissanti.
Transilvania Express
Noi di WeRoad proponiamo l’esclusivo tour Transilvania Express di 5 giorni e 4 notti con partenza e arrivo nella capitale Bucarest e tappa in luoghi draculeschi par excellence quali:
- castello di Bran;
- Brașov, con i suoi suggestivi vicoli d’epoca medievale ed edifici color albicocca;
- borgo medievale di Sighișoara;
- casa natale di Vlad III di Valacchia;
- castello di Peleș;
- villaggio sassone di Viscri;
- Sibiu, fondata nel 1190 dai sassoni di Transilvania con il nome di Cibinium;
- miniera di sale di Turda, nelle campagne nel distretto di Cluj.
L’itinerario vi condurrà altresì al cospetto di una delle strade panoramiche più belle del mondo, Transfăgărășan, con i suoi tornanti serpentini tra le cime seghettate dei Carpazi.
Transilvania Weekend
Proponiamo anche un weekend di 3 giorni e 2 notti a tema leggende mitteleuropee di strigoi, non-morti e demoniache creature, anch’esso con partenza e arrivo nella capitale rumena e approfondita visita del castello di Bran. Cherry on top, una capatina alle Therme București.
Romania 360°
Un itinerario più completo e di ampio respiro è quello previsto dal tour circolare Romania 360° di 8 giorni e 7 notti, che oltre alle attrazioni proposte dai due tour precedenti prevede anche la visita di:
- Sinaia, la perla dei Carpazi;
- Lago Vidraru, creato negli anni Sessanta sbarrando il fiume Argeș e incorniciato dai monti Făgăraș ottima base per escursioni naturalistiche;
- Curtea de Argeș una delle prime capitali del principato di Valacchia, fondata nel X secolo.
Ora che con il nostro excursus sui castelli della Transilvania siete ferratissimi in materia, raggiungeteci a Bucarest, inspiegabilmente snobbata sia da Stoker che da Vlad l’Impalatore e vampiri annessi e connessi. Con un volo low cost si arriva nel paese natio di Nadia Comăneci in un paio d’ore e meno di 40 euro. E poi ci sollazzeremo sans frontières con visite culturali e cene vampiresche a base di gulaș e ciorba de burtă, in cui si sente forte e chiaro l’influsso della cucina turca.