Capodanno in Vietnam tra draghi, motorette e rami di pesco

Capodanno in Vietnam tra draghi, motorette e rami di pesco

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04 Settembre

Tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio si celebra il capodanno in Vietnam, Têt Nguyên Dán per la precisione. È il capodanno lunare, la più importante celebrazione che la piccola, coraggiosa tigre del sud-est asiatico ogni anno condivide con l’adiacente Cina.

Le botteghe chiudono le serrande. Nelle strade al posto di risciò e rombanti motorette si riversano draghi di cartapesta dall’aria stralunata, intenti a scacciare spiriti maligni e auspicare buona sorte. Il tempo è scandito dal simpatico scoppio di petardi, razzi e mortaretti. I fuochi d’artifizio rischiarano la notte di passaggio tra il vecchio e il nuovo anno lunare, propriamente detta Giao Thừa. Approfondiamo ensemble.

🐉Che cos’è il Tet in Vietnam?

Draghi di cartapesta in vietnam
Têt Nguyên Dán, il capodanno in Vietnam

In lingua vietnamita la parola Têt non indica le appendici mammarie ma, genericamente, le festività nazionali. Il panorama delle celebrazioni tradizionali vietnamite si presenta estremamente ricco.

Tra le festicciole più conosciute, acclamate e con risonanza internazionale c’è sicuramente il Têt Nguyên Dán, letteralmente “festa della prima mattina del primo giorno”. È la festa della primavera che, in una società ancora prevalentemente agricola, segna un momento di gioia e rinnovamento, il risveglio della natura nell’auspicio di un buon raccolto. I festeggiamenti ufficiali durano tre giorni.

Si rassetta casa per, letteralmente, spazzare via la sfortuna. Poi si va a fare visita ai congiunti trapassati e non. Si rende omaggio agli dei nei templi e nelle pagode. E si fa incetta di alberelli di kumquat, comunemente detto mandarino cinese, e fiori di pesco e albicocco per propiziare buona sorte, abbondanza e prosperità. Si ornano case, vicoli e palazzi con striscioni di colore rosso e giallo, considerati di buon auspicio.

📅Quando si festeggia il capodanno in Vietnam?

Teste di drago vietnamiti
Il capodanno in Vietnam cade a cavallo tra gennaio e febbraio

Basato sul calendario lunare, il capodanno in Vietnam cade, come accennato, tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. No, la data non è fissa come per il nostro San Silvestro. Di anno in anno il Têt si festeggia in una data diversa, a cavallo tra gennaio e febbraio.

Illustriamo di seguito le date in cui ricorre il capodanno vietnamita nel prossimo quinquennio, in modo che possiate organizzare ad hoc il vostro viaggetto nel Paese delle risaie durante il Têt:

  • 2025: 29 gennaio, anno del serpente;
  • 2026: 17 febbraio, anno del cavallo;
  • 2027: 6 febbraio, anno della capra, capra, capra;
  • 2028: 26 gennaio, anno della scimmia;
  • 2029: 13 febbraio, anno del gallo;
  • 2030: 2 febbraio, anno del cane.

A ogni anno lunare corrisponde una bestiola dello zodiaco. Suggestivo, neh? I viaggi di gruppo in Vietnam e nel sud-est asiatico che proponiamo hanno tutti partenze nei mesi di gennaio e febbraio, consentendo di integrare abilmente i festeggiamenti del capodanno vietnamita nel programma di viaggio. 

Ecco, un’accortezza. Si consiglia di prenotare i voli di andata e ritorno con almeno 4, 5 mesi di anticipo. Man mano che ci si appropinqua al capodanno in Vietnam i prezzi tendono a salire e le disponibilità a ridursi.

🎁Rito dello scambio di doni

Viaggio di gruppo Weroad Vietnam
Scambio di doni in Vietnam a capodanno

In Vietnam a capodanno si rinforzano i legami sociali con il rito dello scambio di doni. Sì. In primo luogo pecunia che notoriamente non olet. Big money. Banconote da inserire rigorosamente in buste di colore rosso, simbolo di fortuna e successo. E fertilità, a chi di interesse.

Poi rami e fiori di pesco e albicocco per scacciare il male, ingenti quantità di riso, simbolo di abbondanza, e, giuro, galletti per promuovere l’uso delle buone maniere.

🍚Che se magna in Vietnam a capodanno?

rito scambio di doni in vietnam
Bánh Tét avvolti in foglie di bambù

Per la gioia di noi buone forchette dal metabolismo velox, in occasione del capodanno in Vietnam ci si abbuffa impunemente di:

  • Bánh Tét, detti anche Bánh Chưng, deliziosi tortini di riso con ripieno di legumi e carne di maiale, avvolti ad hoc in foglie di bambù, che si dice aiutino a rinsaldare l’unità familiare;
  • Thịt Kho Tàu, stufato di maiale con latte di cocco, tipico soprattutto delle regioni meridionali del Vietnam;
  • Dưa Hành, cipolline sottaceto con cui accompagnare le portate principali;
  • Mứt Tết, zenzero, cocco, tamarindo e semi di loto canditi, da servire con il tè;
  • Xôi Gac, una versione del xôi, piatto tipico a base di riso, preparata con il super frutto gac, coltivato esclusivamente in Asia, che conferisce la caratteristica tonalità cremisi. E, tra l’altro, fa un sacco bene, dal momento che contiene, pensate, dieci volte più carotenoidi delle carote e settanta volte il licopene che si trova nei pomodori.

Da Hanoi a Ho Chi Minh, da Huè a Hoi An, durante le festività i mercati rionali delle città del Vietnam traboccano di succulente specialità gastronomiche locali e ogni bendidio. Per poterci lanciare con la testa nel trogolo assicuriamoci però di portare contanti e spiccioli in đồng vietnamiti (VND). È molto raro che gli esercenti accettino bancomat, carte di credito e altri metodi di pagamento più innovativi, a maggior ragione durante le festività.

☀️Che tempo che fa

Viaggio in Vietnam a gennaio
Clima piacevole nel periodo del capodanno lunare

Nella tigre del sud-est asiatico a capodanno non fa freddo. Naaa. Gennaio e febbraio, a ben vedere, sono mesi assolutamente indicati per un viaggio in Vietnam, caratterizzato da un clima prettamente tropicale al centro-sud e subtropicale al nord.

Il periodo in cui cade il capodanno vietnamita si trova, per intenderci, nel breve interregno che separa la stagione secca da quella dei monsoni, con precipitazioni rare, temperature piacevolmente miti e tassi di umidità tropicale tutto sommato gestibili.

🎊Cosa fare in occasione del capodanno in Vietnam?

Ho Chi Minh Vietnam
Ho Chi Minh, ex Saigon

La celebrazione del Têt è l’occasione per visitare Saigon, la porta d’ingresso per la maggior parte dei visitatori. L’ex capitale sudvietnamita fu ufficialmente ribattezzata Ho Chi Minh dal nome del presidente che il 30 aprile 1975 portò all’unificazione del Paese dopo la famigerata guerra del piccolo Vietnam contro i potenti Stati Uniti, evocazione del biblico scontro tra Davide e l’erculeo Golia. Ra ta ta ta.

Situata in una landa sulla rive gauche dell’omonimo fiume, Ho Chi Minh è ora una caotica, brulicante metropoli di 15 milioni di abitanti in cui instancabilmente si avvicendano edifici coloniali francesi e gli svettanti grattanuvole del formidabile boom economico vietnamita. E ancora, antichi templi e formicolanti mercati, chioschi di street food, ristoranti gourmet e una folle, dissoluta movida notturna.

Le vie di Ho Chi Minh durante la celebrazione del capodanno lunare si animano con grandi parate con carri allegorici, fuochi d’artificio e le iconiche danze del drago e del leone.

🏙️Highlights di Ho Chi Minh

Highlights di Ho Chi Minh
Ho Chi Minh, ex capitale del Vietnam del Sud

L’ex quartiere francese conserva l’atmosfera fané di una città coloniale degli anni Trenta, con la neo-romanica cattedrale di Notre Dame, anzi, scusi, Nhà thờ Đức Bà. Proprio di fronte si staglia il maestoso ufficio postale in stile liberty progettato nel 1891 da nientemeno che l’ingegnere francese Gustave Eiffel, noto creatore dell’omonima torre che domina la Ville Lumière. Oui.

Proseguendo verso il fiume, una costellazione di librerie e alberghi porta al Liceo Curie, da cui sgorgano sciami di slanciate brunette fasciate in eleganti áo dài bianchi di seta, con spacchi che lasciano libere le gambe affusolate, rigorosamente coperte da braghe a palazzo.

Ci si imbatte poi nella scenografica facciata Belle Époque del Teatro Municipale e nell’iconico Hotel Continental. È proprio qui che negli anni Cinquanta l’intempestivo e irresistibilmente opportuno romanziere britannico Graham Greene scrisse The Quiet American, un’affilata parabola del declino delle potenze coloniali, da cui nel 1958 e, più di recente, nel 2002 furono tratti adattamenti cinematografici.

La caduta della (fu) capitale del Vietnam del Sud è magistralmente narrata anche in La liberazione di Saigon di Tiziano Terzani, inviato di guerra in Vietnam negli anni Settanta per Der Spiegel, e Pelle di leopardo, documento di un conflitto che cambiò il mondo.

✈️Con WeRoad nel Paese delle rigogliose risaie

WeRoad Vietnam
Viaggi di gruppo in Vietnam

WeRoad fa il tifo per questa piccola, temeraria tigre asiatica, che si specchia tra passato e modernità nel fiume Saigon, nell’enorme delta del Mekong e nella baia di Ha Long con la sua miriade di isole calcaree monolitiche ammantate di vegetazione verde smeraldo. Tutti testimoni della sua straordinaria rinascita.

Vietnam 360°

Proponiamo un poker di tour in Vietnam. Il più completo, come suggerisce il nome, è Vietnam 360° di 13 giorni con partenza da Hanoi, arrivo a Ho Chi Minh e itinerario in minivan che si snoda tra:

  • Mai Châu, area collinare bucolica nella provincia di Hòa Bình, a un centinaio di chilometri da Hanoi, con vaste distese pianeggianti adibite a risaie;
  • Riserva Naturale di Pù Luông, con scenografici, spettacolari terrazzamenti deputati alla coltivazione del riso;
  • Kho Mường, affascinante villaggio nella riserva naturale di Pù Luông, noto per la grotta carsica; 
  • Ninh Bình, con alture calcaree e suggestivi corsi d’acqua;
  • grotte calcaree di Tam Cốc;
  • pagoda di Bích Động, costruita alla fine del XVIII secolo, durante il regno della dinastia Lê.

E ancora:

  • pagoda di Bái Đính, nota per le quattro colossali quanto suggestive statue di Buddha che vi trovano dimora;
  • tempio di Đinh Tiên Hoàng, costruito nel XVII secolo in onore del primo imperatore del Vietnam;
  • baia di Ha Long, nel Golfo di Tonchino;
  • Huè, l’antica capitale dell’impero della dinastia Nguyễn;
  • passo di Hải Vân, che collega la provincia di Thừa Thiên-Huè e la città di Đà Nẵng;
  • Hội An, la città delle lanterne, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1999;
  • delta del Mekong nel Mar Cinese Meridionale con una foce di 70.000 chilometri quadrati.
WeRoad Vietnam
Con WeRoad in Vietnam

Il piccolo, impavido Paese delle risaie fa la sua trionfante comparsa anche in altri tour in questa splendida fetta di mondo, in accoppiata con Cina, Cambogia, Indocina e Hong Kong. Emozionante. Ci auguriamo che la presente guida sul capodanno in Vietnam vi abbia triggerato gaudio e letizia. Vi aspettiamo per sbranare insieme torte di riso e scambiarci strenne, rami di pesco e riso in gran quantità. Chúc Mừng Năm Mới!

Jessica Maggi
Scritto da Jessica Maggi