Noi di WeRoad e i ragazzi di Skipper siamo legati a filo doppio perchè accomunati dalla stessa voglia di condividere tutto quello che il mondo ha di meraviglioso da offrire.
I valori che ci caratterizzano sono gli stessi: l’amore per i viaggi, la libertà più assoluta, assaporata in ogni momento e mai data per scontata, il rispetto verso le altre culture.
Non a caso lo slogan della nostra avventura insieme è Vivi, gusta, viaggia!
Noi di WeRoad, accompagnati da Skipper, ti portiamo a conoscere alcune persone che hanno fatto della condivisione e della scoperta del mondo la loro ragione di vita.
E chi meglio di Mattia Miraglio ha fatto della scoperta continua il suo vivere quotidiano?!
Mattia Miraglio, che dopo aver fatto il giro del mondo in 80 giorni… ops 5 anni, ci apre le porte della sua casa per raccontarci cosa significhi per lui la condivisione.
Nel 2014 Mattia decide di partire per un giro del mondo a piedi, percorrendo circa 40.000 chilometri. Lo ribadiamo perché ha dell’incredibile: A PIEDI!
Tutta l’Asia, poi il Medio Oriente, le Americhe e poi il ritorno in Europa.
Siamo certi che ti starai chiedendo: da dove nasce la decisione di andare alla scoperta del mondo in maniera così inconsueta?
Mattia sentiva l’esigenza di compiere qualcosa di diverso, guidato dal principio che si vive una volta sola.
Mattia non sapeva però che quella cosa così inconsueta sarebbe diventata un’esperienza a dir poco straordinaria!
Questo viaggio in giro per il mondo, anche se iniziato in solitaria, subito si trasforma in qualcos’altro: Mattia capisce che la condivisione è uno dei motori di questa avventura.
Condivisione che lo porterà ad avere centinaia di migliaia di persone che si appassioneranno al suo viaggio e lo seguiranno passo dopo passo.
Mattia ci tiene a sottolineare che questa esperienza non è cominciata con l’obiettivo di superare dei record, di avere un elenco sempre più lungo di paesi visitati.
C’è molto altro, qualcosa di molto più profondo nella scelta di andare a scoprire il mondo a piedi.
Un viaggio per trovare se stesso, per capire chi davvero fosse Mattia.
Il primo insegnamento che Mattia impara è che non serve molto per vivere: basta una ciotola di riso e una tenda sopra la testa.
Eh sì, è proprio la tenda a diventare la compagnia di viaggio del nostro Mattia, che tra le avventure più incredibili che annovera c’è quella di aver attraversato il deserto dell’Australia a piedi.
80 giorni in tenda, la prima settimana particolarmente dura e poi… ci si abitua!
Molta, moltissima, infinita forza di volontà: Mattia camminava ogni giorno per 10 ore, partendo alle 6 della mattina. Alle 18 arrivava in un punto, piantava la tenda, mangiava, dormiva e cominciava un nuovo giorno.
In quegli 80 giorni nel deserto Mattia ritorna all’essenzialità della vita, spogliandosi di tutti gli accessori della nostra vita moderna (vedi alla voce cellulare!).
Il deserto è purezza: il cielo sopra di te, la terra sotto di te.
Il deserto che ha insegnato a Mattia a bastarsi e, finalmente, ad amarsi. Solo imparando ad amare se stesso, Mattia ha potuto aprirsi pienamente agli altri e a fare della condivisione uno degli scopi del suo viaggiare.
Mattia si rende conto che se si è aperti verso gli altri, gli altri saranno più propensi a volerti bene, anche senza conoscerti. E questo è uno degli effetti più belli della condivisione!
Qual è il gusto di viaggiare da solo? Mattia non esita a rispondere: tutti i problemi che incontri lungo il cammino li devi risolvere da solo. Il viaggio diventa così una vera scuola di vita!
Viaggiando da soli si ha più tempo per scoprire il luogo in cui si trova, ma soprattutto per scoprire meglio se stessi.
Essere da soli ma allo stesso tempo non esserlo mai: partire da soli significa aprirsi a infinite possibilità di conoscere persone nuove!
Mattia, infine, ha dato una sua versione del nostro slogan, glielo concediamo che dici?!
Eccola qui: Vivi senza limiti. Gusta te stesso. Viaggia… da solo!