Tieniti pronto perché rimarrai sorpreso dalla bellezza di questo paese, anche perché è non è molto conosciuto e per questo ti sembrerà di aver scovato una perla rara, da ammirare con lentezza e incredulità. Spesso confuso con gli altri “-stan” countries, si tratta in realtà di un Paese con un’identità fortissima, antica e affascinante. E’ tuttavia importante pianificare il viaggio così da poterne trarre il meglio e prepararsi ad alcune (superabili) scomodità che dovrai affrontare durante l’itinerario. Bene, sei pronto a visitare il Tagikistan? Cosa vedere te lo spiego proprio in questa guida!
- Dushanbe
- Fortezza di Hisor
- Lago Iskander Kul
- 7 laghi
- Rovine di Sarazm e Penjikent
- Pamir Highway
Queste qui sopra sono le tappe principali del viaggio, ma ti anticipo che per la Pamir Highway può essere un viaggio a sé perché, oltre a essere una delle strade più famose e incontaminate del paese, si snoda su circa 1300 km dal Tagikistan al Kirghizistan. Bene, mettiamoci subito in viaggio ma, prima di farlo, dovrai sorbirti una doverosa premessa.
Tagikistan: un po’ di info prima dell’itinerario
Magari sei capitato su questo articolo per caso, o magari stai cercando una destinazione poco inflazionata per le tue prossime vacanze. In entrambi i casi, prima di scoprire cosa vedere in Tagikistan, è fondamentale fare una piccola (doverosa) premessa su questo piccolo Paese.
Ci troviamo praticamente sul tetto del mondo: il Tagikistan è tutt’uno con i suoi monti e le sue meravigliose valli, tanto che il 90% del suo territorio è costituito proprio da montagne e altipiani. Incastonato fra Cina, Uzbekistan, Kirghizistan e Afganistan, ci troviamo nel paradiso dei trekker, che non faticheranno a trovare percorsi in una natura (davvero) incontaminata. Non a caso, uno dei motivi per i quali ci si avventura in questo Paese sono le montagne del Pamir, lungo le quali si snoda una (già citata) strada che regala scorci di una bellezza impagabile.
Pamir a parte, percorrendo l’itinerario che ti illustrerò fra poco ti sembrerà di essere arrivato ai confini del mondo, ma l’effetto non sarà per niente straniante: perché accanto alla natura più remota scoprirai anche la modernità della capitale e l’incredibile gentilezza dei suoi abitanti che, soprattutto nelle zone più isolate, vivono certamente con poco, ma sono in grado di donare molto anche a chi è solo di passaggio.
Dovrai però essere munito di un po’ di spirito di adattamento: le strade ci sono, ma la maggioranza di queste è dissestata, e per questo metti in conto di trascorrere molto tempo in automobile, meglio se una 4×4. Inoltre, essendo un paese prevalentemente montano con percorsi che si snodano anche ad altitudini elevate, potresti avere il classico mal da montagna al quale, comunque, ti abituerai in qualche giorno.
Infine, se sei un tipo da boutique hotel e da resort, devi ridimensionare (e di molto) le tue aspettative: soprattutto nelle zone immerse nella natura, gli alloggi sono molto semplici e spartani. In alcuni casi, potresti non avere a disposizione acqua calda, connessione internet ed elettricità. Fatte queste doverose premesse partiamo subito alla scoperta del Tagikistan: cosa vedere te lo spiego proprio qui sotto.

Tagikistan: cosa vedere da Dushanbe al Pamir
Il Tagikistan è un paese di media grandezza, ma non per questo ci sono poche cose da vedere, anzi. E’ più esteso della Grecia ma è più piccolo dell’Ungheria, ma è comunque abbastanza grande da ospitare catene montuose spettacolari (come il Pamir) e varie regioni naturali molto diverse tra loro. Si snoda lungo l’antica Via della Seta e – come anticipato – scoprirlo tappa dopo tappa ti darà la possibilità di ammirare incredibili paesaggi montani e lacustri.
Sicuramente fra gli highlights c’è la famosa Pamir Highway, una strada (per la maggior parte) sterrata che collega Dushanbe, la capitale, con Osh, in Kirghizistan. E allora cominciamo l’elenco delle cose da vedere in Tagikistan proprio dalla capitale del Paese, un mix inaspettato di architettura sovietica, parchi curatissimi e caffè super moderni in cui fare vita da locals.
Dushanbe
Spesso saltata a piè pari da chi organizza un viaggio in Tagikistan, in realtà Dushanbe merita di essere visitata per cominciare a familiarizzare con gli usi e i costumi locali, partendo però dall’anima più moderna del Paese. La cosiddetta “città del lunedì” (chiamata così perché in passato era molto frequentata di lunedì, giorno del mercato) è oggi in rapida trasformazione perché oggetto delle speculazioni edilizie dei magnati provenienti dalla Cina e dal Golfo arabo. Quello che racconto oggi, quindi, potrebbe non esistere più fra qualche mese, perché la capitale cambia forma molto velocemente: il vecchio scompare per lasciare spazio al nuovo, com la speranza che la memoria venga sempre e comunque preservata. Detto questo, qui sotto trovi le principali attrazioni cittadine:
- Rudaki – E’ l’arteria principale della città, su cui si affacciano gran parte delle attrazioni. Elegante e ordinata, è intitolata all’omonimo poeta.
- Rudaki Park – E’ il parco più scenografico della città. Super geometrico, è ricco di fontane e monumenti decorati
- Bandiera nazionale – Si trova nei pressi del parco, ed è impossibile non vederla. Con i suoi 165 metri di altezza, per anni è stata la più alta del mondo. Ora deve accontentarsi di essere la più alta dell’Asia Centrale.
- Museo Nazionale del Tagikistan – Si organizza su 24mila mq e, attraverso 22 sale, mette in mostra la storia e la cultura del Paese. Dalle informazioni sul territorio a quelle storiche, non manca un focus sull’impero Samanide.
- Museo Nazionale di Antichità del Tagikistan: questo museo è celebre per l’enorme Buddha di Dushanbe (sdraiato e lungo 14 metri) qui esposto. Si tratta di uno degli ultimi superstiti della fase del gigantismo dell’arte del Gandhāra in Asia centrale (gli altri sono stati distrutti dai talebani, in Afghanistan)
- Piazza Dusti – E’ la piazza centrale, dove fa capolino l’enorme monumento a Ismail Samani, costruito laddove un tempo c’era la statua di Lenin, durante il periodo sovietico. Per dare un po’ di contesto: Ismail Samani è considerato il fondatore dello stato Samanide, nonché padre fondatore ed eroe dello Stato.
- Mehrgon Bazaar – Per gli amanti dello shopping, questo bazaar coperto è un vero e proprio tempio che mescola in modo moderno elementi architettonici persiani, tagiki. E’ super ordinato e spazioso, ricco di frutta secca, spezie e artigianato locale.
- Ayni Opera and Ballet Theatre – Per gli amanti dell’architettura sovietica, questo è il place to be. Se puoi, guarda uno spettacolo: gli interni sono davvero meravigliosi.
Detto questo, durante la tua permanenza a Dushanbe, cerca di far vagare lo sguardo più che puoi perché potresti imbatterti in uno dei tanti mosaici sovietici sparpagliati per la città: uno dei più celebri è quello dedicato ad Avicenna.

Fortezza di Hisor
Si trova a soli 30 minuti dalla capitale, quindi è sicuramente fra le cose da vedere, soprattutto se ti trovi a passarci davanti (anche perché non porterà via troppo tempo). Si tratta di uno dei siti storici meglio conservati del Paese: localizzato su una collina, è una fortezza costruita circa 2500 anni fa che, per moltissimo tempo, è stata il principale insediamento dell’area, soprattutto prima dello sviluppo di Dushanbe come capitale sovietica.
La parte più antica (molte zone sono state ricostruite e restaurate) è la porta ad arco da cui si accede al sito, oltre ad alcune porzioni di mura. La maggior parte del sito è stato infatti distrutto nel 1921 all’indomani della conquista da parte dell’Armata Rossa, durante l’instaurazione del dominio sovietico. Il recupero e il restauro della fortezza cominciarono negli anni ’80 del novecento, con l’intenzione di rimanere il più possibile fedeli all’impianto originale. Il sito non è grandissimo, quindi lo girerai in poco tempo. Se sei un purista della storia potresti però non apprezzare i negozietti di souvenir che sono stati ricavati all’interno.
Una curiosità: se visiti la fortezza di domenica, potresti incontrare molte coppie appena sposate. All’interno, infatti, è presente un edificio creato appositamente per le cerimonie nuziali, ma molti lo scelgono semplicemente come location per le classiche foto.
Lago Iskander Kul
Spostiamoci ora nella parte nord-occidentale del Paese: attraversiamo le montagne Fann per scoprire la bellezza del lago Iskander Kul, ovvero il Lago di Alessandro Magno, chiamato così perché leggenda narra che il suo cavallo affogò proprio nelle sue acque. Annegamenti equini a parte, è davvero splendido e non a caso è una delle principali mete turistiche della regione: caratterizzato da un incredibile color turchese lattiginoso, sembra un posto irreale, fuori dal tempo e dallo spazio.
In base alla stagione in cui lo visiti, fai attenzione all’abbigliamento che scegli, perché ti trovi comunque in alta montagna: localizzato a 2195 metri di altitudine, è il più grande lago dei Monti Fann ed è circondato dalla natura più incontaminata. Durante l’alta stagione – complice anche la presenza di un paio resort (attenzione, non sono di lusso!), di piccole guesthouse e bungalow – potresti trovare diversi tagiki in villeggiatura. Lo spazio tuttavia è talmente ampio che sicuramente non ci sarà troppa ressa.
Tra le cose da fare e vedere c’è sicuramente la cascata dell’Iskandar Kul. Chiamata anche la “Niagara” dell’Asia Centrale, è davvero bellissima nella sua maestosità. L’acqua esce potentissima (e rumorosissima) da un canyon molto stretto. In generale ti invito a scoprire la natura intorno al lago, facilmente fruibile grazie alla stradina che ne costeggia le rive.

I 7 laghi
Se il Lago Iskander Kul è uno dei più famosi e grandi della zona del Paese occupata dai Monti Fann, sappi che questa catena montuosa regala molte altre sorprese. Una di queste è rappresentata dai 7 laghi (Haft Kul), situati in una zona poco battuta dai turisti occidentali che, di solito, preferiscono percorrere la ben più famosa strada del Pamir.
Eppure i monti Fann, che contano tantissimi picchi montani, sono un vero e proprio paradiso del trekking, e non a caso sono molto amati dagli alpinisti sovietici. Se vuoi fare un salto da queste parti, vai senza indugi verso i 7 laghi: si tratta di una vera e propria serpentina di specchi lacustri localizzati un una stretta valle circondata da alte montagne. Sono uno dei segreti meglio nascosti del Tagikistan e, fidati, non rimarrai deluso se li visiterai. Qui avrai l’opportunità di immergerti in un contesto davvero incontaminato, osservando da vicino la vita rurale montana del paese attraverso gli usi e i costumi di minuscoli villaggi.
Nulla ti vieta di visitarli tutti, in una gita di uno o due giorni. Il percorso, però, è in salita. Si parte infatti dal primo lago, Nezhigon, che si trova a un’altitudine di 1640 metri, per arrivare all’ultimo specchio lacustre, l’Hazorchashma, a 2400 metri sul livello del male. Non potrai proseguire oltre, perché la strada si ferma proprio qui, dove troverai l’ultimo insediamento umano.
Non si tratta comunque di un percorso troppo lungo: si dipana infatti lungo soli 15 km, che possono essere percorsi in circa 7 ore senza attrezzatura tecnica, soprattutto se sceglierai il percorso base. Per chi non è troppo abituato alla montagna, questo è il trekking perfetto per abituarti con lentezza all’altitudine, soprattutto se poi dovrai percorrere la ben più alta (e celebre) Pamir Highway.
Rovine di Sarazm e Penjikent
Se vuoi immergerti nel passato dell’umanità devi assolutamente dirigerti verso Sarazm e Penjikent, che distano solo 15 km l’una dall’altra. Potrai scoprire infatti la storia dell’uomo nell’arco di diversi momenti temporali.
Sarazm è infatti uno degli insediamenti più antichi mai scoperti in Asia Centrale: risale a 5500 anni fa e per questo è stato dichiarato Patrimonio dell’Unesco, il primo del Tagikistan. Abitato fin dal 3500 a.C, è uno dei siti più incredibili del mondo risalenti all’età del bronzo.
Il suo nome è evocativo del luogo, perché significa “luogo in cui la terra comincia a essere coltivata“, e infatti troverai i resti di case e granai, fondamenta di templi e tanti reperti antichissimi da ammirare, opportunamente sormontati da tetti protettivi. Oltre alle rovine ti consiglio di non perderti il museo dell’area archeologica: nonostante la maggior parte dei reperti siano oggi ospitati nei musei di Dushanbe, qui troverai una piccola collezione ottimamente conservata.
Come anticipato, a 15 km da Sarazm si trova Panjakent, uno snodo fondamentale lungo l’antica Via della Seta. Qui potrai ammirare sia la città moderna che, situata sulle rive del fiume Zarafshan, è caratterizzata da linee decisamente sovietiche, e la città antica – oggi abbandonata – situata sulla collina a est della città.
Fondata nel V secolo, la vecchia Panjakent diventò in men che non si dica una delle città più cosmopolite della vita della Seta, di cui oggi rimangono le fondamenta di alcune case, due templi zoroastriani, un bazar e affreschi di una qualità sorprendente. Fu abbandonata nel 722 all’indomani degli arabi, che misero letteralmente a fuoco la città. Se vuoi approfondire la storia di questa città non perderti il museo nazionale di Penjikent, che ospita statue e reperti in ottimo stato, oltre agli affreschi originali ritrovati proprio fra le rovine.
La Pamir Highway
Questo argomento è talmente denso che dovrei dedicargli una articolo a parte (magari lo farò in futuro): è infatti una delle strade panoramiche più incredibili del globo terraqueo. E’ la seconda autostrada internazionale più in quota del mondo, tanto che il suo punto più alto – l’Ak Baital Pass – si trova a ben 4655 metri di altitudine. Ma attenzione, anche se è chiamata “autostrada” non devi certamente aspettarti una strada asfaltata con due corsie a doppia percorrenza e autogrill lungo il percorso: qui ci vuole il 4×4! In molti punti troverai lo sterrato, con porzioni malandate e dismesse. E’ tuttavia un percorso leggendario che, lungo i suoi circa 1300 km, collega il Tagikistan con il Kirghizistan.
Percorrere la Pamir Highway non è certamente semplice (anche a livello fisico, vista l’altitudine) e serve molto spirito di adattamento, ma quello che vedrai lungo il percorso ti ripagherà di ogni fatica. Davanti ai tuoi occhi scorreranno alcuni dei paesaggi più spettacolari dell’Asia Centrale, che ti daranno la sensazione di trovarti realmente sul tetto del mondo. I villaggi e le cittadine che attraverserai, poi, ti daranno la possibilità di scoprire gli usi i costumi delle remote popolazioni Pamir, di cui apprezzerai soprattutto l’ospitalità. Ti troverai letteralmente in mezzo al nulla, e potrebbe essere una delle esperienze più wild ed emozionanti che farai nella vita. Vale senza dubbio il viaggio in Tagikistan, ma mi tocca vestire un attimo i panni da moralizzatrice per elencarti le principali difficoltà e raccomandazioni da tenere a mente se deciderai di percorrerla.
- Considera l’altitudine: trovarsi a una quota di 4600 metri non è assolutamente banale, potresti avere il classico mal da montagna
- Condizione delle strade: sono spesso molto dismesse e malconce, e per questi molti decidono di affidarti a un autista esperto e a un mezzo di trasporto affidabile e performante (alcuni la percorrono in bicicletta, ma questa è un’altra storia)
- Spirito di adattamento: per le tue esigenze base (dormire, mangiare, lavarti) dovrai immergerti in situazioni a cui (probabilmente) non sei abituato. Troverai pochissimi negozi, poca rete internet, poca acqua calda e i servizi saranno praticamente inesistenti. Assicurati di essere autosufficiente per tutta la durata del viaggio.
Questa premessa non vuole assolutamente scoraggiarti: probabilmente tornerai a casa più stanco di quando sei partito, ma una volta rientrato in Italia avrai il cuore pieno di cieli immensi e meravigliosi, paesaggi cangianti, natura estrema e un silenzio a cui non sei abituato. Sarà bellissimo.
Non mi dilungo oltre. Qui di seguito trovi elencate le tappe principali della Pamir Highway. Come detto l’itinerario completo parte dal Tagikistan e termina in Kirgizistan (o viceversa): in questa guida troverai esclusivamente le tappe nel primo paese, partendo da Dushanbe. Per percorrere l’intera distanza, ci vogliono – a seconda di quanti chilometri riuscirai a macinare ogni giorno, dai 7 ai 12 giorni. Ovviamente puoi decidere di saltare alcune tappe, aggiungerne delle altre e modificare il percorso a tuo piacimento.
- Dushanbe, ovvero la capitale del paese, che ti ho raccontato qualche paragrafo fa
- Shurabad Pass, un passo che comincerà a farti familiarizzare con i paesaggi tipici del Pamir. Situato a 3.000 m, è uno dei principali collegamenti con l’Afghanistan
- Kalaikhum: è una piccola città sul fiume Panji, al confine con l’Afghanistan
- Khorog: una delle città più importanti del Pamir dove troverai il secondo giardino botanico più alto del mondo!
- Garm-Chashma: la tappa perfetta per rilassarsi nelle hot springs naturali, tra le più famose e belle del Tagikistan
- Ishkashim, ovvero l’inizio della Valle del Wakhan: qui si può pernottare per andare poi alla scoperta della zona
- Yamchun, con la sua celebre fortezza a 3000 metri di altitudine
- Vrang, con la sua stupa buddhista e le terrazze tradizionali
- Langar, un villaggio incastonato nella parte alta del corridoio del Wakhan, che dà avvio ai paesaggi più aspri (ma bellissimi) di tutto il Pamir. Potrai ammirare anche tantissime incisioni
- Khargush Pass, un luogo remotissimo, caratterizzato da un paesaggio quasi lunare: qui la strada comincia a farsi (davvero) dissestata
- Alichur, un villaggio super remoto, nonché punto di accesso a laghi di montagna come Yashilkul e Bulunkul, paradiso dei birdwatcher
- Murghab, situata a 3650 metri, è la città più alta di tutto il Tagikistan
- Ak-Baital Pass, ovvero il punto più alto della Pamir Highway, con i suoi 4655 metri di altitudine
- Lago Karakul, ovvero in enorme e incredibile lago salato a 3914 metri di quota, uno dei più alti del mondo
Dopo il lago Karakul si percorre il Kyzyl-Art Pass, ovvero il passo di confine con il Kyrgyzstan. Come ho anticipato, potresti fare altre tappe lungo il percorso, ma per ora ti basti conoscere le principali e alcune delle (tante) meraviglie che incontrerai lungo il percorso. Lo spirito da avventuriero che vive in te si sta già risvegliando, vero?

Viaggio in Tagikistan con Weroad
Sogni un viaggio in Tagikistan? Cosa vedere lo hai appena scoperto, ora non resta che mettere in moto la macchina organizzativa! Se non hai tempo e modo di farlo (la vita quotidiana e una spina nel fianco per tutti) ma non vuoi assolutamente perderti la bellezza quasi aliena di questo paese, ti consiglio di prendere in considerazione l’itinerario di viaggio in Tagikistan con WeRoad, che ti porterà alla scoperta anche dell’Uzbekistan e delle meraviglie di Samarcanda. Sei già pronto a partire? Confessa!