Cuba è lo scintillante diamante coloniale dell’America Latina. È una terra straordinaria, dal fascino senza tempo, dove natura e cultura si fondono in un intreccio di una bellezza disarmante. Cuba è un’isola spontanea e vivace, il volto dell’estate, il ritratto della spensieratezza. Sarete conquistati dall’allegra semplicità dei cubani, dal loro essere todos amigos e dal loro sorriso.
E, oggettivamente, il mare di Cuba ha pochi rivali. Nella isla bonita non si è mai troppo lontani da una spiaggia paradisiaca. In questa guida vi presentiamo quelle che, a nostro avviso, sono le migliori isole, riserve marine e spiagge Cuba, da visitare al più presto, prima che vengano snaturate da un turismo di massa ancor più invasivo.
Spiagge Cuba, costa settentrionale
Vi conduciamo in un viaggio attraverso le più affascinanti attrazioni balneari della isla bonita. Molte delle spiagge più belle di Cuba si trovano lungo la costa settentrionale, affacciata sul Golfo del Messico e l’Oceano Atlantico.
Varadero
Superstar degli arenili caraibici, Varadero, nella sinuosa peninsula de Hicacos, è un lungo nastro di oltre 20 chilometri di abbagliante sabbia bianca lambita da un mare dalle sfumature che spaziano dal turchese intenso al verde Tiffany. Credetemi, da far andare tutti fuori di capoccia, anche gli alpinisti più convinti. Perfino il burbero nonno di Heidi sulle montagne svizzere.
Letteralmente “luogo dove si varano le barche”, Varadero è una distesa di sabbia finissima, con un susseguirsi di resort turistici, diving center, lidi super-attrezzati e centri balneari dotati di ogni comfort. Ci sono anche le caratteristiche casas particulares, curioso nome con cui sono chiamate le guest house da queste parti.
Qui potrete rilassarvi al sole gustando deliziosi succhi di papaya o guaiava o dell’ottimo caffè cubano, scuro e aromatico, il sogno proibito di ogni caffeinomane che si rispetti. O potrete sorseggiare al ritmo dei Buena Vista Social Club uno dei tanti cocktail inventati sull’isola… C’è l’imbarazzo della scelta, tra Mojito, Cuba Libre, Daiquiri, Santiago, Cubanito, Doble e Canchanchara, che sembra uno scioglilingua ma è il più antico drink cubano, a base di miele, rum e succo di lime fresco, disponibile a pochi spiccioli. Attenzione perché, una volta fatto mestamente ritorno in patria, difficilmente avrete il cuore di ordinarli ancora. Vi sembreranno inutilmente sovraccarichi, artefatti e troppo, troppo, troppo costosi.
Reserva Ecológica Varahicacos a Varadero
All’estremo nord della peninsula de Hicacos si trova la Reserva Ecológica Varahicacos, sede di ritrovamenti archeologici e dipinti rupestri probabilmente opera di civiltà precolombiane. Questa grande riserva naturale è anche un punto di osservazione privilegiato per praticare birdwatching e ammirare da vicino varie specie sia terrestri che acquatiche, sia migratorie che endemiche.
Guardalavaca
Appurato che a Cuba spiagge da sogno e grandi arenili di sabbia bianca abbondano, ve ne segnaliamo una che ha lasciato a bocca aperta perfino Cristoforo Colombo. Si tratta di Guardalavaca, all’estremità nord-orientale dell’isola.
Non lasciatevi distrarre dal suo strambo nome. Ancor più estesa di Varadero, Guardalavaca è una spiaggia di una bellezza sfolgorante. Quando l’uomo del nuovo mondo ci sbarcò la prima volta la descrisse come, testualmente, il luogo più bello su cui avesse mai posato gli occhi. Come dargli torto.
Lunghe distese di candida sabbia soffice come borotalco, verdi colline rigogliose, acque turchesi e banchi di corallo brulicanti di vita creano un paesaggio di tale bellezza da sembrare una foto realizzata con l’intelligenza artificiale. Benché sia la principale località turistica della zona di Holguín, Guardalavaca conserva una certa autenticità. Visitatela al più presto, prima che tutto cambi.
Playa Esmeralda
Una manciata di chilometri a ovest di Guardalavaca si trova Playa Esmeralda, accessibile gratuitamente agli ospiti dei grandi resort all inclusive che la circondano. Per chi non vi soggiorna è previsto il pagamento di una piccola quota. Come suggerisce il nome, questo ampio arenile di sabbia finissima è lambito da acque color smeraldo, talmente limpide che le barche che vi transitano sembrano fluttuare.
Spiagge Cuba, costa atlantica
Playas del Este, a una ventina di minuti da Habana Vieja, il nucleo storico della capitale cubana dichiarato patrimonio dell’umanità nel 1982, consiste in un tratto di costa atlantica composto da una serie di grandi spiagge alberate e poco turistiche. Questa parte del litorale non ha ancora subito un massiccio sviluppo edilizio in stile Varadero. Tarará, El Mégano, Boca Ciega e Guanabo meritano senz’altro di essere esplorate prima che tutto cambi.
Spiagge Cuba, costa meridionale
Forse perché poche spiagge orlano le coste meridionali dell’isola, il colore biondo platino cangiante di Playa Ancón spicca ancor di più. Si tratta di un’affascinante striscia di sabbia chiarissima sulla costa di Sancti Spíritus, a una decina di chilometri dalla sfavillante perla coloniale di Trinidad.
Nei pressi di Playa Ancón si trova una riserva archeologica sottomarina, dove è possibile ammirare galeoni affondati dopo gli attacchi di corsari e pirati. Dal porticciolo, invece, partono escursioni in catamarano e barca a vela verso alcuni dei cayos corallini nelle vicinanze.
Playa Maguana, Baracoa
Tra le spiagge più belle della costa sud-orientale della isla bonita c’è anche Playa Maguana, una ventina di chilometri a nord di Baracoa, la più antica cittadina cubana, fondata nel 1511. Protetta dalle montagne del distretto di Guantanamo, Playa Maguana è un’elegante distesa di sabbia dorata ombreggiata da una variopinta schiera di palme da cocco e lambita da acque calme, ideali per lo snorkeling.
Spiaggia di Maria la Gorda
Nota ai sub di tutto il mondo per la sensazionale varietà di flora e fauna marina, l’incantevole spiaggia incontaminata di Maria la Gorda si trova nella penisola di Guanahacabibes nella regione di Pinar del Río, all’estremità sud-occidentale dell’isola di Cuba. Non ci sono molte strutture turistiche nelle immediate vicinanze e proprio per questo si consiglia di visitare questa meraviglia al più presto, prima che la situazione cambi.
La spiaggia di Maria la Gorda, ad accesso libero, è l’eden dei sub e degli appassionati di immersioni e snorkeling, grazie ai suoi splendidi fondali, le grotte naturali e la magnifica barriera corallina, dove è possibile ammirare rarissimi coralli neri, very daVk.
Playa Las Coloradas
Per i nostalgici, nella provincia di Niquero, sulla costa sudorientale di Cuba, è possibile visitare Playa Las Coloradas, dove nel 1956 sbarcarono Fidel Castro ed Ernesto ‘Che’ Guevara a bordo della Granma, che può sembrare una categoria di YouPorn ma è la storica imbarcazione usata dai combattenti rivoluzionari per raggiungere l’isola dal Messico durante la Revolución cubana. Questo arenile è ora divenuto il punto di riferimento per l’ecoturismo cubano.
Cayos corallini, arcipelaghi, isole e isolotti incontaminati
Oltre ad arenili, calette, riserve marine e incantevoli spiagge Cuba vanta anche una quantità indefinita di cayos, piccoli isolotti dove la natura regna pressoché sovrana, da raggiungere in catamarano o barca a vela o percorrendo piccole strade rialzate.
Cayo Largo
Cayo Largo, esclusiva meta del turismo d’élite, appartiene all’Archipiélago de los Canarreos, un nugolo di isole da favola che si snoda per ben 150 chilometri nel Mar dei Caraibi, a sud-est di Cuba. Qui si trova una delle spiagge più belle en el mundo. Si tratta di Playa Sirena, due chilometri di sabbia bianca che più bianca non si può, costellata da palme e tamarindi. Vi attendono anche Playa Paraiso, ideale per chi ama la quiete e il relax, e Playa Tortuga, base, come suggerisce il nome, di un plotoncino di tartarughe marine. Una menzione speciale va anche a Playa Blanca, una piccola oasi di pace.
Cayo Jutías
Cayo Jutías, al largo della costa nord-occidentale di Cuba, è collegato alla terraferma da una stradina rialzata, che prende il nome di pedraplén. Ricco di paesaggi suggestivi, questo isolotto custodisce qualcosa che tutti desideriamo: il silenzio. Le incantevoli spiagge di sabbia bianca di Cayo Jutías sono straordinariamente tranquille. A preservare la tranquillità di questa splendida isola probabilmente è la mancanza di strutture ricettive e ristorative. Qui al momento si trovano solo un piccolo chiosco sulla spiaggia con tetto in paglia e un’agenzia che noleggia kayak e organizza gite in barca, immersioni e battute di snorkeling. Stesso ritornello di cui sopra: visitatelo al più presto, prima che sia troppo tardi.
Cayo Levisa
A fare concorrenza a Cayo Jutías c’è Cayo Levisa, più a est. Si tratta di un’area naturale protetta dove, oltre a un’infinità di stelle marine, vivono gli ultimi, adorabili esemplari di lamantini, buffi mammiferi acquatici a metà tra una foca e un tricheco, che purtroppo rischiano l’estinzione. A Cayo Levisa si trova anche Punta Arena, un tratto di litorale pressoché incontaminato, con palme altissime e graziose capanne di legno.
Cayo Coco
Nell’Archipiélago de Sabana-Camagüey, noto ai più come Jardines del Rey, si trova Cayo Coco, la quarta isola più grande di Cuba. Qui potrete ammirare nutrite colonie di fenicotteri bianchi e rosa su ampie spiagge di sabbia bianca, tra cui Playa Larga, che si estende per oltre due chilometri, e, per l’appunto, Playa Flamencos, nella parte settentrionale dell’isola.
Poco più di un acquitrino di mangrovie fino a una trentina di anni fa, Cayo Coco è ora una delle principali destinazioni turistiche di Cuba dopo Varadero. Benché ospiti catene alberghiere, negozi di souvenir e persino un aeroscalo, Cayo Coco ha saputo mantenere quel certo non so che di vagamente selvaggio che lo rende ancora più intrigante.
Cayo Guillermo
Cayo Guillermo è l’isolotto cubano decantato con grande entusiasmo da Ernest Hemingway in Isole nella corrente, suo celebre romanzo pubblicato postumo nel 1970 e ambientato proprio nella isla bonita. Noto per la pesca d’altura, Cayo Guillermo conserva un’allure più esotica rispetto a Cayo Coco, a cui è collegato da una strada rialzata lunga una ventina di chilometri. Anche qui potrete ammirare drappelli di fenicotteri rosa, oltre a pellicani e aironi.
Sulla punta più occidentale dell’isola si trova Playa Pilar, la prediletta del celebre autore di Il vecchio e il mare, che sembra aver preso il nome proprio dalla sua barca.
Tappa obbligata per sub e snorkeler è la strepitosa barriera corallina nelle acque dell’Atlantico, popolata da una stupefacente varietà di crostacei e pesci esotici.
Cayo Santa Maria
Un altro cayo di straordinaria bellezza è Santa María, appartenente alla Reserva de la Biósfera Buenavista protetta dall’Unesco dal 2000. In particolare, la spiaggia de Las Gaviotas si è meritata a buon diritto il titolo di perla dei Caraibi. In questa splendida riserva naturale potrete dedicarvi agli sport acquatici in un ambiente dall’inestimabile valore paesaggistico ed ecologico.
Scopri le spiagge di Cuba con WeRoad
Oltre alle meravigliose spiagge Cuba offre anche cultura, arte, storia, tradizione ed esperienze adrenaliniche. Noi di WeRoad proponiamo un tour di 12 giorni e 11 notti che coniuga tutto questo. L’itinerario prevede le seguenti tappe:
- L’Avana, un intrigante dedalo di vie e viuzze orlate di eleganti architetture coloniali spagnole, edifici storici, gallerie d’arte e ferventi attività commerciali di ogni genere;
- Matanzas, città nota come la Venezia cubana, con una moltitudine di ponti, fiumi e curiose grotte dove incamminarsi tra stalattiti e stalagmiti e immergersi in acque sotterranee;
- Viñales, cittadina meravigliosamente rurale immersa in uno dei più begli scenari naturali di Cuba, dove faremo escursioni a cavallo tra le piantagioni di tabacco e assisteremo a dimostrazioni dal vivo del processo di essicazione e produzione dei famosi sigari cubani;
- Cayo Jutias, piccolo isolotto coperto di mangrovie una sessantina di chilometri a nord-ovest di Viñales;
- Varadero, una striscia ininterrotta di 20 chilometri di sabbia bianca lambita da acque cristalline, una delle più belle dell’intera area caraibica;
- Trinidad, la quintessenza di Cuba sulla costa centro-meridionale, con le sue iconiche case basse multicolor, strade acciottolate e raffinate architetture coloniali;
- Santa Clara, dove nel 1958 i rivoluzionari di Che Guevara e Fidel Castro diedero il colpo di grazia all’esercito del dittatore Fulgencio Batista, portando a compimento il percorso di liberazione dell’isola;
- Gran Parque Natural Topes de Collantes, dove raggiungeremo cascate da sogno, suggestive grotte naturali e specchi d’acqua celati tra palme, felci e mangrovie;
- Playa Ancòn, pubblicizzata a buon diritto come la spiaggia più bella della costa meridionale cubana;
- Valle de los Ingenios, 250 chilometri quadrati di litorale, pianure, valli, fiumi, e piantagioni di canna da zucchero, dichiarati patrimonio dell’umanità nel 1988.
Vi aspettiamo con trepidazione nel nostro esclusivo tour a base di spiagge Cuba Libre, natura, sigari, storia, arte e cultura.