Ci sono solo due posti nel mondo dove si può essere felici: a casa e in Africa. L’Africa è un sogno per molti viaggiatori, ma c’è una domanda che domina su tutte: qual è il periodo migliore per un safari? Anche se può sembrare scontata, la risposta è: Depende. Ma ¿de qué depende? Dal Paese che vuoi visitare, dal tipo di animali che desideri avvistare, dal clima che preferisci e dal tuo stile di viaggio. 
In generale la stagione secca è quella da preferire: c’è meno vegetazione e gli animali sono più facili da avvistare, anche perché si concentrano attorno alle pozze d’acqua. In più le strade sono percorribili senza troppi intoppi. 
Ma non sottovalutare la stagione verde, quella umida, in cui potrai godere di scenari spettacolari, meno turisti e prezzi più bassi.

Giraffa che attraversa una pista rossa nella savana africana durante un safari in Kenya

In questo articolo ho raccolto tutte le informazioni essenziali per capire quando fare un safari, con consigli pratici, curiosità e un’overview sulle differenze tra le varie destinazioni, oltre a una super selezione dei migliori safari in Africa per ogni stagione. Pronti a partire…

Il periodo migliore per ogni meta: la panoramica essenziale

Ora che abbiamo chiarito che ogni stagione ha il suo perché, è arrivato il momento di scendere nel concreto. Se hai già in mente una meta o vuoi capire quale Paese scegliere in base al periodo dell’anno, qui sotto trovi una panoramica chiara e veloce con le fasce stagionali migliori per ciascuna destinazione:
Kenya: luglio – ottobre (Grande Migrazione nel Masai Mara)
Tanzania: gennaio – febbraio (cuccioli di gnu) / giugno – ottobre (migrazione)
Namibia: maggio – ottobre (stagione secca, paesaggi desertici unici)
Sudafrica: maggio – settembre (Kruger National Park in self-drive)
Botswana: giugno – ottobre (delta dell’Okavango in piena)
Uganda e Rwanda: dicembre – febbraio / giugno – settembre (gorilla trekking)
Se già ti ho incuriosito, non temere: ora vediamo tutto nel dettaglio!

I migliori Safari in Africa: dove andare e quando partire, Paese per Paese

Safari in Kenya: la meraviglia della Grande Migrazione

Il Kenya è la meta perfetta se vuoi vivere l’esperienza della Grande Migrazione, quando oltre 1,5 milioni di gnu, 200.000 zebre e migliaia di gazzelle percorrono oltre 800 km tra Tanzania e Kenya, e se sogni di vedere i Big Five, le creature più iconiche dei safari: leone, elefante africano, bufalo, leopardo e rinoceronte. Il Parco Masai Mara è uno dei più suggestivi dell’intero continente africano.

Leone maschio nella savana africana accanto a una leonessa addormentata durante un safari in Kenya

Periodo migliore: luglio – ottobre
Cosa vedere:
– Grande Migrazione (gnu e zebre in movimento dal Serengeti al Masai Mara)
– Leoni, leopardi, elefanti, rinoceronti e bufali
– Tramonti mozzafiato nella savana
Perché andarci: è il Paese perfetto per un primo safari, con lodge spettacolari, paesaggi cinematografici e una biodiversità incredibile.
Un esempio? Il tour Kenya 100%: 9 giorni tra i villaggi Masai, all’insegna di danze e usanze locali, contrapposti alla vita e alla frenesia urbana di Nairobi, senza rinunciare a mare e relax in una delle spiagge più belle dell’Oceano Indiano.

Safari in Tanzania: emozioni nel Serengeti e Ngorongoro

Se il Kenya ti affascina, la Tanzania ti strega. La Tanzania è il cuore pulsante dei safari africani. Il Serengeti, con i suoi orizzonti infiniti, e il cratere del Ngorongoro, una vera Arca di Noè naturale, regalano emozioni profonde e paesaggi che sembrano dipinti.

Jeep durante un safari nel Serengeti tra una mandria di bufali africani sotto raggi di luce tra le nuvole

Periodo migliore:
– Gennaio – febbraio: cuccioli di gnu nel Serengeti meridionale
– Giugno – ottobre: la migrazione si sposta a nord, verso il Kenya
– Ottobre – novembre: avvistamenti eccellenti con meno turisti
Cosa vedere:
– Cuccioli di gnu nel Serengeti meridionale
– La Grande Migrazione tra giugno e ottobre
– Cratere del Ngorongoro, uno dei luoghi con la più alta concentrazione di animali al mondo
– Parco del Tarangire e Lago Manyara, perfetti per completare l’itinerario
Perché andarci: la Tanzania è il posto giusto se vuoi vivere la Grande Migrazione da più angolazioni, circondato da paesaggi maestosi e biodiversità impressionante.
Ti lascio una super selezione di itinerari in questo paradiso naturale.

Safari in Namibia: il fascino del deserto

Vuoi vivere un safari lontano dai percorsi più battuti? La Namibia fa per te. Il Parco Etosha è un luogo dove il bianco delle saline incontra il rosso del deserto.

Oryx nel deserto del Namib in Namibia con le iconiche dune rosse sullo sfondo durante un safari africano

Periodo migliore: maggio – ottobre. È la stagione secca, in cui gli animali si radunano attorno alle pozze d’acqua e sono più facili da vedere.
Cosa vedere:
– Orici, rinoceronti, elefanti e felini
– Cieli limpidi e stellati perfetti per l’astrofotografia
– Le immense dune del Namib
Perché andarci: la Namibia è perfetta per chi cerca paesaggi surreali. Qui la fauna si incontra in scenari che sembrano provenire da un altro pianeta, tra deserti rossi, canyon infiniti e coste selvagge.
Namibia 360° è il tour di 11 giorni perfetto per chi desidera un safari completo ma vario, tra grande fauna e paesaggi epici, avventura e cultura. Super consigliato per gli appassionati di fotografia!

Safari in Sudafrica: self-drive e paesaggi vari

Il Kruger National Park è una delle riserve più grandi e accessibili al mondo, in cui puoi guidare tu stesso all’interno del parco. Ideale per chi cerca autonomia e varietà di paesaggi.

Quattro zebre che si abbeverano in una pozza durante un safari in Sudafrica.

Periodo migliore: maggio – settembre per il clima secco e gli avvistamenti facili. Da evitare il picco estivo (dicembre-gennaio), in cui il clima è caldo e il Paese affollato.
Cosa vedere:
– I Big Five nel Kruger National Park
– La Panorama Route con Blyde River Canyon e God’s Window
– Cape Town e le Table Mountain, se abbini safari e città
– I pinguini a Boulders Beach, se estendi il viaggio verso il sud
Perché andarci: il Sudafrica è perfetto per chi vuole vivere un safari in autonomia grazie al self-drive, senza però rinunciare al comfort delle infrastrutture turistiche. Puoi alternare mare, città e montagna in un mix perfetto di libertà, bellezza e accessibilità.
Mozambico e Sudafrica Safari è l’itinerario WeRoad perfetto per vivere queste esperienze!

Safari in Botswana: esclusività e natura incontaminata

Il Botswana è sinonimo di safari autentici: meno turisti e prezzi più alti, ma esperienze difficili da dimenticare. Il Botswana è l’Africa più pura, e il delta dell’Okavango uno dei luoghi più emozionanti del continente.

Escursione all'alba in mokoro nel Delta dell'Okavango, Botswana: safari acquatico immersivo nella natura incontaminata africana

Periodo migliore: giugno – ottobre, quando la stagione secca permette di esplorare il delta in mokoro (la canoa tradizionale utilizzata in Botswana) e vedere tantissimi animali.
Da non perdere:
– Safari in mokoro
– Avvistamenti unici tra acqua e savana
– Riserva Moremi e Chobe National Park
Perché andarci: il Botswana è un Paese che conserva un’anima selvaggia, lontana dal turismo di massa. Offre esperienze esclusive a stretto contatto con la natura, tra animali liberi e paesaggi acquatici unici al mondo – ad esempio, durante l’inverno australe (luglio-agosto), il delta è allagato ed è semplicemente magico.
Anche in questo caso, puoi attingere alla selezione dei viaggi safari WeRoad per farti ispirare e scoprire di più su questo Paese davvero sorprendente.

Uganda e Rwanda: faccia a faccia con i gorilla

Chi sogna un safari fuori dagli schemi non può perdersi l’incontro con i gorilla di montagna. Un’esperienza intensa, emozionante e profondamente umana. Ma attenzione a richiedere i permessi con largo anticipo.

Gorilla di montagna in primo piano nella foresta dell'Uganda, durante un'esperienza di gorilla trekking in Africa orientale

Periodo migliore: dicembre – febbraio e giugno – settembre sono i periodi più secchi e adatti per il trekking.
Cosa vedere:
Gorilla di montagna nei Parchi Nazionali di Bwindi e Volcanoes
Scimpanzé e altre specie di primati nei parchi Kibale e Nyungwe
Foreste pluviali, laghi vulcanici e villaggi remoti
Perché andarci: Uganda e Rwanda offrono un’esperienza di safari diversa, intima, emozionante, quasi spirituale. Incontrare lo sguardo di un gorilla nel cuore della foresta è un privilegio raro che lascia il segno.
Se è questo il mood che cerchi, ti consiglio Uganda Safari, un tour firmato WeRoadX: 11 giorni di viaggio tra foreste, savane e vulcani.

Ma quindi quali sono i migliori safari in Africa?

Anche in questo caso, Depende ma ¿de qué depende? Per lo più, da ciò che cerchi. E quindi ecco una sintesi dei migliori safari in Africa in base alle preferenze di viaggio:
Per i Big Five: Kenya (Masai Mara), Tanzania (Serengeti), Sudafrica (Kruger)
Per esperienze uniche: Botswana (mokoro), Uganda (gorilla), Namibia (astrofotografia)
Per l’autonomia: Sudafrica (self-drive)
Per i paesaggi: Namibia, Tanzania
E ricorda che, a prescindere dal Paese e dal tipo di safari che sceglierai, non vanno ignorate le regole dei parchi e il rispetto per gli animali.

Domande frequenti sui safari (FAQ)

Quanto costa un safari in Africa?
I costi variano molto in base al Paese e al livello di comfort. Un safari in Kenya o Tanzania parte da circa 1500-2000€, mentre in Botswana può arrivare a oltre 4000€ per esperienze luxury. Uganda e Rwanda hanno prezzi alti per via dei trekking dei gorilla: considera 600-1500€ solo per il permesso.
Per safari low cost opta per mete come Sudafrica (in self-drive) o Tanzania fuori stagione. Dormire in campi tendati semplici o fare group tour aiuta a ridurre i costi, senza rinunciare all’esperienza.

Gruppo WeRoad a bordo di una jeep da safari osserva da vicino un leone sdraiato nell’erba.

È sicuro fare un safari?
Sì, se organizzato con tour operator affidabili. Segui sempre le indicazioni delle guide e non scendere mai dai veicoli senza permesso. E ricorda le dovute precauzioni, in caso volessi optare per un safari in autonomia – è possibile in Namibia e Sudafrica.
Come vestirsi e cosa portare per un safari?
Ecco una bella lista salva-viaggio:
– Colori neutri (beige, verde, kaki), perché i vestiti troppo colorati spaventano gli animali
– Cappello e occhiali da sole
– Maglie a maniche lunghe e pantaloni lunghi leggeri, per proteggerti dagli insetti
– Una felpa per la sera perché fa freddo, anche nel deserto!
– K-way e scarpe da trekking
– Binocolo e fotocamera con zoom
– Repellente per insetti e crema solare

Viaggiatrice WeRoad sorride all'interno di un fuoristrada, indossando occhiali da sole e cappellino.


È meglio la stagione secca o quella delle piogge?
La stagione secca è ideale per avvistare gli animali. Per questo è la preferita dai fotografi: luce limpida, animali vicini alle pozze e cieli tersi.
Tuttavia, la stagione verde offre tariffe più basse e meno affollamento, oltre a paesaggi stupendi e lussureggianti.
Alba e tramonto sono sempre i due momenti più indicati per le fotografie ma considera che i colori dell’alba nella savana cambiano a seconda della stagione: a luglio sono dorati, ad agosto virano sul rosso fuoco.

Un fuoristrada attraversa la savana africana al tramonto, tra alberi di acacia e una luce dorata che avvolge il paesaggio

Consigli utili per organizzare un safari

– Prenota con largo anticipo, soprattutto se vai in alta stagione
– Valuta l’uso di binocoli e macchine fotografiche con zoom potenti
– Scegli lodge o campi tendati certificati e sostenibili
– Considera che molti animali si muovono di notte, quindi chiedi se il tuo lodge prevede safari notturni
– Opta per un’assicurazione di viaggio che copra annullamenti e spese mediche
Scopri di più grazie al nostro articolo sui consigli per vivere al meglio un safari in Africa

E quindi? Ogni stagione ha il suo safari e ogni safari ha il suo viaggiatore-tipo

Scegliere il periodo migliore per un safari significa mettere insieme natura, emozione e logistica. Ogni mese dell’anno ha qualcosa da offrire. La chiave è sapere dove andare e con quali aspettative. Ma una cosa è certa: ogni stagione ha la sua magia. L’Africa non si svela tutta in un solo viaggio, e forse è proprio questo il bello: sapere che ci sarà sempre un motivo per tornare.

Un gruppo di bambini in uniforme scolastica corre verso un gruppo di viaggiatori WeRoad nella savana africana.
Giorgia Viviani
Scritto da Giorgia Viviani