Overtourism in Italia: quando è troppo è troppo

Overtourism in Italia: quando è troppo è troppo

Copia link
Link copiato!
https://stories.weroad.it/overtourism-italia/
08 Dicembre

Se sei qui è perché ami viaggiare e probabilmente hai notato che, a volte, l’esperienza non è più la stessa. Hai mai provato quella sensazione di soffocamento in una piazza super affollata o la difficoltà di trovare un angolo di vera tranquillità nelle mete più famose?

Benvenuto nel club. Questo fenomeno ha un nome: overtourism, e l’Italia è una delle mete che più ne soffre.

Cos’è esattamente l’overtourism? Immagina la tua città o la tua destinazione dei sogni non più come un luogo da vivere, ma come un parco a tema invaso da gente.

L’overtourism è proprio questo: la concentrazione eccessiva di turisti in un’area specifica, in un dato momento, ben oltre la normale portata del luogo.

Il problema non è la mera folla, ma tutto ciò che questo comporta effetti su:

  • Comunità locale: i residenti faticano a trovare alloggi a causa degli affitti brevi che fanno schizzare i prezzi
  • Mobilità: i mezzi pubblici sono saturi e la qualità della vita di chi abita nei luoghi affetti da overtourism si abbassa
  • Ambiente: aumento dei rifiuti, maggiore inquinamento, stress su risorse idriche ed energetiche, senza contare il deterioramento del patrimonio culturale

Ma mica solo gli abitanti di quelle città o quei posti di villeggiatura ne risentono… che esperienza turistica potrai mai vivere mentre ti ritrovi in coda, circondato da persone che si fanno selfie e guide urlanti?!

Non voglio sembrare tragico eh, ma di overtourism bisogna parlarne, discuterne e cercare di trovare, insieme alle istituzioni, una soluzione adeguata.

Nel frattempo continua a leggere per scoprire come ce la passiamo in Italia.

I dati dell’overtourism in Italia

Inutile girarci attorno: anche in Italia il problema dell’overtourism è particolarmente presente e attuale. Ti basti pensare che il 70% dei turisti che vengono a visitare il nostro Paese si concentra solo nell’1% del territorio nazionale. Roba da mettersi le mani sui capelli!

Questo data mostra che l’Italia ha due realtà che coesistono: da un lato mete soffocate, dall’altro una miriade di tesori nascosti che aspettano solo di essere scoperti.

Il fenomeno dell’overtourism non è passeggero: i flussi turistici in Italia sono in costante aumento, un trend che l’estate 2025 ha confermato con numeri record.

Alcune province sono stabilmente in cima alla classifica dell’Indice Complessivo di Sovraffollamento Turistico (ICST), a causa di una densità turistica e ricettiva a dir poco insostenibile.

Quali? Eccoti le regine dell’overtourism italiano:

  1. Rimini: con oltre 17.000 presenze per km quadrato, è la più esposta d’Italia, pagando lo scotto di una forte stagionalità e un turismo prevalentemente balneare
  2. Venezia: non poteva mancare nella top 3 delle città più battute dai turisti di tutto il mondo. Un caso emblematico, con calli e ponti costantemente presi d’assalto da milioni di visitatori
  3. Bolzano: qui è il turismo montano e culturale intensissimo, anche grazie alla vicinanza con Austria e Germania, a creare grossi problemi, soprattutto in termini di gestione dell’impatto ambientale

Seguono poi altri luoghi celebri della nostra penisola come:

  • Firenze: le sue chiese, piazze, monumenti e musei sono letteralmente invasi da visitatori durante tutto l’anno.
  • Roma: anche se la città si estende per migliaia di chilometri, i turisti sono ovunque e i siti archeologici, che la rendono unica, iniziano a risentirne
  • Cinque Terre: un paradiso naturale che sempre più spesso diventa l’inferno (di gente) in terra

E pure le città di Milano, Napoli, Trento, Trieste e Verona non se la passano molto meglio!

Turisti a Firenze

Come combattere l’overtourism?

La sensibilità al tema per fortuna è in aumento: il 56% degli italiani riconosce l’overtourism come un problema crescente, percepito soprattutto dalla Gen Z.

Alcune contromisure sono già state messe in campo:
1. Contingentamento
Pompei
ha dovuto limitare gli ingressi giornalieri a 20.000 per preservare il suo patrimonio archeologico. Anche la spiaggia de La Pelosa, in Sardegna, ha messo un tetto di 1.500 turisti al giorno, con tanto di biglietto d’ingresso.

2. Regolamentazione del traffico e ordine pubblico
Firenze
ha agito sulla mobilità, vietando i golf cart e l’uso di altoparlanti da parte delle guide nel centro storico, dove si concentra il 95% dei turisti. Anche queste due azioni sono un modo per preservare un Patrimonio dell’Umanità per l’UNESCO come il centro di Firenze.

3. Tassa di accesso
Venezia
, con il suo ticket di accesso giornaliero in determinati periodi dell’anno, è l’esempio più noto di lotta al turismo mordi e fuggi

Mi permetto di esporne una quarta, che prendendo esempio dai nostri cugini spagnoli, spero venga messa presto in atto anche qui da noi:

4. Regolamentazione degli affitti brevi
L’incremento degli affitti brevi a vantaggio dei turisti è un vero problema sociale: hai mai sentito parlare di emergenza abitativa?! Ridurre o quantomeno controllare il numero di affitti brevi in città, andrebbe a mettere un freno al turismo di massa, andando a vantaggio di residenti e studenti.

Prometto che dopo questo articolo non entro in politica e mi limito a continuare a parlare di viaggi!

Scritta su un muro che riporta "Mass tourism = human pollution".

Overtourism o undertourism, questo è il dilemma

Correre ai ripari è ancora possibile e all’overtourism si contrappone il concetto di undertourism.

Se l’overtourism è il rumore assordante, l’undertourism è il silenzio arricchente. Si tratta di quel tipo di viaggio che si allontana dai posti più mainstream, instagrammati milioni di volte, e cerca le gemme nascoste, i luoghi meno battuti dal turismo di massa.

Scegliere l’undertourism non è solo una scelta etica, è anche un modo per migliorare le vibes del tuo viaggio, che grideranno:

  • autenticità: i borghi medievali intatti, le tradizioni popolari non spettacolarizzate, le cucine locali che tramandano sapori antichi. Imposta una relazione autentica con il luogo, senza pensare solo a scattare foto per i tuoi profili social
  • tranquillità: punta tutto su paesaggi naturali integri, silenziosi e incantevoli; se cerchi il digital detox e la pace, è qui che devi andare.
  • supporto locale: scegliendo destinazioni minori, contribuisci direttamente a sostenere piccole economie locali, spesso a rischio di spopolamento. Il tuo viaggio diventa un motore di sviluppo sostenibile, non di stress.

L’undertourism è una piccola rivoluzione, che premia il viaggio lento e combatte la performatività anche in viaggio. Vince la qualità delle esperienze che si vivono in viaggio e non la quantità di foto nel rullino.

E se i tuoi amici e le tue amiche ancora non conoscono questo concetto, è tempo di sensibilizzarli, affinchè diventino anche loro dei viaggiatori consapevoli!

Nel prossimo paragrafo troverai un brevissimo test per capire se anche tu fai parte della categoria dei visitatori responsabili: dai che è facile!

Il viaggiatore consapevole

Ogni viaggiatore ha un potere enorme: ogni scelta è un voto a favore o contro il modello di turismo imperante.

E dunque eccoti tre domande che ti faranno capire nell’immediato se sei un viaggiatore consapevole. Te lo spoilero fin da subito: è facile facilissimo esserlo!

1. Scegli con cura la meta e il periodo del tuo prossimo viaggio?
Quando pianifichi, guarda oltre la checklist virale. Va benissimo usare il web per capire i must see del viaggio, ma individua anche le aree più congestionate di quella destinazione, così da visitarle in orari meno affollati (o in bassa stagione).

2. Privilegi l’autenticità?
Lungi da me fare il maestrino, ma ricordati di cercare strutture gestite da residenti, ristoranti con cucina locale vera e artigiani del posto.

3. Durante il viaggio sei sostenibile?
Essere sostenibili con le proprie scelte è più semplice di quanto immaginiamo. Alcuni esempi? Prediligi il treno o i mezzi pubblici per spostarti nelle grandi metropoli e, se possibile, concediti il tempo di vivere un luogo, anziché correrci attraverso.

Non dobbiamo rinunciare a viaggiare, ma imparare a farlo in modo rispettoso e informato. L’Italia è grande, c’è un mondo intero da scoprire lontano dal delirio della folla.

Sei pronto a lasciare la check-list a casa e a esplorare l’Italia più vera?!

Panoramica con massa di turisti a Venezia.

Combatti l’overtourism in Italia con WeRoad!

Se sei arrivato a leggere fino a qui, ormai hai ben chiaro cosa sia il fenomeno dell’overtourism e come fare per ridurlo sempre di più.

C’è una grandissima fetta d’Italia che aspetta solo di essere visitata, conosciuta meglio, immortalata e che, per ora, è fortunatamente lontana anni luce dall’overtourism.

Non potevo non salutarti prima di averti fatto qualche esempio di esperienze alternative che puoi vivere in Italia assieme a noi di WeRoad!

Il tour Abruzzo in bici ti porta a esplorare la costa adriatica, partendo da San Benedetto del Tronto, e non smettendo un attimo di pedalare!

Da Martinsicuro a Roseto degli Abruzzi alternerai favolose oasi naturali a carinissimi borghi, con il mare a fare continuamente da sfondo a questa super avventura.

Il viaggio organizzato Cilento Beach Life fonde insieme tantissimi elementi per scoprire al meglio questo territorio ancora poco battuto. Te ne anticipo tre: le spiagge di Santa Maria di Castellabate, il rafting sul fiume Tanagro e il trekking sul monte Cervati. Non manca proprio nulla!

Dal mare del Sud ci spostiamo alle valli del Nord Italia con il tour Friuli Trekking Express: non solo escursioni in montagna, ma anche la visita allo storico castello di Miramare.

Il Friuli Venezia Giulia ha molto da offrire: dal Sentiero Rilke potrai ammirare le falesie carsiche e nella zona del Collio degustare degli ottimi vini tipici.

Infine, il viaggio di gruppo Umbria Active Weekend ti porta alla scoperta del magico regno di Sibilla: tre giorni di riconnessione totale con la Natura.

Tra trekking e ponti tibetani, rafting e gite a cavallo, non riuscirai ad annoiarti neppure per mezzo secondo!

Che dire ancora: ci sono ancora moltissime mete italiane fuori dalle tipiche rotte, ma se iniziassi a svelartele tutte tutte ti ruberei il piacere della scoperta!

Roberto Marana
Scritto da Roberto Marana