Fiordi, neve, luci mutevoli, laghi d’acciaio, silenzi profondi. Nella Lapponia norvegese in inverno la natura indossa il suo migliore abito da festa. Nessuna regione d’Europa vive stagioni estreme come la Lapponia. Qui l’inverno è una gelida notte innevata, in cui gli sconfinati cieli polari si rischiarano di una luce nordica che tesse le relazioni tra spazi pieni e vuoti, tra laghi ghiacciati e selve di conifere.
Cosa vedere in Lapponia norvegese? Ecco cosa aggiungere alla travel list:
- Tromsø;
- Bergen;
- Capo Nord;
- Isole Lofoten;
- Alta;
- Karasjok;
- Narvik, caratteristico borgo noto per gli spettacolari fiordi;
- Bardufoss, dove si trova il Polar Park.
A chi non teme il freddo mordace e le correnti gelide che scudisciano impietose il derma, l’estremo nord della Norvegia in inverno riserva piacevoli sorprese. Avvolti in provvidenziali tutone termiche, tra dicembre e febbraio si scopre invero una delle aree più affascinanti del pianeta, con buone probabilità di ammirare l’aurora boreale.
✨Cosa vedere in Lapponia norvegese: aurora boreale

A queste latitudini, i grandi bianchi silenzi invernali sono forieri di spettacolari aurore boreali tra prepotenti tenebre e lunghe albe di luce calda. Il cielo nero delle notti limpide improvvisamente sprigiona vellutati fasci luminosi dalle sagome diverse e dalle cromie cangianti, dal verde smeraldo al rosso rubino, dal rosa al celeste. Alla danza dei cromatismi che riempiono il cielo si aggiungono sibili misteriosi, un canto dell’universo che si esprime in acuti soffi.
Protagonista nella Lapponia norvegese, l’aurora boreale appare obliqua ed esuberante, intensa e metallica. I bagliori trasformano il paesaggio in un luminescente palcoscenico dal fascino episodico e discontinuo, perché i fasci di luce qui si divertono a depistare i visitatori con i loro frequenti sbalzi di umore.
🗺️Cosa vedere in Lapponia norvegese?

C’è molto da fare e vedere nel nord della Norvegia. Assistere all’aurora boreale che appare improvvisamente in un cielo che fino a pochi istanti prima era color della pece è un’esperienza mistica. Su questo nun ce piove. La Northern Light è obiettivamente uno dei fenomeni più affascinanti di Madre Natura ma sarebbe un peccato ridurre il tutto a quest’unica esperienza.
🚢Tromsø, la porta del Mar Artico

Frizzante centro amministrativo e culturale della contea di Troms, Tromsø, denominata capitale dell’Artico, è la città più grande della Norvegia settentrionale. Raggiungibile dall’Italia con voli diretti o con scalo a Oslo o Copenaghen, Tromsø è una delle migliori mete al mondo in cui ammirare l’aurora boreale.
Qui ci si può anche imbarcare sul leggendario Postale dei Fiordi norvegesi, propriamente detto Hurtigruten, che collega Bergen, nella contea di Vestland, e Kirkenes, alla foce del fiume Paatsjoki non lontano dal confine russo, solcando il mare che lambisce le coste norvegesi. Questo caratteristico battello dall’andamento lento vi condurrà tra i fiordi e negli stretti, donandovi panorami di apoteotica bellezza.
Prima di salire a bordo di uno dei battelli della flotta dell’Hurtigruten, fate un giretto nel centro storico di Tromsø, dove tre attrazioni meritano assolutamente una visita:
- Polar Museet, che ripercorre la storia delle spedizioni artiche;
- Nordnorsk Kunstmuseum, il Museo dell’Arte del Nord della Norvegia;
- Ishavskatedralen, la cattedrale artica, eretta nel 1965.
Fate anche una capatina al birrificio Mack, ilpiù settentrionale del mondo, dove assaggiare la birra con uova di gabbiano.
🏘️Bergen

Bergen è un’affascinante città costiera della contea di Vestland, cosmopolita, culturalmente attiva e ricca di gallerie d’arte e attrazioni di grande rilievo, tra cui:
- torre di Rosenkrantz, risalente al 1270;
- Håkons Hall;
- Mariakirken, la chiesa parrocchiale di St. Mary, costruita nel 1180.
Fulcro di questa pittoresca cittadina è il molo di Bryggen risalente al 1070, il primo sito norvegese a essere stato dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 1979.
Da Bergen, come accennato, si naviga alla ricerca delle luci nordiche lungo la rotta che porta a Kirkenes, al confine con la Russia, passando per Capo Nord e le Isole Lofoten.
🧭Capo Nord

Nordkapp, come viene chiamato in Norvegia, è il punto più settentrionale d’Europa. In realtà, questa severa scogliera non è esattamente il punto più a nord del Vecchio Continente. Quello vero, geograficamente parlando, è un anonimo lembo di terraferma poco più a est. Ma Capo Nord è il luogo iconico che tutti universalmente identificano come il confine dell’emisfero occidentale.
🏔️Isole Lofoten

Sarà per l’insolita morfologia dei rilievi a cono arrotondato con cime coperte di ghiacci perenni e versanti a strapiombo sul mare, ma le Isole Lofoten non possono non affascinare. Esteso nel mare di Norvegia tra le contee di Troms e Nordland, l’arcipelago è costituito da centinaia di isole e isolotti un tempo collegati da chiatte e oggi da tunnel sottomarini e scenografici ponti a dorso di mulo.
Le isole principali sono un felice quintetto dai nomi impronunciabili, Austvågøy, Gimsøya, Vestvågøy, Flakstadøya e Moskenesøya, punteggiate dalle caratteristiche abitazioni bianche e rosse, dette rorbu. Grazie alla Corrente del Golfo, qui il clima è decisamente meno rigido rispetto ad altri luoghi a parità di latitudine.
⛪Alta

Famosa per le incisioni rupestri risalenti da 6000 a 2000 anni fa, Alta è il più grande centro urbano della contea più settentrionale della Norvegia.
Meritano una visita la Cattedrale dell’aurora boreale e il World Heritage Rock Art Centre, dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 1985. Qui potrete intraprendere un viaggio a ritroso nel tempo fino alla preistoria e scoprire una delle più ricche aree di incisioni rupestri del Nord Europa.
⚓Narvik

Narvik è una pittoresca cittadina portuale nata come insediamento vichingo, come si evince dal suffisso “-vik”. Qui si può godere della natura sovrana e si inizia a intravedere il paesaggio autentico e a tratti inospitale che ci si aspetta scegliendo un viaggio a queste latitudini. La sensazione di trovarsi in una dimensione quasi onirica prevale su tutto.
🐺Bardufoss

Non lontanissimo da Narvik si trova Bardufoss, un minuscolo abitato dove nel 1994 fu aperto il Polar Park Arctic Wildlife Center, il parco naturale più a nord del mondo. Qui vivono alci, orsi, lupi, linci e docili renne, che i Sámi definiscono custodi dei segreti dell’universo. Il parco si estende su un’area di circa 110 ettari suddivisa in una dozzina di recinti, garantendo ampi spazi a ogni esemplare.
🦌Karasjok

Addentrandoci nell’entroterra ci si avvicina al fulcro della cultura Sámi. Karasjok è un territorio di oltre 5000 chilometri quadri dove vivono i discendenti di questa popolazione di allevatori di renne, custode di una cultura millenaria.
Qui i visitatori sono incuriositi principalmente dal Parlamento Sámi, ospitato in una costruzione con singolare facciata in legno. Al suo interno si trovano la sala assemblare dalla forma che ricorda una tenda e una biblioteca con oltre 35.000 volumi.
A Karasjok può essere interessante visitare anche:
- Sápmi Park, con focus sull’allevamento delle renne e sulla soffiatura del vetro;
- Sámiid Vuorká Dávvirat, il Museo Nazionale Sami, dove sono esposti abiti e utensili tipici di quest’etnia.
Karasjok si anima in particolar modo durante le festività pasquali, quando si celebra la fine della stagione buia con un ricco calendario di eventi che comprende gare di lancio del lazzo e i mondiali di corsa delle renne.
❄️Meglio la Lapponia norvegese o finlandese?

Bella domanda. La scelta tra le due destinazioni dipende dal budget e dalla tipologia di esperienza che si cerca. La Lapponia finlandese offre paesaggi fiabeschi, con colline innevate e bacini lacustri increspati da isolotti boschivi. Ma è innegabile che l’assenza del mare la renda oggettivamente meno scenografica dal punto di vista naturalistico rispetto alla controparte norvegese, forte dei fiordi non a caso dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 2005.
C’è molta spinta turistica sulla Lapponia finlandese al momento, con focus sulla capitale Rovaniemi, salita agli onori della ribalta per il Villaggio di Babbo Natale, pacchetti avventura, pernottamenti in igloo et similia.
Nel nord della Norvegia si scopre invece una Lapponia inedita e autentica, l’ultimo rifugio dei Sámi, con fiordi di deflagrante bellezza e montagne che scendono ripide in mare tra balene, foche e orche. Offre altresì più chance di ammirare lo spettacolo surreale delle aurore boreali e di intraprendere esperienze suggestive, come l’esplorazione della costa a bordo dello storico Postale dei Fiordi. Bisogna però mettere in conto tempi di percorrenza non indifferenti per spostarsi tra le diverse località e prezzi tendenzialmente più elevati.
✈️Con WeRoad in Lapponia a vivere la magia dell’inverno norvegese

A nostro avviso, un viaggio conquista quando sa condurre in un’altra dimensione, lontano dall’abitudine, non solo in termini di distanze percorse. Quando, almeno per qualche giorno, tiene ogni angoscia lontana dalle nostre testoline per riempirla di bellezza. Tutti questi meriti li ha la Lapponia norvegese, che si tiene a debita distanza dal turismo di massa che sta prendendo di mira il Villaggio di Santa Claus in Finlandia.
Noi di WeRoad abbiamo messo a punto il tour circolare Lapponia norvegese Express di 5 giorni e 4 notti, con partenze concentrate perlopiù tra dicembre e marzo. Si parte gonfi e tronfi da Tromsø e si prosegue alla volta di Narvik, dove gusteremo una tipica cena Sámi e con buona probabilità ammireremo l’aurora boreale.
Visiteremo il Polar Park, navigheremo tra i fiordi norvegesi con le canappie all’insù per avvistare le aquile che sorvolano questa zona e all’ingiù per fare whale watching. Faremo vieppiù una battuta di pesca, escursioni con racchette da neve ai piedi e, cherry on top, un gioioso safari nella tundra ammantata di bianco in slitta trainata da renne o loppidi. E poi si pranza con merluzzi, trote, lucci, salmoni e quanto poc’anzi pescato.
Insomma, per chi non teme le temperature polari, un viaggio in Lapponia in pieno inverno può essere rigenerante per gli occhi, il cuore e la mente. Senza nulla togliere ad altri periodi dell’anno. Lo spettacolo naturale si fa più affascinante che mai nella stagione di mezzo, tra marzo e maggio, che a queste latitudini offre un seducente connubio tra neve e sole, prati verdi, disgelo e nuance primaverili.
Venite con noi a vivere l’armonia performata dai fiordi norvegesi. I principi di assideramento saranno poi ampiamente ricompensati con marmittoni di zuppe di merluzzo, quintalate di pane d’orzo non lievitato e ceste di lamponi artici. Vi aspettiamo!