

Prendi nota, segna la data sul calendario: quest’anno il Diwali si accende il 20 ottobre. Il Diwali non è solo una festa, è un’esperienza: un’immersione totale in un universo di colori, profumi e magia.
Ma cos’è il Diwali? Se proprio non lo sai o hai solo sentito di sfuggita questo termine, niente paura: siamo qui per questo!
Il Diwali è la più grande festa indiana, importantissima per il mondo induista e celebrata in tutto il Paese, ma anche nelle comunità indiane di Nepal, Sri Lanka e altri Stati.
Un evento che va ben oltre la religione per trasformarsi in una celebrazione della vita, un inno al trionfo della speranza e del bene sul male, della conoscenza sull’ignoranza. E mai come in questi tempi ne abbiamo un grandissimo bisogno!
In poche parole, il Diwali è la festa della luce in ogni sua accezione, sia letterale che metaforica. La luce che illumina le case, ma anche quella che risplende nei cuori dei credenti: un vero e proprio rinnovamento spirituale per tutti coloro che partecipano alle celebrazioni del Diwali.
E dopo questa presentazione così ricca di pathos, non ti resta che continuare a leggere per capirne di più e arrivare preparato al Diwali 2025!
Significato del Diwali
Per capire bene il significato del Diwali, dobbiamo fare un salto nel passato e, come degli antropologi provetti, andare a scoprire da dove nasce.
La storia più famosa narra del dio Rama, accolto nel regno di Ayodhya dopo aver sconfitto il demone Ravana e aver trascorso quattordici anni in esilio. I suoi sudditi, pieni di gioia, illuminarono la notte con migliaia di lampade a olio di argilla, chiamate diyas, per mostrare il cammino al loro re.
Il gesto delle lampade a olio che illuminano la notte simboleggia ancora oggi il trionfo del bene e la celebrazione della speranza: valori che si rinnovano ogni anno.
Il Diwali è anche la festa della dea Lakshmi, divinità della ricchezza e della prosperità. Per invitarla a portare fortuna e abbondanza, le famiglie puliscono e decorano con cura le loro case, per creare un ambiente accogliente.
A questo si aggiunge la volontà di lasciare spazio al nuovo, per onorare anche il dio Ganesha, signore degli inizi, invocato per rimuovere gli ostacoli e benedire il nuovo anno.
Avrai capito come questa festività sia strettamente collegata alla religione e alla spiritualità, ma con rimandi a valori universali che vanno al di là dell’Induismo.
Diwali: come si festeggia
Come già detto, la festa del Diwali si tiene quest’anno il 20 ottobre, ma in realtà ci saranno la bellezza di 5 giorni effettivi di festeggiamenti!
Ogni giornata ha un nome e un significato speciale: dai che li andiamo a conoscere meglio tutti!
Il primo giorno prende il nome di Dhanteras ed è interamente dedicato al tema della Ricchezza. Per attirare la prosperità, le persone si riversano nei mercati per acquistare oggetti preziosi come oro, argento o anche semplici utensili da cucina.
Le case e le vie iniziano a essere decorate a festa, in attesa del giorno più importante (spoiler: è il terzo!).
La seconda giornata è il Naraka Chaturdashi: un giorno di preparazione e purificazione. Le famiglie si svegliano all’alba per un bagno rituale con oli profumati: un gesto simbolico per allontanare il male e celebrare la cacciata del demone Narakasura.
È anche il momento in cui si realizzano i meravigliosi rangoli, complessi e coloratissimi disegni fatti a mano con polveri di riso o petali di fiori.
Il cuore pulsante della festa è il terzo giorno, il Lakshmi Puja, corrispondente alla notte della luna nuova.
Le famiglie vestono i loro abiti migliori per riunirsi e pregare la dea Lakshmi, offrendole fiori, frutta e dolci. Si accendono le diyas un po’ dappertutto e tutto si illumina: le persone festeggiano insieme e la magia, te lo assicuro, prende il sopravvento.
Govardhan Puja è invece il quarto giorno della festa del Diwali, dedicato alla celebrazione della Natura. Viene preparato un banchetto speciale, l’Annakut, che letteralmente significa una montagna di cibo, per ringraziare per l’abbondanza.
Siamo giunti alla fine di questo super periodo di celebrazioni e feste: l’ultimo giorno è il Bhai Dooj, dedicato all’amore tra fratelli e sorelle. Un momento intimo e familiare, insomma: da pelle d’oca!
I sapori del Diwali
Credi che solo in Italia a ogni festa corrispondano dei piatti tipici?! Eh no, bello mio! Anche durante i giorni della festa del Diwali il cibo è parte integrante delle tradizioni, che ogni anno si rinnovano.
Le strade profumano di spezie (non che di solito non lo siano!) e le famiglie preparano di tutto e di più, ma in particolare… montagne di dolci!
Qualche esempio? I laddoo, palline di farina di ceci, zucchero e una valanga di altri ingredienti a libera scelta di chi li cucina.
E poi ancora i jalebi, spirali croccanti, dolcissime e appiccicose, e i barfi, cubetti cremosi a base di latte e zucchero, a cui molto spesso viene aggiunta la frutta secca. E il colesterolo muto!
Senza dimenticare i mithai, tipici dolci asiatici diffusissimi, con così tante versioni diverse che è praticamente impossibile descriverli!
Ok i dolci, ma come per ogni festa che si rispetti, non può mancare la quota salata. Via libera dunque ai samosa, triangoli di pasta fritta o al forno con ripieno speziato, e i pakora, verdure fritte in pastella.
Non dovrai nemmeno preoccuparti di dove poter assaggiare tutto questo ben di Dio: le famiglie insisteranno per aprirti la porta di casa per festeggiare (e mangiare) insieme!
So che l’espressione non è asiatica, ma è proprio il caso di dirlo: pancia mia fatti capanna!
Diwali nel mondo
Non solo India: come accennato all’inizio di questo articolo, il Diwali si festeggia anche in altri Stati Asiatici, come Sri Lanka, Nepal, Malesia e Singapore.
La diaspora indiana ha però portato questa festa ovunque, ma quando dico ovunque intendo davvero Everywhere!
Dall’Inghilterra agli Stati Uniti, dal Canada all’Australia, le comunità indiane si riuniscono e festeggiano con fervore.
Nelle città di tutto il mondo vengono organizzati eventi, concerti e spettacoli. I quartieri indiani si illuminano e si riempiono di musica, mentre le persone si scambiano dolci.
Se ci pensi è emozionante pensare a come una festa riesca a unire persone che hanno radici indiane ma vivono in tanti Paesi diversi.
Il Diwali è una vera e propria celebrazione universale, oltre che un’occasione, anche per chi non ha origini indiane, di conoscere una cultura affascinante.
Non importa da quale regione venivano i tuoi avi o dove vivi attualmente: puoi partecipare al Diwali e sentirti parte di qualcosa di grande!
Quando si festeggia il Diwali?
Ma quindi, giusto per capire bene, quando si festeggia il Diwali? È una festività fissa tipo il Natale o variabile come la Pasqua?
I festeggiamenti per Diwali durano sempre cinque giorni, ma la data esatta varia ogni anno in base al calendario lunare indù, cadendo solitamente tra metà ottobre e metà novembre.
Fatalità, la fine di ottobre segna l’inizio dell’autunno indiano, portando un clima generalmente piacevole in molte regioni del Paese.
Con il ritiro del monsone, l’aria si fa più secca e le temperature si abbassano, creando le condizioni perfette per esplorare le città indiane e partecipare alle celebrazioni all’aperto.
Se hai letto il mio articolo che tratta lo spinoso tema di quando andare in India, saprai già che trovare un clima così mite non capita molte volte all’anno!
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