Gotica, barocca, arcaica e, al contempo, giovane, creativa e festaiola, Valencia, la terza città spagnola dopo Madrid e Barcellona, è conosciuta, a buon diritto, per la paella, il Gran Premio di Moto GP e il falò di Las Fallas, ma ha molto, molto di più da offrire.
Cultura, storia e tradizione a mani piene. Ampi spazi verdi ben curati, templi gastronomici ricolmi di squisitezze locali e fabbriche in stile Art Déco magistralmente convertite in gallerie d’arte. E ancora, musei di moderna concezione o antica fattura, centri multifunzionali all’avanguardia e architetture futuristiche del celebre (e discusso) architetto valenciano Santiago Calatrava.
Entonces, ecco la nostra guida con il best of di cosa vedere a Valencia, per cogliere già al primo incontro tutta l’essenza di questa affascinante città della costa sud-orientale spagnola.
🔥Esperienze da vivere e cose da fare a Valencia
La capitale del Turia è una città dinamica, ricca di storia e votata al buon vivere, al progresso e alla sostenibilità. Ad affascinare è proprio l’armonioso equilibrio con cui bilancia il passato e lo spirito avveniristico della contemporaneità.
Antico e moderno si mescolano con grazia, come gli ingredienti del suo piatto-simbolo, la paella valenciana, un colorato mix di riso, zafferano, pollo, coniglio, lumachine di terra e leguminose di varia natura.
Fondata nel 138 a.C. dai romani che le diedero il nome di Valentia Edetanorum, questa vivace, caleidoscopica città iberica fu un tempo uno dei poli mondiali del commercio della seta. L’avvicendarsi di visigoti, cartaginesi, mori, arabi e aragonesi sul territorio lasciò inevitabilmente tracce nell’architettura e nelle tradizioni, che tuttora si riflettono nella creatività dei valencianos.
E per esplorare la città in lungo e in largo non serve nemmeno fare l’abbonamento ai mezzi pubblici. Nossignore. La capitale del Turia si esplora comodamente a piedi. Uno dei principali vantaggi di Valencia è proprio quello di essere una città compatta, a misura d’uomo e di dimensioni piuttosto contenute.
Il suo affascinante impianto urbanistico si apprezza appieno percorrendo il dedalo di strade che dal Barrio del Carmen conduce al centro storico, delimitato da ciò che resta della muraglia araba, con sosta nelle tante bodegas e taperias a fare il pieno di vino tinto e bocadillos alle seppie con salsa aioli.
Ergo, mettete scarpe comode in valigia. Zapatos cómodos para todos. Anzi, indossateli direttamente, viste le annose restrizioni per il bagaglio a mano della maggior parte delle compagnie aeree.
Valencia, cosa vedere in 3 giorni di pura vida
Qui di seguito, la nostra proposta per un city break iberico di pura vida, con dettaglio delle cose da vedere a Valencia in 2 giorni o in un weekend lungo.
⛪Cattedrale di Valencia
Una visita del capoluogo della Comunitat Valenciana inizia dalla Ciutat Vella, il centro storico. Il fulcro è Plaza de la Reina, elegantemente pavimentata in marmo rosa, su cui si affaccia la Catedral de Santa María, costruita nel XIII secolo, come non è raro che accada en España, su una moschea a sua volta edificata dove originariamente sorgeva l’antica basilica visigota.
Innanzitutto, inerpicatevi con le vostre gambuzze su per 207 scalini fino al Micalet, il campanile gotico, da cui ammirare il miglior panorama della città.
Da oltre mille anni la cattedrale di Valencia, riuscitissima mezcla di stili romanico, barocco, neoclassico e gotico con tanto di altare maggiore affrescato dai nostri compaesani Francesco Pagano e Paolo da San Leocadio, è sede del Tribunal de Las Aguas, incaricato di sbrogliare forsennate zuffe tra mezzadri.
La cattedrale è altresì nota per ospitare una delle reliquie più importanti del cattolicesimo. Proprio così, raga. Pare, infatti, che in una delle sue innumerevoli cappelle sia custodito nientemeno che il Santo Càliz, la famosa coppa in agata orientale da cui, secondo la tradizione cattolica, Gesù bevve durante l’Ultima Cena. Il misterioso calice si contende, con altri sparsi per il mondo, il titolo di Santo Graal.
🧶Lonja de la Seda
Dista poco l’antica Lonja de la Seda, storico mercato che nella seconda metà del Quattrocento ospitava i commercianti di seta. Oggi sede dell’Accademia Culturale, questo straordinario gioiello dello stile gotico civile valenciano figura, insieme al suddetto Tribunal de Las Aguas, tra le attrazioni a Valencia dichiarate patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco.
Realizzata all’apice della prosperità commerciale valenciana, questa perla di armonia architettonica nel quartiere arabo consta di sei parti: la sala del consolato, il cortile degli aranci, la torre, le prigioni, la cappella e la rinascimentale sala delle colonne, con i loro 16 metri di altezza.
🌳Giardino del Turia
Le tante piazze e piazzette della Ciutat Vella, arieggiate da fontane e aiuole in fiore come Plaza del Ayuntamiento o vistosamente cementificate come Plaza de Toros, fanno da contraltare ai quasi 10 chilometri di parco ricavati dall’alveo del Rìo Turia, il corso d’acqua deviato a causa delle frequenti esondazioni e convertito in un’area verde di raro charme e fruibilità.
Tra i parchi urbani più grandi della Spagna, l’incantevole Giardino del Turia cinge il centro storico del capoluogo valenciano in un abbraccio ricco di piste ciclabili e aree ricreative, sportive e culturali.
Inaugurato nel 1986, il parco, oltre a una moltitudine di palme, pini, aranci e roseti, ospita il Palau della Musica, a firma dell’architetto José María García de Paredes, dove assistere a concerti dall’acustica perfetta.
🧬Città delle Arti e della Scienza
Visitare Valencia significa absolutamente andare alla scoperta della Ciutat de les Arts i les Ciències, un enorme, colossale polo scientifico e culturale progettato dal genio di Santiago Calatrava con la collaborazione di Felix Candela, che ha ridisegnato lo skyline del capoluogo valenciano.
Con la sua imponente estetica avveniristica, questo gargantuesco complesso architettonico ultramoderno occupa un’area di oltre 300.000 metri quadri in quello che era il letto del Rìo Turia e comprende vari ambienti.
🐟Oceanogràfic
La superstar della Città delle Arti e della Scienza è lui, l’Oceanogràfic, l’acquario più grande d’Europa. Mmm, no, acquario è un termine che non rende giustizia a cotanta imponente magnificenza. È più appropriato definire il Museo Oceanografico di Valencia come una città sommersa, con una superficie di oltre 100.000 metri quadri e la capacità di 15 piscine olimpioniche, che illustra la vita di 45.000 esemplari di 500 specie diverse. Chapeau.
Il complesso è composto da diversi padiglioni in cui sono stati ricreati gli ecosistemi marini del pianeta, dal Mediterraneo all’Antartide, dal Mar Rosso alle isole oceaniche.
🐳Museo de las Ciencias Príncipe Felipe
Tra le principali cose da fare a Valencia c’è senz’altro una visita completa e approfondita del Museo de las Ciencias Príncipe Felipe, interattivo e all’avanguardia, sede di collezioni permanenti dedicate al mondo scientifico e tecnologico.
All’interno di questa curiosa struttura a forma di scheletro di balena si gioca beatamente con genomi umani, dinosauri, pianeti, gravità e corrente alternata, infrangendo il consueto divieto di toccare le opere esposte. E si può ammirare una riproduzione del pendolo di Foucault di 30 metri di lunghezza e 170 chili di stazza.
👁️El Hemisférico
Funambolesca struttura architettonica che richiama nella forma un occhio umano semi aperto, El Hemisférico, sede di eventi e mostre temporanee, ospita un enorme planetario e un cinema IMAX in 3D con schermo concavo di quasi 900 metri quadri.
🌴Umbracle
Umbracle è un enorme giardino di 17.000 metri quadri, con una rigogliosa vegetazione e un’incantevole galleria d’arte a cielo aperto chiamata Paseo de las Esculturas, con opere di artisti contemporanei.
🧱Barrio del Carmen
Da aggiungere assolutamente all’elenco di cosa vedere a Valencia c’è il Barrio del Carmen, un ex quartiere difficile oggetto nei primi anni Duemila di un’esemplare opera di riqualificazione urbana nel nome dell’arte, della creatività e dell’innovazione.
Il Barrio del Carmen è ora un colorato museo a cielo aperto di street art, nonché fulcro della vibrante nightlife valenciana e luogo di grande fermento culturale e artistico, con un fitto calendario di eventi, mostre e concerti. Tra gli street artist più attivi si annoverano nientemeno che Escif, Julieta, Deih, XLF e Fasim.
Qui si trova anche l’Istituto Valenciano di Arte Moderna (IVAM), il primo polo d’arte contemporanea aperto in Spagna. E dopo aver fatto il pieno di arte e bellezza ci si rimpinza di puntillas, tipiche seppioline mignon fritte, e ci si sbronza di Agua de Valencia, un drink a base di spumante, gin, vodka e succo d’arancia.
Da provare assolutamente anche l’horchata de chufa, una deliziosa bevanda rinfrescante preparata con un tubercolo che cresce nelle campagne locali, chiamato babbagigi o zigolo dolce. Si accompagna con i cosiddetti fartòn, squisiti panini dolci da inzuppo, glassati o al cioccolato.
🧺Mercat Central
Tappa immancabile durante un soggiorno a Valencia è il Mercat Central, tra i più affascinanti d’Europa a mio avviso. Omaggiatevi, quindi, con una suggestiva sosta di gusto aggirandovi tra centinaia di bancarelle multicolor in questa elegante struttura premodernista in ferro, marmo e pietra di Buñol, impreziosita da cupole di cristallo e ceramica colorata.
🎨Museo delle Belle Arti
Imperdibile anche il Museu de Belles Arts de València, la seconda pinacoteca più grande di Spagna dopo il celeberrimo Museo del Prado di Madrid. Questo magnifico edificio seicentesco in prossimità dei giardini reali custodisce un patrimonio di pitture storiche tra i più ricchi e preziosi di tutta la penisola iberica, con dipinti di Francisco Goya, Pinturicchio, Diego Velázquez, El Greco, Bartolomé Esteban Murillo e Sir Anthony van Dyck.
🧗 Parque Central
In una guida su cosa vedere a Valencia non può mancare il nuovo Parque Central, progettato dalla paesaggista statunitense Kathryn Gustafson. Tra i quartieri di Malilla e Russafa, questo grande polmone verde comprende una superficie di oltre 100.000 metri quadri, con sentieri, aree ricreative, fontane monumentali e persino pareti per arrampicata, per la somma gioia di noi orofili.
🦩 Parque Natural de la Albufera
Un’altra delle attrazioni imperdibili è il Parco Naturale dell’Albufera, una vasta, magnifica area naturale protetta dove, udite udite, nel Cinquecento è nata la ricetta originale della paella valenciana, la vera, autentica paella spagnola. ¡De verdad! È nelle estese risaie locali che cresce l’ottimo riso alla base di questo iconico piatto, divenuto simbolo della Spagna nel mondo.
Questa favolosa riserva naturale dal nome arabeggiante, istituita nel 1986 una decina di chilometri a sud di Valencia, si estende lungo una laguna di acqua dolce, separata dal Mediterraneo da un litorale sabbioso con dune e pinete popolate da reggimenti di fenicotteri, folaghe e usignoli di fiume.
Consigliamo di fare un giro in barca, magari al tramonto, per avvicinarsi all’avifauna e riempirsi gli occhi di tutta la disarmante bellezza di questa incantevole cornice naturale.
🏭Centro d’Arte Bombas Gens
Merita absolutamente un posto nella lista di cosa vedere a Valencia anche il Centro d’Arte Bombas Gens, dove trova dimora la collezione della Fondazione Per Amor a l’Art.
La location è di per sé un’opera d’arte. Si tratta di un’ex fabbrica degli anni Trenta con facciata in stile Art Déco sapientemente rinnovata per ospitare la galleria, che offre un fitto calendario di mostre di fotografia e arte contemporanea.
🦒Cosa vedere a Valencia: Bioparc
Una menzione la merita anche l’innovativo Bioparc di Valencia, un giardino zoologico di nuova generazione inaugurato nel 2008 nel Parque de Cabecera, nella parte occidentale del suddetto Jardín del Turia.
Rivoluzionando completamente il tradizionale, controverso concetto di zoo, sono state eliminate gabbie, reti e recinzioni. Ai visitatori è, quindi, offerta l’esclusiva possibilità di attraversare la savana africana, la foresta equatoriale e paesaggi naturali che sembrano autentici.
✈️A spasso per la capitale del Turia con WeRoad
Potpourri di stili, tradizioni e culture che, a ben vedere, la paella riproduce sapientemente ai fornelli, Valencia è la città del futuro. O, perlomeno, del nostro futuro viaggio. Proponiamo, quindi, non uno ma un poker di tour con tappa nel vivace capoluogo della Comunitat Valenciana, a partire da Barcellona e Valencia Express di 5 giorni e 4 notti, con visita approfondita delle opere di Antoni Gaudì, massimo esponente del modernismo catalano, e dell’archistar Santiago Calatrava.
Nel nostro ricco arsenale c’è anche un tour più articolato, Alicante e Valencia di 8 giorni e 7 notti, con visita delle due città e tappa al Parque Natural de la Albufera e all’Isola di Tabarca con relativa riserva marina.
Proponiamo anche due soggiorni di 5 giorni a Valencia con focus specifico rispettivamente sul Gran Premio motociclistico della Comunità Valenciana e su Las Fallas de San José, il tradizionale falò delle sculture satiriche che si tiene annualmente nel capoluogo nel mese di marzo, dichiarato patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco nel 2016.
Raggiungere la Comunitat Valenciana dalla nostra beneamata terra dei cachi è semplice, economico e veloce. Ci sono voli diretti da una dozzina di aeroporti italiani. Vi aspettiamo presto e ci auguriamo che le nostre indicaciones de viaje su cosa vedere a Valencia vi siano utili. ¡Hasta pronto!