Singapore, vado a Singapore, benedette, care signore, la città del leone, tra le mete più apprezzate dai viaggiatori internazionali.

Da fiorente porto franco al largo della penisola malese, Singapore si è evoluto fino ad assumere le fattezze di una megalopoli innovativa, il prototipo della città del futuro, un avveniristico gioiello del sud-est asiatico dall’essenza elegantemente eccentrica.

Qui si sta beatamente in ammollo nell’infinity pool al 57° piano del Marina Bay Sands, a 200 metri di altezza. Si assiste all’incanto dei super-ceppi artificiali dei famosissimi Gardens by the Bay illuminarsi di sera. Si ammira la giungla metropolitana dal rudùn, il celebre Singapore Flyer di Kishō Kurokawa, una delle ruote panoramiche più alte del mondo con i suoi 165 metri, sei vantaggi di lunghezza persino sul London Eye che ne misura “solo” 135.

E poscia? Che se magna? Nel presente contributo si vuole, giustappunto, offrire una panoramica completa di cosa mangiare a Singapore, effervescente metropoli asiatica incastonata nel teeny-tiny little Staterello omonimo che fa da ponte tra Malesia e Indonesia.

Cosa mangiare a Singapore, la città del futuro

Panoramica di Singapore di sera e illuminata

L’animo multietnico di Singapore si riflette nella gastronomia. Eccome. Anche a tavola, a caratterizzare la città del leone è l’abilità nel valorizzare la ricchezza della diversità senza rinunciare alle tradizioni.

La scena gastronomica è un felice crogiolo contraddistinto da un fruttuoso dialogo tra sapori della tradizione cinese, indiana e indonesiana, tecniche gastronomiche malesi, estro europeo e raffinatezza nipponica. Il risultato? Una formula contemporanea, sana e internazionale, un’epopea di sapori sospesi tra innovazione, creatività e tradizione, un appassionato pas de deux tra mare e terra.

La formula dell’eterna giovinezza, aggiungerei, fondata essenzialmente su uova, leguminose, frutta e proteine, perlopiù pollame e pés. Una cucina che deve fare un gran bene, raga, a giudicare dall’imperitura, stratosferica figaggine di tale Chuando Tan, 1,85 di manzo locale, con un milione di follower su Instagram. Avete presente? Un mix tra Bruce Lee e Keanu Reeves con un pizzico di Robert Downey Jr. da giovincello, che si appresta a essere disarcionato oltre la soglia dei 60 mantenendo miracolosamente la prestanza fisica di Big Jim. Ergo, prendiamo tutti nota. Tutti!

Cosa si mangia a Singapore, menu completo

Gardens by the bay a Singapore

Piluccando tra l’infinità di food truck, mercati gastronomici e ristoranti stellati nei quartieri più gourmand, è immancabile un assaggio delle seguenti prelibatezze asiatiche.

🍲 Hokkien Mee

Hokkien Mee

Il piatto simbolo di Singapore è l’Hokkien mee, uno psichedelico tripudio di noodles di riso fritti e saltati in un consommé intenso e aromatico, arricchito da gamberi, calamari e croccante pancetta di puorc. Si aggiunge una lacrima di salsa di soia scura e si serve con qualche fettina di lime e una cucchiaiata di salsa sambal, piccante qb. Sì, la versione singaporiana è più tosta di quella diffusa in Malesia, più soft, con un nonsoché di caramellato.

🍚 Hainanese chicken rice

Hainanese Chicken Rice

Nella sua semplicità, l’Hainanese chicken rice è anch’esso divenuto il simbolo della cuisine di Singapore e dell’intero sud-est asiatico, benché di origini non autoctone, a voler essere pignoli. Cotanta bontà giunse da queste parti grazie agli immigrati della provincia insulare di Hainan, nel sud della Cina. Si tratta molto semplicemente di riso cotto nel brodo di pollo, speziato a regola d’arte con zenzero e peperoncino e condito con salsa di pesce, soia e cetrioli a tocchetti.

🦀 Chilli crab

Chilli crab

Il chilli crab è un piatto a base di granchio cotto in padella in una salsa di pomodoro e peperoncino. Non lasciatevi intimorire dal nome. Il livello di piccantezza è tutto sommato contenuto e gestibile.🌶️

🍲 Laksa

Laksa

Tra le 50 pietanze tradizionali migliori del mondo secondo la CNN, il laksa è una zuppa di noodles le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Sembra che derivi addirittura da un’antica ricetta della cucina Peranakan, gruppo etnico discendente dai mercanti cinesi insediatisi nel 1500 tra il Mar di Giava e lo Stretto di Malacca, all’estremità sudorientale del continente asiatico.

Esistono diverse varianti di laksa, da quella con il tofu a quelle con latte di cocco e brodo speziato al curry. Molto apprezzato è il laksa katong, con noodles significativamente più spessi. Piace assai anche l’asam laksa, addizionato con cisterne di tamarindo, che conferisce un sapore più acidulo.

🍢 Satay

Satay

Troneggiano sulle bancarelle come street food i satay, invitanti spiedini di carne di pollo, manzo o maiale marinata in un mix di spezie, cotta alla brace e servita con salsa di arachidi. In genere gli spiedini sono accompagnati da un tortino di riso, detto ketupat, avvolto in foglie di palma intrecciate.

Pssst. I satay, a nostro avviso, più buoni si gustano nel complesso di Lau Pa Sat, sovrastato da un’elegante struttura in ferro battuto importata dalla Scozia nell’Ottocento.

🥣 Bak Kut The

Bak Kut The

Un’esperienza sensoriale che riassume la storia della cucina cinese nel sud-est asiatico è il bak kut the, un brodo ricco e aromatico, realizzato facendo sobbollire costine di maiale in un intingolo a base di salsa di soia, chiodi di garofano, anice stellato, radice di angelica e un misterioso mix di erbe medicinali cinesi. Quest’appetitosa, robusta zuppa di carne di maiale è solitamente accompagnata da riso cotto al vapore e una tazza di tè cinese. A Singapore, per la precisione, va per la maggiore la variante con il polletto.

🥥 Nasi Lemak

Nasi Lemak

In una guida su cosa mangiare a Singapore non può mancare il nasi lemak, semplice riso cotto con latte di cocco, in genere accompagnato da uova sode, fagioli o pollo al curry bellamente avvolti in verdi e tenere foglie di banano. Una bontà fantasmagorica.

🧀 Tauhu goreng

Un’altra succulenta celebrazione della semplicità della cucina singaporiana è il Tauhu goreng, letteralmente “tofu fritto”, un piatto veg composto da cubetti di tofu croccanti fuori e morbidi dentro, conditi con una salsa a base di arachidi, tamarindo e zucchero di palma. In genere viene servito con germogli di soia e cetrioli freschi.

🦑 Goreng soton

Un’altra specialità in cui si fondono armoniosamente influenze malesi, cinesi e indiane è il Goreng soton, un piatto a base di verdure e calamari tagliati ad anelli, immersi in una pastella leggera e poi fritti fino ad assumere un’irresistibile croccantezza. Il tutto è generalmente servito con una salsa al peperoncino, che aggiunge un twist piacevolmente piccante.

🍰 Gula melaka

Gula melaka

Tra i dessert merita un assaggino il gula melaka, che non è un improperio piemontese ma un curioso dolce oblungo composto da cristalli di zucchero di canna serviti con crema al cocco.

🍈Durian

Durian

Un’altra singolare specialità da provare durante il prossimo soggiorno a Singapore è il durian, noto in tutto il sud-est asiatico come il re dei frutti. A vederlo sembra un uovo di triceratopo, con scorza dura e tanto di sporgenze coniche simili ad aculei. Ecco, l’odore pungente può risultare sgradevole alle nostre grandi, importanti nari occidentali. I singaporiani invece ne sono ghiotti. Ci sono negozi dedicati esclusivamente alla vendita di durian, interi o già aperti da gustare sul posto.

☕Caffè kopi

Prendano nota i caffeinomani incalliti. Dopo le varie legittime soste da Starbucks, fermatevi anche in una delle tante caffetterie tradizionali singaporiane, dove sorseggiare dell’ottimo caffè kopi preparato come una volta. Sarà una piacevole sorpresa. Si tratta di un caffè forte, dal sapore deciso e dal golosissimo retrogusto caramellato, conferito dalla tostatura ad hoc dei chicchi con zucchero e margarina.

🍸Singapore sling

Per un cicchetto singaporiano consigliamo il Singapore sling, con gin, cointreau e succo di lime e d’ananas. Inventato verso la fine dell’Ottocento, è divenuto il cocktail simbolo della città.

📍Dove mangiare a Singapore, la città che già vive nel futuro

Dove mangiare a Singapore

Questa avveniristica, cosmopolita città-Stato è un caleidoscopio di proposte culinarie. Il consiglio è quello di non concentrarsi solo sui ristoranti stellati ma, come accennato, girare per mercati, food truck, chioschi di cibo di strada e veri e propri centri commerciali pluripiano esclusivamente dedicati a cibarie di ogni genere.

Consigliamo, per l’appunto, di iniziare dai famosi food mall che punteggiano la metropoli, un’esperienza che da sola vale l’intero viaggio a Singapore. Palazzoni di tre o quattro piani con un’infinità di negozietti, stall e punti ristoro con squisitezze di ogni genere.

Imperdibile, poi, una capatina nei cosiddetti hawker, mercati gastronomici sparsi per tutta la città, dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 2020. Chioschi e bancarelle multicolor propongono specialità diverse, con piatti pronti dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.

È d’uopo una capatina anche a Chinatown. Lo street food a Singapore è una vera e propria arte e trova la sua massima espressione nel quartiere cinese, dove consigliamo di visitare:

  • Maxwell Road Food Centre, un enorme mercato coperto con centinaia di bancarelle che servono specialità cinesi dalle prime ore del mattino fino a notte fonda;
  • Chinatown Food Complex, dove si trova il celeberrimo Liao Fan Hawker Chan, passato agli annali per essere il primo esercente di street food al mondo a essere premiato con una stella Michelin. Chapeau.

Botteghe di spezie e sete pregiate e chioschi di fiori e stratosferiche squisitezze animano, invece, le brulicanti strade di Little India, dove prestanti sikh con turbante, baffoni e lunghe ciglia vi serviranno dell’ottimo fish head curry accompagnato da roti prata, delizioso pane sottilissimo e croccante.

💸Niente mancia a Singapore

Nella città-Stato di Singapore, uno dei Paesi più ricchi al mondo, non vige la cultura della mancia. Nossignore. Nei ristoranti è già inclusa nel conto una tassa di servizio del 10%, oltre all’IVA del 7%.

In aeroporto la mancia è del tutto vietata e altrove nella maggior parte dei casi viene rifiutata, appunto perché già si paga il coperto.

🚀 Esperienze culinarie sofisticate a Singapore con WeRoad

Singapore e Malesia WeRoad

Uè uè, fermi tutti, quest’anno Singapore festeggia i sessant’anni dall’indipendenza conquistata il 9 agosto 1965. Un motivo in più per (ri)scoprire una metropoli in evoluzione. Ebbene, la rosa che proponiamo prevede un tris di tour esclusivi. Il primo è Singapore e Malesia 360° di 13 giorni, con visita approfondita di Singapore e Kuala Lumpur, capitale della Malesia, e tappa a:

  • Batu Caves;
  • parco nazionale di Taman Negara;
  • Cameron Highlands;
  • Bukit Merah Orang Utan Island Foundation;
  • Penang;
  • Kota Bharu;
  • isole Perhentian, al largo delle coste orientali della penisola malese.

Segue il tour Singapore e Kuala Lumpur di 7 giorni, che vi condurrà alla scoperta di:

  • isola di Sentosa;
  • Universal Studios;
  • isola di Pulau Ubin;
  • Batu Caves.

E last but sicuramente not least, Malesia e Singapore Summer di 10 giorni, anch’esso con esplorazione di Singapore, Kuala Lumpur, Batu Caves, Taman Negara, isole Perhentian e capatina all’isola di Redang, appartenente all’arcipelago di Pulau Redang.

Niente male, neh?! Ci auguriamo che la nostra guida su cosa mangiare a Singapore vi sia utile e rinnoviamo l’invito a unirvi a noi per rimpinzarci allegramente di squisitezze asiatiche al cospetto di giardini verticali e grattacieli futuristici che armoniosamente si mescolano alle antiche vestigia coloniali.  

Jessica Maggi
Scritto da Jessica Maggi