La parola Bioluminescenza non si sente nominare così spesso, ma ti posso assicurare che una volta capito meglio di che si tratta ne resterai affascinato!
Che dici, la inizio questa veloce lezione di Scienze alla Geopop? Prometto che non ti farò rimpiangere le lezioni delle superiori e non dovrai prendere appunti!
E soprattutto: a fine articolo non ci sarà nessuna interrogazione!
Anzi, dopo averne saputo di più su questo fenomeno scientifico, ci sarà un rimando ai favolosi luoghi del mondo in cui questo si verifica. Sia mai che tu riesca a vederlo dal vivo e a immortalarlo!
3,2, 1… e via alla scoperta della bioluminescenza!
Cos’è la bioluminescenza e chi riguarda?
Il primo quesito a cui rispondere è: cos’è sta benedetta bioluminescenza?!
La bioluminescenza consiste nell’emissione di luce visibile da parte di esseri viventi, causata da determinate e particolari reazioni chimiche.
Il caso più eclatante? Le carinissime lucciole, che illuminano le nostre serate estive, dandogli un tocco di magia!
Non solo le amiche lucciole: il fenomeno della bioluminescenza interessa tanti altri esseri viventi, sia del regno animale che di quello vegetale.
Le specie che riescono a trasformare l’energia chimica in energialuminosa sono infatti più numerose di quello che puoi pensare.
Partiamo dai funghi bioluminescenti: se vuoi scovare quelli luminosi dovrai cercare su foglie e tronchi in decomposizione. Momento Superquark per elencarti alcuni generi a cui i funghi bioluminescenti appartengono: Armillaria, Omphalotus, Panellus, Pleurotus.
Non andrei oltre con le spiegazioni scientifiche che dici?!
Dopo i funghi, passiamo ora alla bioluminescenza del mondo marino, che riguarda molluschi, crostacei, ma pure squali e pesci. Hai mai sentito parlare dei pesci lanterna?
I pesci lanterna sono meglio detti pesci abissali, perchè portano luce negli abissi più profondi dei nostri mari. Difficile vederli facendo snorkeling: i pesci abissali vivono oltre i 200 metri di profondità. Quando si dice: In fondo al mar, in fondo al mar!
Tra le altre specie viventi troviamo i dinoflagellati, alghe a dir poco microscopiche che compongono il fitoplancton dei mari e delle acque dolci.
Termino questa carrellata di organismi viventi che emettono luce nel mare con:
- i radiolari, protozoi con lo scheletro siliceo
- gli ctenofori, predatori marini formati quasi interamente da acqua
- gli cnidari, di cui fanno parte le carissime (per modo di dire) meduse
- e poi anellidi, molluschi ecc ecc ecc
Insomma: un gruppo bello corposo!
Come funziona e perché avviene la bioluminescenza?
Per ora abbiamo capito cosa sia la bioluminescenza e quali organismi viventi riguardi. Ora però è giunto il momento di addentrarci nella materia, come io mi sono immedesimato nel prof di scienze naturali del liceo.
Come funziona la bioluminescenza? La luce che possiamo vedere noi umani anche a occhio nudo deriva, nella maggior parte dei casi, dall’ossidazione di molecole chiamate luciferine.
All’origine della bioluminescenza vi sono quindi reazioni chimiche, in cui intervengono due enzimi: luciferasi e fotoproteine.
Nota bene però che si pensa che altre reazioni, più rare, che causano il fenomeno della bioluminescenza, debbano ancora essere identificate.
C’è anche da dire che questo fenomeno naturale è opera di organismi viventi, come abbiamo potuto constatare nel paragrafo precedente, ma non sempre. In alcuni casi, infatti, la bioluminescenza deriva da rapporti di simbiosi con i batteri.
Pazzesco pensare come si passi dai batteri e i protisti, fino ad arrivare a larve, mosche, pesci, cefalopodi e alle più “tipiche” lucciole!
Nel caso dei batteri viene emessa una luce continua sotto la superficie del mare: si parla in questo caso di milky seas, ossia “mari di latte”. Uno spettacolo della Natura che lascia a bocca aperta!
Ma perché avviene la bioluminescenza?
Le cause possono essere svariate:
- difesa, per tenere alla larga eventuali predatori
- attacco, per far avvicinare una preda
- comunicare, come nel caso delle lucciole, che usano gli scambi luminosi durante il periodo della riproduzione per… capirsi meglio!
Arrivat* fino a qui, non ci resta che andare a vedere dove avviene questo fenomeno. Anche qui si passa da un polo all’altro del globo terracqueo: dalla spiaggia di Vaadhoo alle Maldive a Ton Sai Beach in Thailandia, fino a Mosquito Bay a Porto Rico; dal Galles all’Australia.
Ma vediamo qualche luogo nel dettaglio!
Messico
Il primo luogo di cui voglio parlarti in cui potrai ammirare il fenomeno della bioluminescenza è il Messico!
Con questo tour di WeRoad andremo alla scoperta del Messico, in particolare della penisola dello Yucatán. Questa è la terra in cui si insediarono gli antichi Maya, di cui è giunta fino a noi Chichén Itzá, una delle sette meraviglie del mondo moderno.
Chichén Itzá è uno dei complessi monumentali Maya per eccellenza, con la sua immensa piramide a gradoni di di El Castillo.
Non solo storia e cultura: un viaggio nella penisola dello Yucatán è sinonimo di Natura!
I cenotes, tipicissime di quest’area, sono grotte nascoste all’interno delle quali si trovano pozze di acqua dolce in cui potersi tuffare.
E poi foreste di mangrovie, barriere coralline e spiagge da sogno con sabbia bianchissima. A proposito, stiamo parlando del Messico per la bioluminescenza!
Se ti stai domandando dove potrai osservarla, è presto detto: a Holbox! Non preoccuparti se non hai mai sentito nominare questo posto, anzi meglio così!
Holbox infatti è ancora fuori dalle rotte più turistiche e lontano da mete più affollate come Cancún.
Holbox fa rima con mare cristallino e distese di sabbia, relax ma anche adrenalina. Qui infatti potrai darti allo snorkeling, alle lunghe nuotate o alle escursioni in barca.
E poi, per restare in tema, appuntamento serale di fronte al mare, aspettando il tanto atteso fenomeno della bioluminescenza!
Bali
Altro giro, altra corsa, altra destinazione meravigliosa in cui potrai avere l’occasione di osservare la bioluminescenza: Bali.
L’Indonesia è formata da migliaia di isole, più o meno grandi, ma indubbiamente Bali è la sua meta più conosciuta.
Bali è un mix particolarissimo di ambienti e cose da fare, che difficilmente ti lascerà indifferente.
Ci sono le risaie, con il loro verde potentissimo: le terrazze di riso di Jatiluwih sono addirittura patrimonio UNESCO!
A Bali potrai poi visitare il tempio di di Ulun Danu Bratan, dedicato alla dea dell’acqua Dewi Danu. Non a caso questo tempio sorge sulle rive del lago Bratan, riserva idrica fondamentale per l’isola.
E poi ancora la Sekumpul Waterfall, cascata superlativa che spunta random tra la giungla. E sai cosa può apparire a un certo punto totalmente immerso nella vegetazione? TU, grazie alle iconiche altalene di Bali!
Ma le avventure non finiscono mica qui! Potrai fare ratfing sul fiume Ayung, contemplare l’alba dal monte Batur e visitare una foresta inusuale: la Monkey Forest!
Già dal nome puoi capire chi sono le vere protagoniste, nonchè le “padrone” di questo posto: proprio le divertenti scimmie, che qui potrai osservare nel loro habitat naturale.
Il tour di WeRoad ti porta alla scoperta di tutto questo, oltre che alla ricerca di luce, o meglio di bioluminescenza, nel mare di Bali!
Indonesia
Non solo Bali: l’Indonesia ha tantissimo da offrire e e le cose da vedere sono quasi infinite… ti basti pensare che l’Indonesia è l’arcipelago di isole più grande del mondo!
Questo primo tour di WeRoad aggiunge alla già citata Bali anche la scoperta di altre isole meno note, ma non per questo meno entusiasmanti.
Le prime due sono Nusa Lembongan e Nusa Ceningan, che sono collegate tra loro da un caratteristico ponticello giallo. Queste sono le isole ideali per gli amanti del surf, ma pure per gli addicted al relax in spiaggia!
Le Isole Gili vengono comunemente definite un paradiso terrestre e quando le vedrai dal vivo capirai meglio il perché!
Le parole chiave delle Isole Gili sono barriera corallina e mare incontaminato, la giungla e le spiagge… dimenticavo un piccolo grande dettaglio: totale assenza di auto. Che meraviglia!
Un altro interessantissimo tour di WeRoad aggiunge la visita approfondita all’isola di Giava.
Giava è oramai un must see per tutti gli appassionati di sud-est asiatico, tra templi e bellezze naturali.
A Giava si trova il Prambanan, il tempio di Shiva, il monumento induista più rilevante di tutta l’Indonesia. Per la quota Buddhismo invece fondamentale il Borobudur, tempio ottocentesco patrimonio mondiale dell’UNESCO.
La Natura, come ovunque in Indonesia, è protagonista del viaggio e il vulcano Ijen è lì a ricordartelo.
La discesa nel cratere è un’esperienza faticosa ma assolutamente da fare, vista la possibilità di osservare la lava tingersi di blu o meglio di ammirare i cosiddetti fuochi fatui azzurri.
Attenzione però: in questo caso non si parla di bioluminescenza, visto che gli organismi viventi non centrano, ma di chemiluminescenza naturale. Ma di questo fenomeno ti parlerò un’altra volta!
Alla scoperta dei luoghi della bioluminescenza con WeRoad!
Che dire, anche la bioluminescenza e la scienza in generale possono essere un ottimo motivo per prendere e partire per un viaggio. Ancora meglio se con noi di WeRoad!
Buttati a capofitto in una nuova avventura in stile Dora l’esploratrice, zaino in spalla e occhi ben aperti!
Le idee non mancano, soprattutto nel caso della bioluminescenza marina: dalla Thailandia e la sua Ton Sai Beach fino all’Indonesia e alla sua isola più famosa, Bali.
Per non parlare poi di Australia, California e Messico con la sua penisola dello Yucatán.
Questa volta è davvero il caso di esclamare: buona caccia al tesoro e… buon viaggio!