Oggi mi allontano dalle rotte turistiche più classiche per parlarti di una terra che ti ruberà il cuore: la Mongolia! Abbarbicata fra la Russia e la Cina, è il settimo stato più grande del mondo e, fidati, regala molte gioie. Un quinto del suo territorio è protetto e la natura regna sovrana: certo, esiste anche la dimensione più cittadina, ma qui è l’elemento naturale e primordiale a interpretare il ruolo da protagonista. Cosa vedere in Mongolia, quindi? Oltre alla sua capitale Ulan Bator (o Ulaanbaatar), ammirerai le sue steppe sconfinate, le sue meravigliose (e altissime) montagne e il famoso deserto del Gobi a sud.
Insomma, la carne al fuoco è davvero tanta, anche dal punto d vista strettamente culturale: benché infatti la maggior parte della popolazione sia concentrata nella capitale, il 30% degli abitanti della Mongolia è nomade e vive ancora oggi di pastorizia. E se la capitale ti sembrerà (in molte sue parti) occidentalizzata, in molte altre zone del Paese entrerai in contatto con persone che vivono ancora oggi lontanissime dagli agi della modernità. Se deciderai di viaggiare in questa parte del mondo scoprirai un popolo molto ospitale, ma anche l’incredibile storia di Gengis Khan (che fondò l’impero mongolo nel 1206) e le feste tipiche come il Naadam e la Festa delle Aquile, che si svolge fra settembre e ottobre. Insomma, di cose da fare e vedere in Mongolia ce ne sono davvero tantissime, non ci resta che metterci in viaggio!
Ulan Bator
Cominciamo la nostra guida delle cose da vedere da Ulan Bator, capitale della Mongolia. E’ qui che molto probabilmente atterrerai, ed è questo il primo vero contatto che avrai con il territorio e gli abitanti del luogo. Tanto vale approfittarne per visitare la città! L’atmosfera cittadina è completamente sospesa fra oriente e occidente: ai classici ristoranti “occidentali” e alla lussuosa Galleria Ulaanbaatarsi (centro commerciale iper moderno) si accompagnano le micro strutture che vendono zuppe e dumpling; al fianco delle persone vestite con jeans e maglietta scorgerai gli abiti tipici di un popolo ancora molto legato alle sue tradizioni millenarie.
Quello che vedrai tuttavia potrebbe non piacerti: lungo tutto il tessuto urbano si mescolano edifici di stampo sovietico, i classici grattacieli del centro città e le yurte ammassate nelle zone più periferiche, dove staziona chi ha deciso di abbandonare la vita nomade sperando di trovare più fortuna in città, ma che in realtà vive in estrema povertà.
Ecco perché più che gironzolare per la città ti consiglio di approfittare della tua presenza nella capitale per scoprire qualcosa in più sulla storia della Mongolia. E non c’è modo migliore per farlo se non visitando il National Museum of Mongolia, perfetto per creare quell’humus di conoscenze che ti sarà utilissimo durante il viaggio: racconta tutto su questo incredibile Stato che oggi galoppa veloce verso la modernità. Ma sono anche altre le tappe da fare in città, che ti riassumo qui sotto.
Zaisan Memorial
Se ti interessa la storia della Mongolia e vuoi scoprirne i simboli dislocati lungo tutto il tessuto urbano, ti consiglio di fare un salto al Zaisan Memorial, localizzato nella parte meridionale della città. Prima di salire gli scalini che ti separano dal pezzo forte del memoriale, dai un’occhiata al monumento che troverai ai piedi della collina. Si tratta di un carro armato sovietico che alla sua base mostra il percorso che i soldati fecero dal 1943 al 1945, da Mosca a Berlino. Sali ora i 300 scalini che ti separano dal murales che domina sulla città, sul quale sono ricordati i soldati mongoli e sovietici che furono uccisi nel corso della seconda guerra mondiale.
Gandantegchinlen Khiid
Benvenuto in uno dei più grandi monasteri della Mongolia, nonché una delle attrazioni più amate da chi si trova a passeggiare per le vie di Ulan Bator. E’ conosciuto anche come il monastero di Gandan, e la fede professata al suo interno è quella del buddhismo tibetano. Fu fondato nel 1838 per poi essere chiuso 100 anni dopo dal regime sovietico.
La sua storia è però particolare, perché contro ogni previsione venne riaperto nel 1944 per diventare – per molti anni – l’unico monastero funzionante in tutta la Repubblica Popolare Mongola, caduta nel 1992. Al suo interno potrai ammirare il Migjid Janraisig Sum, una meravigliosa statua dorata davvero imponente e particolare: qui il buddha è riprodotto in posizione eretta (cosa piuttosto rara!) ed è alto ben 20 metri! Insomma, la statua da sola vale sicuramente la visita!
Genghis Khan Statue Complex
Celebre in tutto il mondo, qui è un vero e proprio eroe nazionale. Sto ovviamente parlando di Gengis Khan, al quale è dedicata una statua da guinnes dei primati. Si trova a una trentina di chilometri da Ulan Bator e, visto che ti trovi in città, devi assolutamente farci un salto! Il Genghis Khan Statue Complex è un monumento che ti stupirà per la sua incredibile imponenza: si tratta infatti della statua equestre più grande del mondo! La cosa incredibile è che potrai entrare al suo interno salendo con un ascensore fino alla testa del cavallo, da cui potrai goderti il panorama sulle steppe circostanti. Al piano terra e nel sotterraneo troverai un piccolo museo etnografico e il classico gift shop dedicato ai souvenir.
Karakorum e il monastero Erdene Zuu
Continuiamo con la nostra lista di cosa vedere in Mongolia. Dalla città più popolosa dell’intero Paese agli antichi fasti del passato il passo è breve. Viaggiamo quindi nel tempo per raggiungere Karakorum (si legge Kharkhorin), la vecchia capitale del grande Impero Mongolo, nonché uno degli snodi più importanti dell’antica via della seta.
Oggi purtroppo rimane poco a testimonianza della storia di questa città, ma vale comunque la pena farci un salto per respirare l’atmosfera di uno dei pochi luoghi in cui è possibile scorgere il passato della Mongolia. La cultura nomade tipica del Paese non ha infatti lasciato dietro di sé molte tracce storiche tangibili, tanto che per molti il passato della Mongolia è un mistero che deve ancora essere svelato.
Una volta giunto a Karakorum potrai visitare il Monastero Erdene Zuu, dare un’occhiata a due enormi statue a forma di tartaruga e ovviamente ammirare la meravigliosa natura che circonda il luogo: l’intero sito si trova infatti nella valle dell’Orkhon, che molti viaggiatori scelgono di visitare a cavallo.
Ma andiamo con ordine e torniamo a Erdene Zuu, il primissimo monastero buddhista costruito in Mongolia. Fu edificato verso la fine del 1600, quando ormai Karakorum stava già cadendo in rovina: e fu proprio il monastero a salvare l’intera zona dal completo abbandono. Trasformato in un museo durante il dominio sovietico, tornò attivo dopo la caduta dell’URSS per arrivare poi a ospitare oltre 1000 monaci. Oggi è senza dubbio uno dei più famosi dell’intero Paese! Sul retro del complesso si trova il Tempio di Laviran, luogo in cui i monaci cantano e forniscono quotidianamente letture sacre.
Quanto alle famose tartarughe di pietra che ho nominato poco sopra, la prima si trova proprio al di fuori delle mura che circondano il tempio Erdene Zuu, mentre per raggiungere la seconda dovrai intraprendere una passeggiata di circa 45 minuti verso la collina che si trova a sud del monastero. Lungo il cammino troverai anche una curiosa scultura fallica, che aveva lo scopo di ricordare l’importanza del celibato ai giovani monaci che abitavano in questi luoghi.
Deserto del Gobi
Cosa vedere in Mongolia se non il Deserto del Gobi? La tappa è imperdibile, fidati. Ma prima di parlare delle sue attrazioni, cerchiamo di capire come visitare questa meraviglia della natura, che al suo interno nasconde luoghi davvero spettacolari e diversissimi fra loro.
Il paesaggio del Gobi cambia infatti continuamente: il deserto parte già a 150 km dalla capitale. Inizialmente caratterizzato da rocce ed erba rada, si trasforma mentre si prosegue verso sud, fino a raggiungere la riserva Gurvan Saikhan: qui diventa la distesa di sabbia e rocce rosse a cui noi tutti pensiamo quando immaginiamo un deserto.
Non si tratta di una parte del mondo facile da visitare, perché al suo interno non esistono percorsi prestabiliti: visitarlo in autonomia può essere molto pericoloso, ma affidarsi alle escursioni di gruppo organizzate a Ulan Bator potrebbe essere una vera e propria trappola per turisti. Che fare quindi? Rivolgiti a una guida privata locale (soprattutto se trovi compagni di viaggio con cui dividere i costi) o trova un driver esperto che ti accompagni lungo tutto il percorso. Ecco cosa vedere:
- Flaming Cliff: queste formazioni rocciose sono molto particolari e ricordano il Gran Canyon americano, anche se in miniatura! Se trascorri qui la notte in tenda potrai ammirare un meraviglioso cielo stellato!
- Khongoryn Els: eccoci giunti all’attrazione più famosa di questo deserto. Si tratta di dune molto ampie, lunghe 12 km e alte fino a qualche centinaio di metri. Sono chiamate anche “dune cantanti”, perché quando soffia il vento sprigionano un suono davvero particolari. Scalane una (sarà faticoso!) e cerca di essere in cima in tempo per il tramonto per goderti uno spettacolo davvero unico al mondo.
- Canyon Yolyn Am: qui rimarrai a bocca aperta, perché fra le pareti di questa vallata c’è addirittura un ghiacciaio presente quasi tutto l’anno (a esclusione dei mesi più caldi).
- The Gobi Museum of Nature and History: ok, non è un’attrazione naturale ma è comunque un luogo da non perdere se vuoi scoprire di più su questo – incredibile luogo. Si trova a Dalanzadgad, città localizzata nel bel mezzo del deserto del Gobi, e quindi anche un’ottima base di partenza per visitarlo.
Gorkhi-Terelj National Park e altri parchi
Ci spostiamo dalle meraviglie del deserto per scoprire il resto della Mongolia attraverso i suoi numerosissimi parchi. Il Gorkhi-Terelj National Park è senza dubbio il più famoso, ma ce ne sono molti altri da visitare, di cui ti parlerò più in breve.
Ma torniamo al Gorkhi-Terelj National Park, che si trova a poca distanza da Ulan Bator e può quindi diventare una delle prime tappe del tuo viaggio in Mongolia. La natura è bellissima: a dominare il paesaggio ci pensano enormi montagne di pietra granitica, i cui pendii sono ricoperti di verdi foreste attraversate da fiumi e torrenti.
Qui potrai fare escursioni, magari a cavallo, dormire in una Ger, ovvero la tenda tradizionale utilizzata dai popoli nomadi della Mongolia, e ammirare le tantissime stelle alpine che crescono lungo le pareti rocciose delle montagne. Ti elenco qui sotto gli spot più importanti e famosi del parco, che non possono mancare tra le cose da vedere in Mongolia.
- Turtle rock: è uno dei simboli del parco. Si tratta di una formazione rocciosa che sembra proprio una tartaruga. Incontrerai la roccia nel tuo cammino verso il tempio Aryabal, altra attrazione della zona.
- Ariyabal Meditation Temple: abbarbicato su una collina scoscesa, a guardarlo dal basso sembra quasi una testa di elefante. Per raggiungerlo dovrai percorrere 108 scalini, che simboleggiano proprio la proboscide dell’elefante!
Hustai National Park
Un luogo meraviglioso, oggi Riserva della Biosfera dell’Unesco. Le steppe sconfinate si accompagnano al magico silenzio della natura, per un luogo che ti rapirà davvero il cuore. Ci troviamo a circa tre ore di distanza dalla capitale della Mongolia, quindi non sarà estremamente difficile raggiungerlo.
E una volta arrivato, prepara i tuoi occhi alla meraviglia: proprio all’Hustai National Park vive infatti il Tahki, il cavallo selvaggio di Przewalski che a oggi è l’unica specie davvero selvaggia rimasta sul nostro pianeta. Ci troviamo in un angolo di mondo incontaminato, dove potrai godere al massimo dell’elemento naturale facendo escursioni e dedicandoti alla contemplazione del panorama: se sarai fortunato, oltre ai cavalli potrai anche avvistare aquile, falchi dai piedi rossi, marmotte e cervi!
Altai Tavan Bogd National Park
Cosa vedere in Mongolia se non l’Altai Tavan Bogd National Park? Si tratta del parco naturale più vasto del Paese, localizzato nella sua parte più occidentale e a ridosso dei monti Tavan Bogd, che comprendono le cime più alte dell’intera Mongolia.
Qui la natura si esprime alla sua massima potenza: 34 ghiacciai e tre grandi laghi rendono questa terra ricca e lussureggiante, oggi abitata da molte specie in via di estinzione come le pecore argali, le aquile reali, gli stambecchi, le faine e i leopardi delle nevi.
Essendo una zona molto vasta, per visitare il parco ti consiglio di affidarti a un’esperta guida locale, che potrà portarti alla scoperta di alcuni dei panorami più belli del pianeta. Potrai fare escursioni a piedi o approfittare della grande esperienza dei locals per splendidi giri a cavallo, anche di più giorni.
Se visiti questa parte del mondo fra settembre e ottobre devi assolutamente partecipare al Festival delle aquile: ogni anno, alle pendici dei monti Altai e precisamente a Olgiy (o Olgii), si ritrovano infatti i nomadi kazaki, che mettono in scena uno spettacolo unico al mondo e antico centinaia di anni.
I cacciatori sfoggiano le loro aquile reali per mettere alla prova le loro abilità con tecniche tramandate da secoli. Ma non è solo la caccia a essere protagonista: nei giorni del Festival delle Aquile le vie della città si trasformano e si vestono a festa per accogliere concerti e sfilate di abiti tradizionali, ma troverai anche tante bancarelle per scoprire le prelibatezze e l’artigianato locale. Insomma, si tratta senza dubbio di un evento da non perdere!
Hovsgol National Park
Fra le cose da vedere in Mongolia non posso non nominare quello che si estende attorno al Lago Hovsgol, localizzato nella parte settentrionale del Paese. Qui la steppa incontra la taiga siberiana per racchiudere un ambiente di rara bellezza.
Considerato da molti la perla blu della Mongolia, oltre a essere splendido è anche enorme! Lungo 136 km e largo fino a 40 km, arriva fino a 260 metri di profondità! Inutile dire che oggi è uno scrigno di biodiversità: ospita tantissime specie di piante e dà casa a un numero incredibile di mammiferi e volatili. Qui potrai immergerti nella natura incontaminata, magari chiedendo ospitalità alle popolazioni nomadi (con un po’ di spirito di adattamento) o scegliere uno dei campi di tende tipiche presenti lungo la costa. E dal trekking alle passeggiate a cavallo, riuscirai sicuramente a (ri)connetterti con la parte più primordiale del nostro pianeta.
Viaggio in Mongolia con WeRoad
Non è semplice visitare la Mongolia, soprattutto se si decide di partire in solitaria. Le strade nel Paese sono praticamente inesistenti e i mezzi di trasporto (vista anche la vastità del territorio) ci mettono secoli per raggiungere le loro destinazioni. Ecco perché puoi approfittare di WeRoad e del viaggio Mongolia Expedition! Oltre a visitare molti dei luoghi che ti ho raccontato in questa guida, avrai la possibilità di assistere anche al festival delle aquile! Hai già comprato il biglietto aereo, vero?