Le location di Interstellar: ciak si gira nella terra del ghiaccio e del fuoco

Le location di Interstellar: ciak si gira nella terra del ghiaccio e del fuoco

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06 Settembre

Ehi, viaggiatore spaziale!

Forse ancora non lo sai, ma il 5 novembre si festeggia l’anniversario dell’uscita di un capolavoro che ha fatto davvero la storia del cinema: Interstellar!

Undici anni fa, il 5 novembre 2014, Christopher Nolan ci ha regalato un’opera cinematografica che unisce in maniera magistrale fantascienza, azione, mistero e pure l’amore.

Interstellar è molto più di un film: è un’esperienza sensoriale che ha scavato a fondo nelle nostre paure e speranze, mostrandoci l’importanza della famiglia, della perseveranza e dell’esplorazione.

Ci ha insegnato a guardare con occhi pieni di meraviglia il cielo sopra di noi e ci ha fatto sognare le stelle, mica solo a San Lorenzo!

Mentre la trama si svolge tra galassie e navicelle spaziali, i luoghi in cui il film è stato girato si trovano, ovviamente, sul pianeta Terra.

Gran parte di questa magia è stata catturata in un luogo che sembra davvero di un altro mondo: ma dove è stato girato Interstellar?!

La risposta non è così complicata, ma provo a darti qualche indizio: paesaggi naturali mozzafiato, Natura più selvaggia, temperature gelide, per non dire proibitive.

Dai che hai capito… sto parlando dell’Islanda, la terra del ghiaccio e del fuoco!

Che tu sia fan o meno dei film di fantascienza, sarà incredibile andare alla scoperta delle location di Interstellar che hanno ospitato il cast del film che oserei definire… stellare!

Per entrare nel dettaglio, qui sono stati ambientati il pianeta d’acqua di Miller e il gelido mondo del dottor Mann.

Questi due mondi, così estremi e in antitesi, hanno trovato la loro perfetta rappresentazione visiva tra i ghiacciai di Svínafellsjökull e le pianure vulcaniche di Máfabót.

Pronto a unirti a noi in un’avventura che supera i confini del tempo e dello spazio?!

Svínafellsjökull: il pianeta di ghiaccio del Dottor Mann

La prima location di Interstellar di cui voglio parlarti è Svínafellsjökull, che non ti sfido neppure a pronunciare correttamente altrimenti stiamo qui fino a domani!

Ma perché questa ambientazione era perfetta per Interstellar?

Immagina di atterrare su un pianeta ostile, coperto di ghiaccio e scogli frastagliati, dove ogni respiro ti fa bruciare i polmoni e l’orizzonte è una distesa infinita di bianco e blu.

Questo è il mondo del dottor Mann, il pianeta che Cooper e il suo equipaggio esplorano alla disperata ricerca di una nuova casa per l’umanità, nonché il ghiacciaio di Svínafellsjökull.

Il ghiacciaio Svínafellsjökull è una lingua di ghiaccio che si dirama dal Vatnajökull, la più grande calotta glaciale d’Europa, situata a sud dell’isola.

Fun fact, Svínafellsjökull significa “ghiacciaio della collina dei maiali”, ma non provare a chiedermene il motivo, non sono ancora diventato Wikipedia!

Tornando a noi, il ghiacciaio Svínafellsjökull è un luogo di una bellezza cruda e intimidatoria, con creste di ghiaccio acuminate, profonde crepe e formazioni imponenti. Queste formazioni cambiano costantemente, a causa del movimento lento ma inesorabile del ghiaccio.

Camminare sul Svínafellsjökull è un’esperienza che ti farà sentire piccolo e insignificante di fronte alla potenza della natura, un po’ come è successo a Matthew McConaughey e Anne Hathaway durante le riprese.

Le scene dove Cooper e il dottor Mann si confrontano, sono state girate proprio qui, con attori e tecnici che si muovevano con cautela sulla superficie ghiacciata.

Se andrai ad ammirarlo di persona, capirai presto perché Nolan ha scelto proprio questa location islandese per rappresentare un pianeta alieno e inospitale.

Non solo location di Interstellar: il ghiacciaio Svínafellsjökull ha ospitato le riprese di Batman Begins, sempre di Nolan, e anche dell’epica serie TV Game of Thrones.

Ti dicono niente Oltre la Barriera e l’estremo Nord di Westeros?!

Scorcio del ghiacciaio Svínafellsjökull
Scorcio del ghiacciaio Svínafellsjökull

Máfabót: il pianeta d’acqua di Miller

Eccoci alla seconda location di Interstellar in terra islandese: pensi che un pianeta d’acqua sia solo un oceano? Questo film ti insegna che non è così!

L’equipaggio dell’Endurance atterra su Miller, un pianeta coperto da un oceano poco profondo, con onde gigantesche e letali, generate dal buco nero Gargantua.

Questo scenario da incubo, che ti farà trattenere il respiro ogni volta che un’onda si avvicina, è stato girato a Máfabót.

Máfabót è una distesa di terra bassa situata tra il mare e un fiume, non lontano dalla città di Kirkjubæjarklaustur, sempre nel sud dell’Islanda.

Questa zona, che fa parte della più vasta regione di Eldhraun, è caratterizzata da un paesaggio vulcanico piatto e desolato, con un’atmosfera quasi surreale.

Un luogo così estremo che la produzione del film ha dovuto costruire una strada appositamente per trasportare l’attrezzatura necessaria, inclusa la gigantesca astronave che si vede atterrare sull’acqua.

Nolan ha catturato proprio qui l’immagine di Cooper e Brand che attraversano la distesa d’acqua, con le montagne vulcaniche sullo sfondo.

L’acqua non è profonda, ma la sensazione di trovarsi in un luogo senza fine, dove il tempo scorre in maniera spietata, è stata resa perfettamente dal team di Nolan.

A Máfabót non troverai le onde alte del film, ma potrai ammirare un paesaggio lunare e misterioso, che ti farà riflettere sulla fragilità del nostro pianeta… e sulla crisi climatica!

Il contrasto tra l’azzurro del cielo e il nero della sabbia vulcanica è una vista che, ti assicuro, non dimenticherai tanto facilmente.

Ed è proprio qui che il regista ci ha fatto percepire la solitudine e il pericolo di un mondo alieno, dove ogni minuto trascorso equivale a diversi anni sulla Terra.

Ammettilo che ti è venuta voglia di fare un bel rewatch di Interstellar!

Paesaggi islandesi
Paesaggi islandesi <3

Location Interstellar: il contrasto tra due mondi in un’unica Terra

Lungi da me fare il critico cinematografico, ma dopo aver conosciuto meglio insieme queste due location di Interstellar, concedimi una riflessione (breve prometto!).

Una delle scelte più geniali di Nolan è stata quella di utilizzare la stessa terra, l’Islanda, per rappresentare due mondi così diametralmente opposti.

Svínafellsjökull, con il suo ghiaccio perenne e il freddo pungente, incarna l’immobilità e l’asprezza di un pianeta condannato, il fallimento della missione di Mann e l’estrema solitudine.

Máfabót, dall’altra parte, pur essendo un paesaggio vulcanico brullo, è associato all’acqua, simbolo di vita, che si manifesta in modo così violento e incomprensibile da trasformarsi in una minaccia.

Questo dualismo tra ghiaccio e acqua, tra potenza naturale e vita umana, è il cuore pulsante del film, e l’Islanda lo racchiude tutto, come durante i viaggi di gruppo organizzati da WeRoad.

La geologia unica di questo affascinante Paese, modellata dall’incontro tra forze tettoniche e fenomeni glaciali, offre una varietà di scenari che nessun’altra location avrebbe potuto eguagliare.

E non a caso il buon Nolan ha girato qui alcune tra le scene più importanti del film.

Reynisfjara
Quando si dice la magia dell’Islanda

Dietro le quinte: la magia dell’Islanda

Per il regista, l’Islanda non era solo il paese dove trovare alcune location di Interstellar, non era solo uno sfondo, ma un vero e proprio attore del film.

La troupe ha dovuto affrontare condizioni meteorologiche estreme, con venti gelidi e piogge improvvise, che mi viene freddo solo a pensarci! L’obiettivo era catturare la luce naturale e l’autenticità dei luoghi, minimizzando l’uso di effetti visivi.

Le navicelle spaziali, inoltre, non erano generate al computer, ma erano proprio modelli a grandezza naturale costruiti sul posto, in grado di resistere alle intemperie.

Gli attori stessi si sono trovati immersi in un ambiente che ha richiesto un grande sforzo fisico, rendendo le loro performance ancora più realistiche. Diciamo che recitare sopra un ghiacciaio vero, a temperature a dir poco rigide, ha aiutato a rendere tutto molto veritiero!

Dopo aver parlato nel dettaglio di dove è stato girato Interstellar, temo ci sia solo una cosa da fare: andare a osservarle con i tuoi occhi.

Sei pronto ad assaporare quella magia che solo i paesaggi islandesi racchiudono?!

Viaggio di gruppo in Islanda con WeRoad
Viaggio di gruppo in Islanda con WeRoad

Scopri l’Islanda con WeRoad!

Se hai letto fino a qui, avrai capito che l’Islanda è il luogo perfetto in cui girare scene di film, in particolare di fantascienza e di avventura, ma pure thriller e horror.

E poi è il posto giusto in cui andare per staccare la mente e riconnettersi con la Natura più pura.

Se stai cercando l’occasione giusta per organizzare un viaggio in Islanda, cosa c’è di meglio dell’anniversario di Interstellar e dell’irrefrenabile voglia di vedere dal vivo le sue location?!

La tua avventura interstellare non è solo un sogno, ma un viaggio che puoi rendere realtà. Il modo migliore per esplorare l’Islanda è con noi di WeRoad, per unire il viaggio on the road alla compagnia di nuovi amici con la tua stessa passione.

Il viaggio di gruppo Aurora Boreale di WeRoad ha l’obiettivo di portarti a caccia di uno dei fenomeni naturali più stupefacenti della Natura.

Osservare il cielo che si tinge di combinazioni incredibili di colori, dal rosso al verde, dal blu al viola, è una delle cose da fare almeno una volta nella vita!

Non solo aurora boreale: avrai modo di percorrere il circolo d’oro, tra la cascata Gullfoss e il geysir Strokkur, oltre che la penisola di Snaefellsnes.

Il livello pro è invece il viaggio di gruppo in Islanda a 360° gradi, che ti porta alla scoperta di tutti i luoghi più iconici dell’isola, provare per credere!

Dalla spiaggia nera di Reynisfjara alle acque calde della Forest Lagoon della capitale Reykjavik, dai fiordi dell’Est all’’Asbyrgi Canyon, nell’entroterra, fino alle terre più estreme del Nord.

Ti dirò di più: a Husavik proverai pure ad avvistare le balene!

Non ti resta che vivere l’Islanda in modo epico, proprio come i protagonisti di Interstellar: per cercare una nuova casa per l’umanità c’è ancora tempo!

Roberto Marana
Scritto da Roberto Marana